venerdì 19 maggio 2023

Orphan: First Kill (2022)

Dopo essermi preparata riguardando Orphan, in occasione dell'uscita in DVD e Blu-Ray per la Midnight Factory ho recuperato anche Orphan: First Kill, diretto dal regista William Brent Bell. SEGUONO SPOILER SUL PRIMO ORPHAN COME SE PIOVESSERO, spettatori avvisati mezzi salvati, ché non è detto l'abbiate visto già tutti. Fermatevi già qui, recuperate Orphan e poi ne riparliamo.


Trama: Leena fugge dall'ospedale psichiatrico in cui è rinchiusa e arriva in America, fingendosi la figlia scomparsa una facoltosa famiglia.


Nel 2009 usciva al cinema Orphan, un thriller horror che, nonostante l'assurdità che costituiva il nucleo della trama, funzionava benissimo in virtù della padronanza di Jaume Collet Serra, fine conoscitore dei meccanismi del genere, e delle due attrici principali, l'allora dodicenne (ma probabilmente era anche più piccola quando il film è stato girato) Isabelle Fuhrman e la stupenda, umanissima Vera Farmiga. Poiché  Esther, la demoniaca bambina protagonista, andava incontro sul finale ad un destino "abbastanza" definitivo, per far tornare il mostrino dopo la bellezza di tredici anni era necessario o compiere vergognosamente il salto dello squalo tirando fuori il bastoncino Findus dal lago ghiacciato, oppure girare un prequel che andasse a tapullare un buco presente in Orphan, ovvero raccontare agli spettatori come avesse fatto Leena, paziente di un manicomio estone, a finire in un orfanotrofio americano. I realizzatori di First Kill hanno scelto il secondo approccio, tenendo da conto che l'effetto sorpresa legato alla vera natura di Leena/Esther era già andato perduto nel primo film; la prima parte di First Kill gioca quindi a carte scoperte, mettendo in scena tutta la pericolosità della protagonista, la sua follia e la sete di sangue che non risparmia nessuno, e la pellicola prosegue alzando ulteriormente la posta, nel tentativo di non realizzare una copia conforme del primo capitolo del dittico. Il risultato, almeno a livello di trama, è un film ancora più sfrontato del precedente, che infila un colpo di scena totalmente inaspettato e, a patto di stare al gioco, regala un'ora e mezza di divertimento molto anni '80, come quando da ragazzini guardavamo quei thriller dalle trame assurde senza stare tanto a spaccare il capello spacciandoci per cinèfili dell'internet: il successo di First Kill dipende interamente dalla voglia dello spettatore di rilassarsi e farsi due risate, accogliendo gioiosamente ogni esagerazione e persino la critica di grana grossa a un certo tipo di élite, consapevoli che film "ignoranti" come questo ormai raramente vengono girati.


Messa da parte la trama, passiamo al vero scoglio dell'intera operazione. L'enorme colpo di scena di Orphan funzionava perché la Fuhrman era una bambina. Sul finale, il make up le conferiva lineamenti più adulti senza esagerare e bastavano anche solo due denti finti e marci per rivelare allo spettatore sconvolto il terrificante segreto della protagonista. Oggi la Fuhrman ha 25 anni e, nonostante non sia decrepita (ha sempre 15 anni meno di me, maledetta), i suoi lineamenti sono innegabilmente "squadrati", molto meno morbidi della bambina dell'epoca, per non parlare dello sguardo; interviste al cast confermano che, per ringiovanirla, non è stata usata CGI ma solo buon vecchio make-up, e per quanto mi riguarda posso dire che in alcune sequenze il risultato non è granché (non faccio la sborona, gente. A un certo punto Mirco, che non aveva mai visto Orphan, mi ha chiesto perché hanno scritturato una vecchia per interpretare una bambina). Guardando al risultato complessivo e tenendo conto delle difficoltà, mi viene comunque da dire chapeau. Con l'ausilio di zeppe, controfigure per i campi lunghi e inquadrature furbe, devo dire che le discrepanze sono minime e probabilmente derivano solo dalla mia voglia di far le pulci a tutti i costi, senza contare che la Fuhrman non ha perso talento, anzi. A dirla tutta, l'unico vero difetto di Orphan: First Kill, a parte il fatto che Willam Brent Bell si appoggia anche troppo alle scelte estetiche di chi lo ha preceduto (ma, come ho detto, gli va riconosciuta molta abilità nello scegliere le inquadrature adatte), è un cast di comprimari assolutamente inadatto a fungere da spalla alla protagonista, con attori moscerelli e poco carismatici che fanno rimpiangere quelli che li hanno preceduti. A parte questo, Orphan: First Kill è un film simpatico di cui vi consiglio la visione, a patto di guardare prima Orphan, ça va sans dire!


Del regista William Brent Bell ho già parlato QUI mentre Isabelle Fuhrman (Esther/Leena) la trovate QUA

Julia Stiles interpreta Tricia Albright. Americana, la ricordo per film come L'ombra del diavolo, 10 cose che odio di te,  Save the Last Dance, Omen - Il presagio e serie quali Dexter. Anche produttrice, regista e sceneggiatrice, ha 41 anni. 


Rossif Sutherland interpreta Allen Albright. Canadese, figlio di Donald Sutherland, ha partecipato a film come Hellions, Possessor e a serie quali E.R. Medici in prima linea. Anche compositore e produttore, ha 44 anni e un film in uscita.


Se il film vi fosse piaciuto, ovviamente, recuperate Orphan, che va rigorosamente guardato PRIMA, nonostante First Kill sia un prequel. ENJOY!

2 commenti:

  1. Al primo "Orphan" voglio bene, con il suo salto dello squalo era un film matto, che faceva benissimo il suo dovere, ma questo? Altro che sospensione dell'incredulità, il tentativo di ringiovanire la protagonista mi ha tolto dalla storia ad ogni inquadratura, poi manca proprio la logica della trama, per non parlare degli enormi problemi di continuità. Quindi niente, non sono riuscito nemmeno a godermi la mattanza, preferisco continuare a considerare "Orphan" figlia unica ;-) Cheers

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    1. Io alla fine mi sono divertita anche con questo, ma il confronto è impari, purtroppo. E la Fuhrman, sembra comunque una vecchia nei panni di bambina, nonostante lo sbattimento "tecnico" di inquadrature e zeppe.

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