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venerdì 29 dicembre 2023

Bolla's Top 5 - Best of 2023

Benvenuti all'ultimo post dell'anno, quello in cui parliamo di quanto di buono ci ha lasciato il 2023. Non chiedetemi perché, ma ho trovato molte difficoltà a redigere questa classifica in quanto, a differenza dell'anno scorso, non ho trovato un film che mi abbia fatto esplodere il cuore. Questo non perché siano uscite opere mediocri, affatto, anzi, la lista di opere splendide era bella lunga, ma probabilmente il 2023 è stato per me un anno di "stanca" anche a livello cinematografico e non sono riuscita a farmi coinvolgere al 100% da nulla di ciò che ho visto. Speriamo che il 2024 vada meglio, in tutti i sensi, nel frattempo ecco la mia piccola, opinabilissima Top 5 di film non horror! Augurissimi!!!

5. The Quiet Girl

Non ve lo aspettavate, eh? Nemmeno io, sono sincera, ma mi sono ritrovata a consigliare spesso, nel corso dell'anno, questo piccolo dramma irlandese e a ricordare le lacrime spese davanti al visetto delizioso della protagonista, quindi il quinto posto è suo di diritto!


4. Nimona

Non conoscevo l'opera da cui è tratto, ma il cartone mi ha conquistata per il design, la vivacità della protagonista, l'animazione eccelsa e la trama non scontata. Val la pena avere Netflix solo per gustarselo in loop!


3. Killers of the Flower Moon

Solo terzo in classifica ma Martin sempre ben saldo al primo posto nel mio cuore. Solo lui può unire commovente epica e grottesco cinismo, scavando con la lucidità di un ventenne nell'animo nero dell'America, senza mai dimenticarsi di fare grandissimo Cinema.


2. Barbie

Eh sì, l'Algida Stronza(tm) ha superato Scorsese. Più dell'Algida, comunque, mi ha conquistata Ken, la sua triste battaglia contro l'anonimato, la sua goffa rivalsa, le sue esilaranti canzoni.. e poi, tutto quel rosa e quel Ken Sugar Daddy, insomma. It's Kenough per avere il secondo posto.


1. Babylon

Scommetto che non vi aspettavate nemmeno questo. E invece. Babylon è l'unico film di quest'anno che non riesco a levarmi dalla testa, che vorrei rivedere, di cui ricordo ancora melodie e sequenze, che mi ha divertita e commossa in egual misura. Mi ha riconciliata con Chazelle quando l'ha fatto odiare a mezzo mondo, il che è allucinante visto quanto poco mi aveva detto La La Land!


E ora veniamo all'horror! Anche in questo caso, nessun colpo di fulmine ma tante belle cose che meritano almeno una visione e che riguarderò sicuramente nei prossimi anni, magari per godermele di più. Una menzione speciale la meritano, come sempre, i film visti nei festival e non ancora distribuiti, che vi consiglio di tenere d'occhio e cercare, come Cobweb, Eight Eyes, La mesita del comedor, Birth/Rebirth, Hell House LLC - The Carmichael Manor e La Hermita, tutti fuori classifica per il rotto della cuffia, mentre un altro film merita le mie scuse ed è La maledizione della Queen Mary, che alla seconda visione ho apprezzato molto per l'originalità. Ci si risente l'anno prossimo... ENJOY!

5. La casa - Il risveglio del male

Cominciamo con un po' di sangue "commerciale", una visione divertentissima ed esagerata che mi ha garbato moltissimo vedere in sala! Pur con tutti i suoi difetti, questo nuovo Evil Dead è stato uno spettacolo!


4. Les chambres rouges

Non proprio horror, ma terrificante per ciò che implica, questo elegante, sordido esempio di thriller psicologico vi condurrà in un viaggio da cui uscirete con la voglia di farvi una bella doccia.


3. Huesera

Altro film zeppo di potenziali trigger, soprattutto per le donne in età fertile, e un ottimo esempio di come l'horror intelligente possa toccare argomenti scomodi senza perdere in inquietudine ed originalità.


2. Talk to Me

L'horror dell'anno? No, ma quasi. Di sicuro è quello che mi ha fatta più tremare a livello di dolore fisico avvertito attraverso lo schermo, e un'opera prima di rara potenza.


1. When Evil Lurks

QUESTO è l'horror dell'anno. Cattivissimo e spaventoso, senza via d'uscita, rozzo e brutale. Caro il mio Rugna, ce ne fossero di registi come te!!




martedì 18 luglio 2023

Nimona (2023)

Ne parlavano tutti benissimo, quindi mi è venuta voglia di guardare Nimona, diretto dai registi Nick Bruno e Troy Quane (anche co-sceneggiatore) e tratto dall'omonima graphic novel di ND Stevenson, pubblicata in Italia da Bao Publishing.


Trama: in un medioevo futuristico, il cavaliere Ballister Boldheart viene accusato ingiustamente dell'omicidio della regina e viene scovato da Nimona, una mutaforma che insiste per diventare suo scudiero...


Come al solito, il mio approccio con Nimona è partito viziato da totale ignoranza, perché non ho mai letto la graphic novel di ND Stevenson, quindi non sapevo proprio cosa aspettarmi da questo nuovo film distribuito da Netflix. Di sicuro, non mi aspettavo di rimanere a fissare rapita lo schermo dopo nemmeno cinque minuti, trasportata in un mondo dove il medioevo è diventato futuristico, con castelli attraversati da automobili volanti, regine che salutano da enormi schermi all'interno di città moderne e cavalieri che diventano tali con un gran clamore pubblicitario, quasi partecipassero a dei reality, mentre i sudditi camminano per le strade armati di cellulari all'ultimo grido. Non mi aspettavo di rimanere coinvolta dalle vicende di Ballister Boldheart, unico cavaliere di origini plebee ad arrivare all'investitura, e della sua entusiasta aiutante Nimona, ragazzina assetata di sangue, violenza e caos, in grado di cambiare aspetto con uno schiocco di dita. Figuratevi che una mattina ho persino rischiato di arrivare tardi a lavoro perché non mi ero accorta che era già passata mezz'ora da quando mi ero seduta e, come i bambini, non volevo staccarmi dallo schermo. Questo perché c'è tanto cuore in Nimona, oltre a tanto ritmo. Il cuore del racconto è la necessità di capire e accettare ciò che diverso, certo, ma anche e soprattutto il ruolo fondamentale svolto dalla paura nel soggiogare il cuore e le menti delle persone preservandole nell'ignoranza (se ritenete di vivere in un momento storico che sfrutta questo sentimento negativo allo stesso modo, forse sapete di cosa sto parlando), nel travisare i fatti consegnandone versioni distorte alla storia, nel tirare fuori il peggio di noi stessi nonostante buone intenzioni e flebili speranze, trasformandoci in mostri e costringendoci a vedere gli altri come tali. Ci sono delle sequenze, in Nimona, che annullano ogni tipo di cinismo snob, saggiamente mutuate dai capolavori Miyazakiani dello Studio Ghibli, dalle scene più iconiche de La spada nella roccia e persino da quelle poesie animate che sono le opere del Cartoon Saloon, e arricchiscono con punte di coinvolgente sentimento (per non dire che ho pianto come una fontana) una trama che fa dell'orgoglio scapestrato e punk della co-protagonista uno dei suoi punti di forza.


Il contrasto tra Ballister e Nimona, l'uno cupo sia di animo che di vestiario, l'altra una "pinkissima" scintilla indemoniata che non sta ferma né zitta un secondo, è ciò che rende il film vivacissimo e scorrevole, fatto di dialoghi esilaranti e concitate sequenze di lotta animata (una delle quali omaggia la doppiatrice Chloe Moretz con una certa canzone) imperniate sulle mille, spassosissime trasformazioni della ragazzina titolare. Nonostante la risposta alla domanda "chi ha incastrato Roger Knight?" sia facilmente intuibile dopo qualche minuto, è interessante capire come si svilupperà il rapporto tra la scudiera e il suo riluttante cavaliere e, soprattutto, se quest'ultimo si lascerà traviare dallo sconforto e dai sussurri del diavoletto rosa appollaiato sulla spalla diventando "Blackheart", in aperto contrasto con la dorata purezza di tutto ciò che riguarda non solo il regno, ma anche il compagno di Ballister, dall'evocativo nome di Ambrosius Goldenloin. A tal proposito, l'intera opera è fatta di contrasti, anche a livello grafico e realizzativo. Sfondi, scenografie e abiti sono un mix di forme morbide, realizzate con colori vivaci, e motivi geometrici più stilizzati e minimal, ai quali sono stati aggiunti elementi "gotici" e, ovviamente, caratteristiche che potessero richiamare lo stile della graphic novel, più legato alle varie trasformazioni di Nimona. Inoltre, ho trovato gradevolissima la commistione tra personaggi in 2D dal character design moderno e accattivante (ho adorato, letteralmente, il viso di Ballister, con quei baffoni e gli occhi enormi, e le versioni "bambine" di Nimona, per non parlare del kaiju) e gli effetti grafici di animazione in CGI, anche se forse i fan dell'opera di ND Stevenson saranno rimasti sconvolti dallo stravolgimento totale dell'aspetto dei personaggi. Ci sarebbero mille altre cose da dire su Nimona ma non vorrei fare spoiler né fomentare troppo le aspettative, quindi mi limito, in parte, a citarmi. Il giorno in cui la Disney (che, per inciso, ha fatto chiudere i Blue Sky Studios rischiando così che Nimona non vedesse mai la luce) e la Pixar realizzeranno un film così, commovente, divertente e rispettoso del pubblico, in cui anche le quote "diverse" e "queer" non verranno trattate come eclatanti trovate di marketing ma saranno parte integrante e naturale della storia, sarà un giorno di tripudio e magno gaudio in tutto il regno.


Di Chloë Grace Moretz (Nimona), Riz Ahmed (Ballister Boldheart) e  Frances Conroy (la Direttrice) ho parlato ai rispettivi link.

Nick Bruno è il co-regista della pellicola e doppiatore di Sir Nicholas Brun. Americano, ha diretto il film Spie sotto copertura. Principalmente, lavora come animatore. 
Troy Quane è il co-regista e co-sceneggiatore della pellicola, oltre che doppiatore di Sir Troy Quartermane. Americano, ha diretto il film Spie sotto copertura. Principalmente, lavora come scenografo e animatore. 

RuPaul presta la voce al conduttore Nate Knight. Se Nimona vi fosse piaciuto recuperate I Mitchell contro le macchine, Wolfwalkers - Il popolo dei lupi, La città incantata e persino la trilogia di Madoka Magica. ENJOY! 

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