Venerdì sera mi sono letteralmente fiondata a vedere Ted, il primo film diretto da quel gran geniaccio di Seth MacFarlane, con aspettative a dir poco elevate. L'orsetto sboccato avrà mantenuto quello che aveva promesso?
Trama: da piccolo, John esprime un desiderio, ovvero che il suo orsacchiotto diventi davvero il suo migliore amico. Il bambino viene esaudito... e a trentacinque anni si ritrova costretto a scegliere tra l'amore della sua vita e l'ingombrante presenza del volgarissimo, esilarante "rimbombamico" di peluche.
Prendete una qualsiasi puntata dei Griffin ed estendetene la durata fino a raggiungere un'ora e mezza, sottraete le parti più surreali del cartone animato e rendete i personaggi leggermente meno caricati e un pochino più intelligenti: in questo modo riuscirete a farvi una vaga idea di quello che vi aspetterà durante la visione di Ted. Letta così, la mia sembrerebbe una critica, ma non è affatto così, perché la pellicola d'esordio di Seth MacFarlane è una divertentissima supercazzola con un protagonista a dir poco esilarante, che conserva alcune delle caratteristiche tipiche dei lavori televisivi del regista e omaggia quelle vecchie, demenziali commedie anni '80 con le quali sono cresciuti quelli della mia generazione. Ovvio, non aspettatevi la rivelazione comica dell'anno perché, purtroppo, una volta superata la metà del film il ritmo si smorza e la trama prende una piega un po' ridicola e a dir poco pretestuosa, tuttavia nel corso della visione ci si fanno parecchie grasse risate e si esce dal cinema con una voglia pazza di avere un peluche come Ted per amico... oppure di vedere Flash Gordon.
Sì perché il punto di forza di Ted (che è poi, fondamentalemente, il motivo del successo de I Griffin) è il gusto unpolitically correct per l'assurdo e la critica di alcuni stereotipi tipicamente americani, unito ad un citazionismo nerd che travalica i limiti della comprensione umana, lo sfacciato utilizzo con presa in giro di attori ormai dimenticati, film imbarazzanti, colonne sonore, citazioni e gadget che hanno fatto storia. In questo senso, le sequenze più riuscite sono quella iniziale, quando il narratore (in originale il grandissimo Patrick Stewart) ci introduce la storia come se fosse un'edificante fiaba per bambini salvo poi aggiungere dettagli "stridenti" con frasi sempre più ciniche e assurde, l'esilarante colloquio di Ted con il suo datore di lavoro e le conseguenti lavate di capo con promozione annessa e la delirante, divertentissima festa a casa dell'orsacchiotto con guest star quali Sam J. Jones, ovvero il Flash Gordon dell'omonimo e trashissimo film anni '80, e un folle vicino cinese con tanto di oca guerriera al seguito. A fronte di tutto questo, la banale storia dell'uomo affetto da sindrome di Peter Pan che cerca di responsabilizzarsi per la donna che ama diventa solo un pretesto per giocare con la carismatica figura di questo orso ex bambino prodigio, sboccato, alcolista, amante delle canne e gran donnaiolo.
Quindi, davanti a un personaggio costruito in modo così perfetto, sia per quanto riguarda la personalità che per quanto riguarda gli effetti speciali che lo rendono letteralmente vivo e in grado di interagire con gli ambienti e con le persone in carne ed ossa, il difetto del film salta subito all'occhio, ed è proprio l'incapacità degli attori veri di tenere testa al protagonista di peluche. A farne le spese sono non tanto Mark Wahlberg e Mila Kunis, simpatici e abbastanza credibili nella loro rappresentazione di giovane coppia in crisi alle prese con il terzo, incontrollabile estremo di un triangolo che, decisamente, non avevano considerato, quanto purtroppo il povero Giovanni Ribisi, costretto in un ruolo di ex bambino traumatizzato dall'impossibilità di avere Ted tutto per sé e cresciuto per diventare padre di un ciccionissimo e viziato moccioso a cui nessuno può dir di no. La parte finale del film, che vede protagonista questa improbabile coppia di rapitori padre e figlio, strappa qualche risata per la vaga analogia con Il silenzio degli innocenti ed è funzionale alla crescita definitiva di John, però risulta anche la più debole della pellicola ed è molto tirata per i capelli, come se MacFarlane non avesse un'idea ben chiara su come concludere Ted. Detto questo, comunque, come primo sforzo cinematografico del regista questo film merita la sufficienza piena e consiglio a tutti di andarlo a vedere, perché le risate sono assicurate!
Di Mark Wahlberg (John), Mila Kunis (Lori), Giovanni Ribisi (Donny) e Tom Skerritt (se stesso), ho già parlato nei rispettivi link.
Seth MacFarlane è regista e sceneggiatore della pellicola, nonché voce originale dell'orso Ted. Americano, alla sua prima esperienza come regista, può vantarsi di essere la mente dietro alle serie I Griffin, American Dad! e The Cleveland Show. Anche produttore, ha 39 anni.
Joel McHale interpreta Rex. Nato a Roma, ha partecipato a film come Spiderman 2 e a serie come Will & Grace, CSI: Miami, Robot Chicken e Sons of Anarchy. Anche sceneggiatore e produttore, ha 41 anni.
Patrick Stewart in originale presta la voce al narratore. Inglese, famosissimo per aver interpretato il ruolo del Capitano Picard nella serie Star Trek e in diversi film tratti da essa, lo ricordo per altre pellicole come Excalibur, Dune, Space Vampires, Pazzi a Beverly Hills, Robin Hood - Un uomo in calzamaglia, X - Men, X - Men 2, X - Men - Conflitto finale, X - Men Origins: Wolverine; come doppiatore, ha lavorato per i film Nausicaa della valle del vento, Pagemaster - L'avventura meravigliosa, Il principe d'Egitto e per le serie I Simpson, American Dad! , I Griffin e Futurama. Anche regista e produttore, ha 72 anni e tre film in uscita, tra cui l'imminente Die Hard - Nulla è come appare.
Patrick Warburton, che nel film interpreta l'ambiguo Guy, è la voce originale del paralitico sbirro Joe de I Griffin. Se Ted vi fosse piaciuto, vi consiglio di buttarvi sull'esilarante Paul. ENJOY!
Ciao Babol, grazie per essere passata da me e complimenti per il tuo blog. Da oggi faccio parte dei tuoi lettori ;)
RispondiEliminaP.S. A quanto pare Seth MacFarlane condurrà la prossima notte degli Oscar... ne vedremo delle belle!
Benvenuta allora e grazie per i complimenti!! ^__*
EliminaLa notizia della grande "conduzione" l'ho sentita anche io... credo proprio che quest'anno cercherò di non perdermi la serata!
Penso che lo vedrò, ma non al cinema, aspetterò il noleggio o tv o boh.
RispondiEliminaMa sì, l'importante è vederlo prima o poi.
EliminaSicuramente non è obbligatorio farlo con lo schermo gigante ^__*
Bello, Ted troppo forte! Anch'io ho riso molto per le scene del capo che promuove e per la festa! :D
RispondiEliminaInvece non mi sarei aspettato l'ambaradan buonista da MacFarlane, tanto da auto-convincermi che abbia parodiato le solite storie, ma in maniera seriosa, o al massimo abbia voluto rendere omaggio.
Comunque personaggio riuscito, molto simpatico!
Quello della Kunis, invece, era da appendere ad un benzinaio.
Oddio, il personaggio della Kunis era comprensibile, non so se io sopporterei un bambinone cresciuto con orsotto a seguito XD
EliminaComunque, l'ambaradan buonista è conseguente al fatto che, di base, Ted è una favola, per quanto assurda e grottesca... insomma, un minimo di morale ci voleva :P
Bene, non sapevo cosa aspettarmi da questo Ted. Ora credo che (tempo permettendo) lo andrò a vedere :)
RispondiEliminaFammi poi sapere se ti è piaciuto!!
EliminaMark...no, no, no!
RispondiEliminaPur essendo un'amante dei film demenziali, non mi è per niente piaciuto questo film.
Prende tutto ciò che provoca risate facili come il fumo, il sesso e volgarità in generale, che a volte può far ridere, ma in questo modo no.
Sono meglio I Griffin, ma mi ha fatto comunque molto ridere.
EliminaDivertentissimo questo film
RispondiEliminaMolto. Il secondo un po' meno ma questo fa morire!
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