La trama è sempre la stessa, da più di 20 anni (non a caso questo sarebbe il dodicesimo film…). Tanti infatti ne sono passati da quando la mammina di Jason sterminò gli ospiti del Crystal Lake camp per vendicarsi della morte del figlio, tempo prima. E il figlio, io non l’ho mai capito, o non è mai morto o è diventato una sorta di enorme zombie che porta avanti il vizietto di famiglia e stermina chiunque si avvicini all’amena località di villeggiatura e, per buona pace degli spettatori, anche coloro che poveracci lì nelle vicinanze ci vivono!
Gli attori sono ovviamente da dimenticare, sia le vittime sacrificali che quelli che interpretano i protagonisti. La regia è classica, senza troppi orpelli da videoclip, fotografia nitida e pulita anche nelle parti girate nei sotterranei. La colonna sonora è inesistente, se non fosse per il solito verso Jasoniano (chi ha visto almeno un film della serie mi capirà, quello che è un incrocio tra un maniaco sessuale e un serpente a sonagli, forse la cosa più inquietante di tutta la saga..). E’ apprezzabile il tentativo di fare una sorta di “compendio” di tutti gli eventi più importanti accorsi in vent’anni, per poter ricominciare la saga da capo a beneficio delle nuove generazioni: dalla morte della madre, agli esordi di un Jason con una maschera fatta di stoffa, per poi giungere alla tanto agognata maschera più o meno ad un terzo del film. Se dovessi dire la verità la pellicola poteva fermarsi tranquillamente all’ultima morte del primo gruppo, ovvero dopo 10 minuti: ritmo serrato, inizio in grande stile, un Jason più cattivo e furbo che in passato. Poi il tutto si ammoscia nella banale prevedibilità.
Questo film è un for Fans only. Se non ve ne è mai fregato un tubo di Jason e della saga di Venerdì 13 non andate nemmeno a vederlo. E’ come se fosse un’enorme, lunghissima pubblicità dedicata ad un’icona degli anni ’80: niente è cambiato, Jason è cattivo, indistruttibile, ha la maschera, anche se, come dice Ale, in realtà la trova nel terzo capitolo della saga, si mette in pose plastiche per captions che poi verranno sicuramente prese dagli appassionati di tutto il mondo per farne wallpapers e quant’altro (vedi la scena in cui sta in agguato contro la luna piena, molto d’effetto) e non si impegna neppure troppo per regalare morti ad effetto, tutto sa molto di già visto, persino io che non ho seguito tutti i film della saga sapevo quando saltare sulla poltrona e quando tutelarmi dall’ingresso “a sorpresa”. Anche il finale era telefonato, miseriaccia. Lo sanno tutti che per eliminare Jason bisognerebbe smembrarlo, bruciarne i pezzi, mettere le ceneri in almeno quindici contenitori d’amianto e seppellirli nei luoghi di culto più sacri al mondo. Altrimenti torna…
C’è da dire che anche questa volta Jason agisce da paladino della morale, manco fosse il Repo Man di Papa Ratzinger. Le giovani vittime sono infatti la quintessenza del vizio e della perversione! Innanzitutto gli piantano della marijuana nel territorio (e pretenderebbero che, dopo avere abbandonato le pianticelle alle sue cure, lui gliele lasciasse anche.. ma dico!), poi gli adolescenti d’oggi nemmeno più indugiano in atti impuri come il sesso di coppia per amore, ma, orrore!, per piacere e tradendosi anche a vicenda. E vogliamo parlare del cinese ubriaco, il nero e il campagnolo che si fanno le pippe MENTRE fumano, e non sigarette, e i due che addirittura RUBANO la barca dell’amico per commettere ulteriore peccato sessuale? Assolutamente, non si fa. E per questo devono essere puniti. Gratta gratta anche quelli che parrebbero i più morigerati sono abissi di turpitudine: una tradisce col pensiero il fidanzato, un altro ha avuto una gioventù dissipata, l’ultima cerca persino di divertirsi un pochino nonostante abbia la mamma gravemente malata.. e quindi venga Jason con il machete e sia cacca su tutti loro!! Unbelivable, come i tempi e gli USA non cambino affatto…
Marcus Nispel è il teutonico regista della pellicola, il suo secondo lungometraggio. Inizialmente si occupava solo di videoclip, poi ha esordito per il grande schermo con il francamente orribile remake di Non aprite quella porta. Ha 46 anni.
Derek Mears interpreta nientemeno che Jason Voorhes, sebbene il suo volto non si veda mai nel film. Il bestione californiano non è un novellino, ha collezionato partecipazioni in pellicole come Man in Black II, l’orrendo Cursed – Il Maleficio, Le colline hanno gli occhi 2. E’ un assiduo frequentatore anche di serie televisive: ER, Alias, My Name Is Earl, Masters of Horror, CSI: Miami, solo per citarne alcune. Ha 37 anni.
Questo è MMostro già di per sé... o___O
Vi lascio con il trailer del Venerdì 13 originale, che inizia proprio con quel famigerato verso di cui vi parlavo! Se vi capita ritrovatelo... c'è anche il buon Kevin Bacon al suo esordio come vittima sacrificale, nonostante, come capirete dall'urlo della tizia che viene minacciata con l'accetta, il livello degli attori è da dimenticare!
non sono tra i sopracitati fan e dubito mi andrò a vedere questo film.. pare sia convinzione di alcuni che basti il sangue, le uccisioni trucolente ed il buio e l'horror è fatto.. o.ò
RispondiEliminaè sempre così, del resto: situazioni improbabili, gente che si fa semplicemente ammazzare.. oltretutto da un tizio con una maschera da hokey... mah!
Una grande appassionata di Horror!!
RispondiEliminaVieni a trovarci su www.supergacinema.it c'è una rubrica proprio dedicata ai film "de paura"...
Un saluto,
Giulio
Ps. www.ilsid.splinder.com
Invero, spezziamo una lancia, meglio un machete, in favore di questo ultimo Venerdì 13, remake non tanto del primo episodio quanto del III, se proprio vogliamo parlare di remake. Concordo appieno con il giudizio della padrona di questo sito-come potrei fare altrimenti, dato che ho visto il film insieme a lei? Aggiungo solamente che bisognerebbe apprezzare il tentativo del regista di conferire una parvenza di trama ad una serie cinematografica che, a parte il primo, ne era del tutto priva.
RispondiEliminaL'ambientazione era più ricca rispetto ai film della serie, forse un poco kitsch, un po' troppo gotica, quindi grottesca, comunque gradevole. Qualche riferimento ad altre pellicole: il sotterraneo (una miniera?) mi ricorda La casa dei 1000 corpi, la tagliola Tagli al personale, la bruciata a testa in giù la Casa 4. Concludo sperando in un prossimo film incentrato sull'infanzia- prima adolescenza di Jason, magari "correggendo" qualche inverosimiglianza (come quella, pachidermica, dello sviluppo fisico di Jason dopo la sua morte da bambinetto). Vedremo! Ale.
Non mi aspettavo molto, ma è stato anche peggio... I primi film mi erano piaciuti. Questa sceneggiatura con personaggi talmenti idioti e stereotipati (e con protagonista uno dei miei attori preferiti, sigh!) che non riesco a quasi a commentare... Sarà che non amo particolarmente i remake in genere, ma perchè non lasciano stare certe pellicole 'sti americani senza un briciolo di originalità che, oltre ai loro, rifanno film horror giapponesi, coreani, spagnoli! Hanno in cantiere pure il remake di Nightmare...! Se dovessero toccare "Evil Dead" vado personalmente a boicottargli il set, scegliessero anche Raimi a dirigerlo!
RispondiEliminaMostro? A me sembra un ragazzo interessante!
RispondiEliminaA parte questo, forse hai ragione e lo slasher è fuffa... ma questo è un problema di chi ai film chiede una trama, nevvero :)
Jason era un po' la personificazione del suo genere di riferimento: prevedibile, implacabile, ultraviolento, pieno di stolida lentezza. Per questo mi ha sempre fatto simpatia, anche se non sono una sua grande fan. Il remake onestamente non mi ispira, ma se mi dici che è diventato più sveglio mi dispiace. Un saluto
Sono un fan di Jason da quasi vent'anni. Chiaramente ho visto tutti i "Venerdì 13", e so che la saga in verità ha alti e bassi. E i capitoli non sono tutti uguali, suvvia. Questo non mi impedisce di dire che già l'originale "Venerdì 13" non era certamente un capolavoro, ma uno slasher nella norma che mischiava "Halloween" e "Reazione a catena". Tuttavia, dopo aver visto "Freddy Vs Jason" ho deciso di lasciar perdere remake, spin-off e quant'altro, almeno al cinema.
RispondiEliminaDi questo film parlano discretamente bene su "Splatter container", ma so per esperienza che quel sito è assolutamente inaffidabile. Quindi preferisco seguire il tuo consiglio, Erica.
p.s.
Hisoka76... ho brutte notizie per te: il remake de "La casa" è in preparazione da un po'. E a dirigerlo dovrebbe essere proprio Raimi.
@ IlRanocchio: infatti a me film così non sono mai piaciuti. D'altronde Jason è un'icona horror, e di tanto in tanto le icone vanno "adorate" XD Ma non è questo il caso, ahimé.
RispondiElimina@ Giulio: molto volentieri!
@ Ale: ubi maior, minor cessat, come sempre!! Invero molti riferimenti, vuoi per inesperienza, vuoi per disattenzione, mi erano sfuggiti! Attendiamo con ansia quel malnato del Mainato!
@ Hisoka: la penso come te. La penuria di idee che vige oltreoceano è qualcosa che fa star male. Ben vengano produzioni spagnole e francese, visto che in Italia sembrano essersi addormentati!
@ Aldomoscatelli: effettivamente anche a me il primo film ha fatto un pò sbadigliare, ripetitivo e noiosetto, ma continuo a dire che lo slasher non mi piace, sarà quindi per quello che ogni film di quel genere è noia.
Però poiché quello era una sorta di "prototipo" e una novità, tanto di cappello: ha creato comunque un filone inesauribile e caterbe di fans!
Eppure a me il remake di Non aprite quella porta è piaciuto tantissimo!
RispondiEliminaDe gustibus non disputandum est.
Guarda, innanzi alle parole di una persona che ha la foto del Re delle Zucche sull'avatar non posso fare altro che chinare il capo, perché...
RispondiElimina...
Ubi maior, minor cessat! *__*
Scherzi a parte, a me non è proprio piaciuto quel remake ç___ç