A Natale, si sa, i miracoli possono accadere. Ed è così che, senza preavviso, anche il multisala di Savona ha deciso di programmare Big Eyes, diretto dal regista Tim Burton nel 2014. Potevo forse lasciarmelo sfuggire?
Trama: dopo essere scappata dal primo marito portandosi dietro la figlia, l'artista Margaret Hawkins incontra Walter Keane. L'uomo la sposa e, per una serie di circostanze, comincia a spacciare per propri i quadri della donna, caratterizzati da figure coi grandi occhioni, raggiungendo così inaspettate vette di successo...
Tim Burton, lo sanno ormai anche i bambini, è un grande fan della pittrice Margaret Keane, ha comprato lui stesso alcuni suoi quadri e, all'epoca della relazione con Lisa Marie, aveva commissionato all'artista un ritratto della compagna. Eppure, guardando Big Eyes non ho avuto la sensazione di vedere riportata su pellicola la vita di Margaret Keane quanto piuttosto l'ignoranza e l'insensibilità di un certo tipo di pubblico che VUOLE a tutti i costi un determinato prodotto e così non ho potuto fare a meno di pensare ad un parallelo tra il regista e l'artista a cui l'ultimo film di Tim Burton è dedicato. Margaret Keane comincia la sua carriera in sordina ed è solo "grazie" alla lingua lunga del marito Walter che qualcuno, finalmente, nota quei tristi ed inquietanti bimbi dagli enormi occhi lacrimosi; Walter, che ha sempre voluto fare il pittore, rivendica così la paternità di quelle opere e nel corso del film, mano a mano che il suo successo aumenta, schiavizza sempre più la moglie con becere scuse, costringendola a chiudersi in casa a dipingere in segreto per ogni occasione che aumenterebbe la visibilità di questi quadri fino al punto da arrivare a riconoscerli SUOI e, allo stesso tempo, di commercializzarli in ogni salsa, tanto che i grandi occhi dei bambini ritratti perdono ogni parvenza di anima, diventando soltanto dei kitchissimi alienetti disprezzati dalla critica. A quel punto la Keane era già arrivata a realizzare quadri da poter rivendicare anche in pubblico, cercando di realizzarli con uno stile diverso (che purtroppo interessava ben pochi) che potesse dare corpo a sentimenti ed emozioni che ormai la donna non riusciva più ad esprimere tramite quello che era ormai diventato un lavoro a cottimo, prevedibile, viziato dal manierismo. Se la decisione della Keane vi smuove o, perlomeno, vi ricorda qualcosa, molto probabilmente anche voi, una volta nella vita, vi sarete chiesti "che fine ha fatto Tim Burton?".
Non sentitevi in colpa, ché una domanda simile me la sono posta anche io alla fine di Big Eyes. La potenza di un film però sta in quello che lascia nel corso del tempo, non subito dopo la visione, e in questi giorni in me si è innescato un pensiero nuovo che mi ha portata a rivalutare la pellicola e a ritenerla uno dei migliori Tim Burton recenti. Le ultime opere del regista (sì, anche quel Frankenweenie che pur mi era piaciuto) non erano altro che dei quadri di bambini dagli occhi grandi ed immensamente vuoti, il tentativo di tornare a dare al pubblico quello che voleva dopo il devastante cambio di marcia de Il pianeta delle scimmie, con risultati ovviamente disastrosi (tolto Big Fish); sempre il solito Johnny Depp, sempre la stessa Bonham Carter, sempre la solita poetica del diverso, sempre i soliti personaggi vagamente gotici ma sempre più privi di quella poesia, di quell'ironia vintage, di quella struggente malinconia che erano riuscite a rendere unico persino un cinecomic (anche se ancora non si chiamavano così) come Batman - Il ritorno. "Rivogliamo il vecchio Tim Burton" è una cosa che ho detto spesso anche io e ad ogni sua pellicola ancora spero ingenuamente in un suo ritorno ma la verità è che i tempi e le persone cambiano, soprattutto gli artisti; continuare a mungere sempre la stessa vacca, per accontentare pubblico e critica, quando ormai davvero in quell'ambito non si ha più nulla da dire, significa tirare fuori degli obbrobri e venire detestati e svalutati. Ecco così che Burton si affida ad Amy Adams e Christoph Waltz (la prima brava, il secondo immenso, un perfetto cialtrone che ruba spesso e volentieri la scena alla protagonista) per creare il suo film forse meno "personale", meno riconoscibile sicuramente per quel che riguarda lo stile di regia e la colonna sonora, indiscutibilmente "semplicino" e ben lontano dai capolavori del regista ma anche più rilassato, più piacevole dal punto di vista della sceneggiatura, ironico e graffiante a tratti ma soprattutto coinvolgente ed interessante: ecco quello che mancava agli ultimi film di Burton, signori, la capacità di coinvolgere emotivamente un pubblico che si ritrovava a sbadigliare davanti a tanta freddezza, tanto manierismo privo di contenuti e, inevitabilmente, a ricoprire di giusti insulti il povero Tim. Che tornerò, giustamente, ad insultare per la scellerata decisione di dirigere Beetlejuice 2 ma che, dopo questo delizioso Big Eyes, attenderò con piacere per quel che riguarda Miss Peregrine's Home for Peculiar Children, sperando davvero che il regista abbia trovato una nuova strada.
Del regista Tim Burton ho già parlato QUI. Amy Adams (Margaret Keane), Christoph Waltz (Walter Keane), Jason Schwartzman (Ruben), Danny Houston (Dick Nolan) e Jon Polito (Enrico Banducci) li trovate invece ai rispettivi link.
Krysten Ritter interpreta DeeAnne. Americana, ha partecipato a film come Margaret, Veronica Mars - Il film e a serie come Veronica Mars, Una mamma per amica e Breaking Bad; come doppiatrice ha lavorato nelle serie Robot Chicken e The Cleveland Show. Anche produttrice e sceneggiatrice, ha 33 anni e due serie Marvel in uscita, A.K.A. Jessica Jones e The Defenders, dove dovrebbe interpretare per l'appunto l'eroina Jessica Jones.
Terence Stamp interpreta John Canaday. Inglese, lo ricordo per film come Superman, Superman II, Link, Priscilla - La regina del deserto e Wanted - Scegli il tuo destino. Ha 75 anni e un film in uscita.
Gli sceneggiatori Scott Alexander e Larry Karaszewski avevano già lavorato allo script del precedente biopic di Tim Burton, Ed Wood. Kate Hudson e Thomas Haden Church erano la prima scelta per interpretare i due protagonisti ma sono stati "sostituiti" da Reese Witherspoon e Ryan Reynolds; la lunga gestazione del progetto ha costretto però i due attori ad abbandonare l'impresa, lasciando posto così ad Amy Adams e Christoph Waltz. Se volete invece vedere la vera Margaret Keane al di fuori dei titoli di coda, sappiate che la trovate seduta su una panchina alle spalle dei due protagonisti nella scena in cui dipingono al parco. Detto questo, se Big Eyes vi fosse piaciuto recuperate anche Saving Mr. Banks, Big Fish ed Ed Wood. ENJOY!
Oh! Sono fiera di poter combattere al tuo fianco nella difesa di questo film. Sottoscrivo ogni parola, soprattutto il fatto che dia da riflettere dopo la visione. Ci sono tante cose, trattate con leggerezza, ma tante cose dentro questi occhioni.
RispondiEliminaGli occhi sono lo specchio dell'anima, banale ma vero. E a mio avviso gli ultimi film di Burton dietro quegli occhi non lasciavano trasparire granché...
EliminaLa maggior parte di chi ne ha scritto l'ha massacrato: a questo punto sono curioso di confrontarmici anche io.
RispondiEliminaNon è un capolavoro ma l'ho gradito molto, soprattutto perché non ho avvertito lo sforzo di dover essere Burtoniano a tutti i costi.
EliminaIo sono fra quelli che il film lo han bocciato, la tua riflessione però mi ha colpito e mi ha fatto riflettere su un altro possibile punto di vista su quanto visto.
RispondiEliminaPerò... no, per me tutto cade quando ripenso alla noia e alla mancanza di coinvolgimento provato.
Per quanto possa essere un nuovo Tim Burton, non mi ha scalfito, con le sue troppe parole e la sa piattezza.
Io invece non mi sono annoiata un attimo e non vedevo l'ora di sapere come sarebbe finita la vicenda Keane (ovviamente prima di guardare Big Eyes non mi sono documentata per preservare la sorpresa!). Povera donnina!!
EliminaGrandioso, condivido totalmente quello che hai scritto, questo è un gran film, che in parte di riporta un Tim Burton guardabile (gli ultimi suoi film, gli ho trovati inguardabili). Trovo affascinante il parallelo con la pittrice, e trovo che questo Big Eyes dica molto sottilmente un sacco di cose sull'arte (Usa in particolare), che chi l'ha stroncato non ha compreso.
RispondiEliminaAnche io ero rimasta molto delusa dagli ultimi Burton. Big Eyes secondo me bisogna guardarlo proprio in quest'ottica del diludendo!
EliminaHo apprezzato questa pellicola e c'ho visto in parte un ritorno del buon Burton. Come se lui stesso ci avesse creduto in questo film ... più di quanto abbia creduto nei suoi ultimi lavori.
RispondiEliminaSicuramente Big Eyes ha più anima e rilassatezza di altri lavori. Non è un capolavoro, probabilmente Burton non ne girerà più, ma comunque a me ha fatto venire voglia di riguardarlo :)
EliminaVedo con piacere che non sono l'unica ad averlo apprezzato, oh! :)
RispondiEliminaSai cosa? Probabilmente se l'avesse girato un altro la gente lo avrebbe apprezzato di più! :P
EliminaIo questo film lo sto evitando come la peste. Non perché abbia letto stroncature in giro, ma proprio perché io con Burton ho chiuso dal 2008.
RispondiEliminaPerò adesso, leggendo quello che hai scritto, un'occasione mi sento di dargliela. Se per una volta non ha girato il solito film di maniera, forse anche lui è sulla strada della redenzione :D
Hmm più che di strada della redenzione parlerei di casualità visti i titoli che ci aspettano.
EliminaPerò almeno questa volta non ci sono mostri, diversi e soprattutto Johnny Depp, il che è già un enorme guardagno! XD
in attesa di vederlo, dopo tante critiche negative finalmente vengono fuori anche le opinioni positive.
RispondiEliminami sento già più incoraggiato alla visione...
Se ti aspetti un film di Burton è ovvio che rimarrai deluso. Però è colorato, divertente e simpatico, non un capolavoro ma sicuramente un film gradevole :)
EliminaTim Burton è sempre stato uno dei miei registi preferiti, e nonostante le uscite cinematografiche poco eccelse non l'ho mai mollato, e non succederà nemmeno con questo film di cui sono curiosissima a vederlo ^_^
RispondiEliminaEffettivamente nemmeno io ho mai perso un Tim Burton nonostante il diludendo sempre più grande :) Però il futuro Beetlejuice 2 è troppo una bestemmia per concedergli anche solo il pensiero di una visione!
EliminaDevo ancora andarlo a vedere, però ho sentito pareri dai miei amici di blog.
RispondiEliminaNonostante non gli sia piaciuto hanno trovato alcuni spunti interessanti (come un autocritica di Burton).
L'autocritica l'ho sentita anche io :) Secondo me potrebbe piacerti!
EliminaPer me non è affatto uno dei film meno personali di Burton. Anzi, per me Burton ha fatto esattamente quel che in passato aveva osato con Ed Wood. Io credo che solo lui avrebbe potuto girare questo biopic. Sono stato contentissimo di questo film, che per una volta ci fa vedere un Burton che fa cinema e non che prova a fare Burton.
RispondiEliminaEppure secondo me quel capolavoro di Ed Wood entrava ancora nella poetica del diverso e dipingeva quella che, a conti fatti, era una banda di freaks gotici mentre questo l'ho trovato meno costretto nei temi del regista. Con più libertà è riuscito a creare una bella cosa :)
EliminaIo attendo l' home video.
RispondiEliminaL'importante è guardarlo :P
EliminaFinalmente qualcuno che non lo distrugge! Io sono una grande fan di Tim e ancora questo film non sono riuscita a vederlo ma si capisce subito che è ben lontano dagli altri.
RispondiEliminaDopo aver letto la tua recensione, mi si è acceso un barlume di speranza.
Vallo a vedere in serenità; non è un capolavoro ma è molto gradevole! :)
EliminaIo sono una fanatica di Burton, lo sai benissimo, ma Big Eyes mi è piaciuto proprio perchè non diresti mai che si tratta di un suo film. Insomma, ha dimostrato di sapersi distaccare dal suo solito stile che, diciamocelo, ogni tanto iniziava a dare l'orticaria anche a me :D per una volta niente Johnny (che amo), niente Helena (idem) e niente di eccessivamente dark/gothic se non giusto i soggetti dei quadri che personalmente trovo inquietanti (non in senso negativo). Mi spiace che a molti non sia piaciuto, ma immagino che se avesse girato l'ennesimo Burton sarebbero piovute ulteriori critiche quindi va bene così XD
RispondiEliminaLa penso esattamente come te, tata, mi hai tolto le parole di bocca :)
EliminaRecensione interessantissima. Ho degli amici che volevano convincermi ad andarlo a vedere insieme, ma temevo il Burton manieristico degli ultimi tempi. Ora sono rinfrancata da quel punto di vista (anche se ancora non del tutto convinta che ne valga la pena).
RispondiEliminaGrazie! :)
EliminaIl bello di Big eyes è che non sembra un film di Burton: se ti piacciono i biopic di personaggi un po' fuori dagli schemi vai a vederlo tranquilla :)
Ammetto che a me invece è piaciucchiato. Se non si pensa che è un film di Burton non è male - e sta qui la cosa triste, forse.
RispondiEliminaBah, io non starei troppo a piangerci su. Burton ci ha comunque lasciato degli splendidi film, se ora ha perso la verve è meglio che non si sforzi troppo di tornare ai vecchi fasti e continui a realizzare cose "minori" ma gradevoli come questo Big Eyes!
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