Ultimo appuntamento con le recensioni ridotte, necessarie in quanto c'è la concomitanza di un'altra festività e poi si comincia col nuovo anno cinematografico, sempre pieno di novità a cui stare dietro (il che sarà, per me, praticamente impossibile)! Ma niente stress, prendiamoci un momento per respirare e tornare a gettare uno sguardo agli ultimi scampoli di 2022, con un paio di trashate festive e un capolavoro che meritava il grande schermo, il tutto disponibile su varie piattaforme streaming. ENJOY!
The Guardians of the Galaxy: Holiday Special - James Gunn (2022)
Sulla scia degli special natalizi dedicati a Star Wars nei gloriosi anni '80, James Gunn ha regalato la sua strenna a tutti i fan degli assurdi Guardiani della Galassia, mescolando momenti musicarelli (con un paio di canzoni a tema assai pregevoli e divertenti) a una trama imperniata essenzialmente sui due "rincoglioniti" del gruppo, Drax e Mantis. A dimostrazione di quanto la mia memoria legata a tutto ciò che riguarda i film Marvel sia ormai labilissima, non ricordavo affatto la parentela tra Mantis e Peter Quill, ma il sentimento di amore fraterno della prima verso il secondo è il motore di una tipica storia di Natale, dolceamara e fintamente cinica quanto volete ma, in definitiva, edificante e dal lieto fine. Per quanto mi riguarda, lo special vale anche solo per vedere un Kevin Bacon in formissima, ed è stato un breve divertissement perfetto per quelle rarissime mezz'ore di pausa tra un delirio familiar-culinario festivo e l'altro. Onestamente, però, non so come farò se il terzo Guardians of the Galaxy continuerà a tenere sotto i riflettori due beniamini del pubblico così decerebrati, ché 45 minuti vanno anche bene, ma più di due ore rischiano di uccidermi.
Curiosità: mentre è a casa, Kevin Bacon guarda Santa Claus Conquers the Martians, film del 1964 in cui Babbo Natale viene rapito e portato nello spazio, che è esattamente ciò che succederà all'attore di lì a poco.
E' stata l'ultima visione "importante" del 2022, nonché quella che più mi ha devastata a livello emotivo, lasciandomi stremata e singhiozzante su quel finale triste ma necessario. E pensare che ero partita senza troppe aspettative, dopo la sovrabbondanza di adattamenti dell'opera di Collodi usciti negli ultimi anni, nessuno particolarmente entusiasmante, quando non addirittura orribile. Inaspettatamente, invece, il Pinocchio di del Toro, coi suoi personaggi terribilmente umani, pieni di difetti eppure colmi di enorme dignità, mi ha conquistata anche grazie al suo messaggio semplice ma fondamentale; fare "il nostro meglio, e il nostro meglio è il meglio che c'è", tendere una mano gentile al prossimo, accettare la bellezza dell'unicità senza farsi soffocare dal passato e dal rimpianto, tendere verso una libertà magari non perfetta ma squisitamente "nostra", sono concetti potenti che spesso tendiamo a dimenticare e che si sposano perfettamente con una storia raccontata talmente tante volte da avere ormai perso di significato. Per fortuna, del Toro l'ha rinfrescata, infondendole nuova vita attraverso temi, visioni e cliché a lui carissimi, che ne hanno rinnovato la magia e il fascino (anche molto macabro e crudelmente ironico), ulteriormente accentuati dalla bellezza di una stop motion fluida ed elegante, popolata da pupazzini dettagliatissimi e dal sapore gotico. Un piccolo gioiello animato, che avrebbe meritato di essere distribuito al cinema, non su Netflix. A caval donato non si guarda in bocca, avete ragione, ma è comunque un peccato.
Curiosità: durante le riprese di La fiera delle illusioni - Nightmare Alley, Cate Blanchett ha detto a Guillermo del Toro che avrebbe voluto partecipare come doppiatrice, ma l'unico personaggio libero rimasto era la scimmia Spazzatura. L'attrice ha accettato il ruolo senza indugio, dichiarando al regista "Farei qualunque cosa. Per te, interpreterei persino una matita". That's love, folks!
Dopo un capolavoro animato, concludiamo con un dignitosissimo esempio di B-Movie horror, gentilmente offerto da Joe Begos. Non ci sono grandi idee o grandi stravolgimenti qui, giusto un mix sanguinolento tra gli slasher a tema natalizio e Terminator, perché il fulcro della storia è il malfunzionamento di un robot militare riciclato come Babbo Natale per centri commerciali, che un giorno sbrocca male e trasforma ogni persona in potenziale minaccia da eliminare nel modo più rapido, efficace e splatter possibile. Se non vi piacciono i personaggi chiacchieroni persi in dialoghi citazionisti e cool e detestate l'estetica di Begos, fatta di luci al neon che fendono ambienti altrimenti scuri, nemmeno fossimo in una discoteca zeppa di colori acidi in grado di friggere le retine, state quanto più lontano possibile da Christmas Bloody Christmas, altrimenti a fine anno recuperatelo e divertitevi a passare un Natale cinematografico alternativo, rozzo e brutale, da veri metallozzi amanti dell'horror!
Curiosità: il regista Joe Begos interpreta Benny, il vicino a cui viene distrutta la macchina.
I Guardiani mi hanno fatto divertire da pazzi con momenti davvero esilaranti (l'omino buffo). E comunque sono sicuro che il prossimo film su di loro manterrà Drax e Mantis nel loro ruolo di comprimari, anche se James Gunn non sarà più della partita (l'unica cosa che mi preoccupa un po').
RispondiEliminaGli altri due, specie Pinocchio, devo vederli, ma con calma...
Ma come? James Gunn è stato reintegrato sia alla regia che alla sceneggiatura, è tornato all'ovile!
EliminaE Pinocchio è una gran bella visione, mettilo in cima alle priorità :)
Ah ecco, ero rimasto a James che aveva firmato con la DC, ma il terzo episodio l'aveva già bello pronto allora😊
EliminaA quanto pare è stato il cast al gran completo a rivolerlo fortissimamente!
EliminaA mio modesto parere, Pinocchio ha battuto La fiera delle illusioni di gran lunga, del Toro non mi conquistava così dai tempi de La forma dell'acqua. Begos e i Guardiani, invece, sono ottimi divertissement Natalizi, me li sono goduti volentieri entrambi!
RispondiEliminaMantis e Drax gli Stanlio e Ollio del MCU!
RispondiEliminaPure troppo!!
EliminaDel Toro è l'unico che poteva dare vigore a Pinocchio, credo che vedendolo piangerò pure io... e sottorscrivo il tuo "perché no anche al cinema" così lo avrei visto pure io. Invece dovrò aspettare passi in una qualche tv che lo darà (per ora non ho netflix e vivo abbastanza bene). Gli altri due interessanti per qualche prossimo natale.
RispondiEliminaNetflix è parecchio peggiorata negli ultimi tempi, onestamente non saprei se consigliare o meno un abbonamento, ipocritamente, perché in effetti io ce l'ho. Ogni tanto, per fortuna, tira fuori queste chicche, ma Pinocchio al cinema sarebbe stato doveroso!
EliminaPer ora vivo bene con Tim Vision e Raiplay, che mi permettono di veder cose che mi sono perso... e poi mi lamento che non riesco a leggere e scrivere quanto vorrei, se mi abbono anche a Netflix, ciao :)
RispondiEliminaMa ti capisco, per carità. Io ho non ho Tim Vision ma ho anche Prime e Disney +, ma riesco a guardare qualcosa solo una volta alla settimana, quando va bene e di straforo.
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