mercoledì 14 novembre 2012

Argo (2012)

Domenica sera sono andata a vedere l'ultimo film diretto da Ben Affleck, quell'Argo che mi aveva attirata fin dai primi trailer. Per una volta, la speranza di vedere qualcosa di bello non è stata frustrata, anzi. (La frustrazione viene semmai dal non sapere se la connessione, NUOVAMENTE SALTATA, MALEDETTI IDIOTI DELLA TELECOM, verrà ripristinata prima che il film diventi ormai roba della passata stagione..)


Trama: nel 1979 l'ambasciata Americana in Iran viene assaltata dai seguaci dell'Ayatollah. Tutti coloro che si trovano sul posto vengono presi in ostaggio tranne sei dipendenti, che riescono a scappare e a trovare rifugio presso l'ambasciatore Canadese. Per liberarli, interviene l'agente CIA Tony Mendes, che con un piano a dir poco azzardato cerca di farli uscire dal paese facendoli passare per membri di una troupe intenzionata a girare Argo, un film di fantascienza.


E bravo Ben Affleck che, dopo il validissimo ma un po' ingenuo The Town, ha azzeccato un altro film e stavolta, almeno per quel che ho potuto percepire io, non ha sbagliato praticamente nulla! Se infatti il suo primo film da regista risentiva di una sceneggiatura a tratti un po' troppo da fotoromanzo, Argo è tratto invece da una storia vera che ha dell'incredibile, un segreto di stato portato allo scoperto solo in tempi recenti, una validissima commistione tra spy story, commedia, film drammatico e documentario in grado di tenere con il fiato sospeso anche lo spettatore che sa qual è stato il destino dei sei ostaggi. Affleck si ritaglia un ruolo importante ma non preponderante, riservandosi la parte del protagonista ma senza eclissare gli altri importantissimi personaggi e, soprattutto, le sconvolgenti e realistiche immagini della rivoluzione Iraniana, ispirate a foto d'epoca che vengono saggiamente riproposte durante i titoli di coda a mostrare quanto il film sia fedele agli eventi e alle situazioni realmente accorse. Neanche fosse un regista consumato, il buon Ben mantiene uno stile classico e fluido per tutta la pellicola, senza ricorrere a chissà quali virtuosismi o inquadrature azzardate, e nonostante questo riesce tuttavia a cambiare di continuo il ritmo del film, passando da momenti di tensione "sussurrata", ad atmosfere da commedia "slapstick" rese ancora più divertenti dalla presenza di due mostri sacri come John Goodman e Alan Arkin, per finire con sequenze talmente concitate e al cardiopalma da fare invidia alla maggior parte degli action americani.


Argo ha il pregio di intrattenere ed interessare, presentando gli eventi narrati allo spettatore che magari non li ricorda o non li conosce senza ricorrere a spiegoni o pompose parentesi dedicate ad intrighi socio-politici, ma introducendoli attraverso la voce narrante di una donna iraniana accompagnata da immagini molto esplicite ed immediate. Più che focalizzarsi sull'aspetto dell'intelligence, il regista si concentra ovviamente su quello che conosce maggiormente, ed ecco che il film diventa anche un'ironica critica al sistema hollywoodiano, fatto di wannabes, di produttori senza fiuto, di attricette di belle speranze, di giornalisti che per vendere una storia accetterebbero anche di parlare di un film di fantascienza trashissimo ed inverosimile, ispirato ai grandi successi dell'epoca, come Star Wars e Il pianeta delle scimmie. E per una volta la critica è comunque funzionale a presentare e far meglio comprendere una crisi tra le più terribili mai affrontate da degli esseri umani, incarcerati, terrorizzati e tenuti lontani da casa per un anno e mezzo, senza sapere se il giorno dopo sarebbero stati vivi o morti, una crisi globale nata dalla sete di potere e dagli interessi economici delle nazioni, una crisi in grado di generare tensioni, odio e cieco razzismo. Argo non è quindi il solito film americano patriottico o ignorante ma, ad una prima visione, parrebbe frutto di scelte ponderate e una documentazione approfondita.


Per finire, due parole sugli attori. Di John Goodman e Alan Arkin ho già parlato, inutile sottolineare come i due riconfermino ancora una volta la loro bravura; Ben Affleck offre una performance misurata e credibile, così come Bryan Cranston nei panni del suo superiore e il sempre valido Victor Garber in quelli, ahimé un po' poco sfruttati, dell'ambasciatore canadese. Personalmente, però, sono rimasta molto impressionata dalla bravura del gruppetto di sei attori che interpretano gli ostaggi, tra i quali spicca Clea DuVall, sia per l'incredibile sensibilità che hanno dimostrato nel rendere credibili e umani questi personaggi, sia per l'effettiva somiglianza di più di metà di loro con le persone realmente esistite, guardare i titoli di coda per credere! Insomma, per concludere, sebbene un tizio alle mie spalle abbia esclamato "Embé, è un film come un altro..." a fine visione, vi consiglio comunque di andare a vedere Argo perché è una delle poche pellicole recenti che non fanno rimpiangere di avere speso i soldi del biglietto, anzi. E aggiungo "forza Ben!, continua così!"


Di Ben Affleck (Tony Mendez, ma la prima scelta del regista era stata di farlo interpretare a Brad Pitt), Bryan Cranston (Jack O' Donnel), John Goodman (John Chambers), Victor Garber (Ken Taylor), Rory Cochrane (Lee Schatz), Kyle Chandler (Hamilton Jordan), Chris Messina (Malinov) e Bob Gunton (Cyrus Vance), potete trovarli ai rispettivi link.


Alan Arkin interpreta Lester Siegel. Americano, lo ricordo per film come Edward mani di forbice, Americani, Gattaca - La porta dell'universo, I perfetti innamorati, Little Miss Sunshine (per cui ha vinto l'Oscar come miglior attore non protagonista) e I Muppet, inoltre ha partecipato ad un episodio della serie Will & Grace. Anche regista, sceneggiatore e produtore, ha 78 anni e cinque film in uscita.


Clea DuVall (vero nome Clea Helen D'etienne DuVall) interpreta Cora Lijek. Americana, la ricordo per film come Giovani pazzi e svitati, The Faculty, The Astronaut's Wife, Identità, The Grudge e Zodiac, inoltre ha partecipato alle serie E.R. Medici in prima linea, Buffy the Vampire Slayer, CSI, Heroes, Grey's Anatomy, Numb3rs, Bones, Lie to Me, CSI: Miami e American Horror Story. Anche produttrice, ha 35 anni e un film in uscita.


In mezzo allo sterminato cast compaiono anche il mio aMMoro Tom Lenk nei panni di un reporter e un non accreditato Philip Baker Hall. E adesso un paio di curiosità che vanno a gettare nuova luce su un paio di domande che mi sono fatta durante il film: lo script di Argo, ovviamente mai realizzato, esiste davvero ed è stato tratto da un romanzo dal titolo Lord of Light di un certo Roger Zelazny che purtroppo non conosco, mentre gli storyboard che si vedono nel film, nella realtà erano stati disegnati nientemeno che da Jack Kirby, il co-creatore di gran parte dei personaggi storici dell'universo Marvel. Infine, il motivo per cui si vede una scritta "Hollywood" così disastrata, è perché all'epoca era davvero caduta in rovina a causa dell'incuria e sarebbe stata restaurata qualche tempo dopo grazie a "donatori" del calibro di Hugh Hefner ed Alice Cooper. Sinceramente, non saprei che film consigliarvi di guardare dopo aver visto Argo, quindi... ENJOY!





12 commenti:

  1. grande film!
    anche se io ho preferito di un pizzico l'enorme the town

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    1. Eh io l'avevo trovato un po' ingenuo per quanto riguarda la sceneggiatura, ma per il resto tanta roBBa!

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  2. Ciao, un bel fillm. Ti consiglio anche la lettura del libro dall'omonimo titolo (ci sono informazioni in proposito sul mio blog).

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    1. Effettivamente pensavo di documentarmi un po' in merito, la storia mi interessa molto.
      Grazie per la segnalazione!

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  3. E' il primo film da regista di Ben Affleck che vedo e sono rimasta piacevolmente stupita, anch'io penso che "Argo" sia un gran bel film e che abbia speso i soldi del biglietto nel miglior modo possibile (le alternative di ieri erano Breaking dawn... ehm no... Hotel Transilvania... neppure se mi avessero pagato il biglietto... e Venuto al mondo... no, meglio di no).

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    1. Allora adesso recupera The Town perché è veramente bello anche quello!
      E Breaking Dawn... no, dai, effettivamente no XD
      Per Hotel Transylvania però sarei curiosa, uff.

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  4. Film grandioso, voglio procurarmi presto anche il libro (ma quanto è ormai lunga la lista delle cose da leggere cavolo...)

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  5. Argo, come ho scritto nella mia recensione, è il classico film che farà arrabbiare tutti quei cinefili snob che rifuggono Hollywood e il mainstream come la peste... E' la dimostrazione che Hollywood può ancora produrre opere nello stesso tempo commerciali e di qualità, e che le due cose non sono inconciliabili. Affleck ormai non è più una sorpresa: al terzo film da regista supera ampiamente l'esame di laurea!

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    1. E infatti per me Affleck regista è già diventato uno di quegli autori di cui vedere i film a scatola chiusa.

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  6. E' un film che mi attira molto, spero ri vederlo presto!

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    1. Vallo a vedere appena puoi, è davvero un validissimo esempio di film commerciale ma apprezzabile anche da chi è cinefilo!

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