venerdì 25 agosto 2023

La casa dei fantasmi (2023)

Mercoledì ho fatto ciò che nessun cinefilo mi perdonerà mai, ovvero sono andata a vedere La casa dei fantasmi (Haunted Mansion), diretto dal regista Justin Simien, e ho saltato a pié pari Oppenheimer per vari motivi. Tranquilli, sono già stata punita!


Trama: Gabbie e il figlioletto sono costretti a chiedere aiuto ad un eterogeneo gruppo di presunti esperti del paranormale quando la loro nuova casa si rivela infestata...


Quando parlo di punizione, non è perché La casa dei fantasmi non mi sia piaciuto, quanto piuttosto perché, proprio in questi giorni di caldo record, la sala del cinema aveva un'aria condizionata ridottissima o forse addirittura non funzionante (il che mi porterà a tenere conto delle temperature domenica, per decidere se andare a vedere Oppenheimer questa settimana o la prossima, ché tre ore immersa nel sudore non le merito). Questo, lo ammetto, ha condizionato non poco la mia fruizione del film, tanto che, a metà del secondo tempo, devo essere praticamente svenuta per la pressione bassa perché ricordo pochissimo di tutto ciò che accade dopo la guest appearance di Winona Ryder e prima del ritorno di Ben e company alla magione. Mi è dispiaciuto abbastanza, perché La casa dei fantasmi, pur non essendo un capolavoro, è una di quelle pellicole all star e molto curate che regalano due ore di divertimento per tutta la famiglia e che potrebbero diventare il primo passo di un bambino/preteen all'interno del favoloso regno dell'horror. Remake (o reboot, fate voi) dell'omonimo film uscito nel 2003 e ugualmente ispirato a una delle più famose attrazioni di Disneyland, La casa dei fantasmi mette in scena la lotta di un gruppo di "esperti" del paranormale contro gli innumerevoli fantasmi che hanno infestato la casa di Gabbie e di suo figlio; come già accadeva in Ju-On, gli spettri non si limitano a perseguitare le persone nei confini della magione ma si accozzano alle loro vittime, seguendole, anche se queste ultime sono così intelligenti da fuggire, e ciò spiega perché i protagonisti del film non agiscono mossi da dabbenaggine o curiosità ma per mero spirito di autoconservazione che, con l'evoluzione della trama, si trasforma in sincera preoccupazione per i propri compagni. Il "cuore" del film è Ben Matthias, brillante fisico quantistico che, per vicende che verranno spiegate e non vi spoilero, si ritrova a fare da disillusa e misantropa guida turistica a New Orleans (splendida città purtroppo utilizzata solo per dare un vago tocco di colore). Attraverso lui, la pellicola veicola l'immancabile messaggio Disneyano di dialogo e crescita, inserendo all'interno di una trama molto avventurosa e, a modo suo, inquietante, un percorso di formazione capace di rendere quasi tutti i personaggi abbastanza tridimensionali, e non dei meri portatori di skills necessarie per sconfiggere il cattivone finale. In questo senso, il cast all star giova. Tolti Danny DeVito e Jamie Lee Curtis, abbastanza carismatici e amati da permettersi il ruolo di adorabili "strambi" di lusso, LaKeith Stanfield, Rosario Dawson, Owen Wilson e Tiffany Haddish si alternano con elegante equilibrio tra momenti di stupidera assoluta e serietà quasi commovente, palesando quanto si siano divertiti sul set senza mai prendere sottogamba un film che, a livello di profondità di trama, non brilla particolarmente.


E' evidente, infatti, che i realizzatori si siano concentrati principalmente sull'aspetto visivo della pellicola. Non conoscendo il film del 2003 (e non essendo mai stata a Disneyland!) non so quanti dei fantasmi, ambienti e trappole che costellano il film siano frutto della farina del sacco di Justin Simien e della sceneggiatrice Katie Dippold, ormai abbonata alle commedie con fantasmi, ma dal basso della mia ignoranza mi è sembrato sia stato fatto un lavorone. Avrei paura, sinceramente, di guardare un backstage e capire quanto della casa infestata sia effettivamente stato costruito in qualche studio o location da manovalanze esperte e quanto sia stato generato da computer mentre gli attori erano costretti a recitare davanti a un green screen ma, anche così, le scenografie mi sono piaciute moltissimo e lo stesso vale per i costumi non solo indossati dai fantasmi, ma anche per le mise di LaKeith Stanfield, Tiffany Haddish e quel trionfo messo addosso a Jamie Lee Curtis, che mi ha ricordato tantissimo gli abiti dell'adorato Grosso guaio a Chinatown. Mi sono sembrati buoni anche gli effetti speciali. Non ho avvertito il solito "mal di testa da CGI" nemmeno nelle scene in cui è stata utilizzata in modo più invasivo, specie quando si è trattato di rendere, almeno in parte, un'idea di altromondo, e l'unico appunto che faccio all'intera operazione è che manca un po' di coraggio nell'imbroccare scelte di sequenze, montaggio e make-up che siano davvero spaventosi o memorabili, considerato quanto erano terrificanti per noi bambini pellicole come Qualcosa di sinistro sta per accadere, Nel fantastico mondo di Oz, Gremlins o lo stesso Ghostbusters. Anche se molte recensioni lo stroncano e lo additano come prodotto pensato per venire programmato su Disney + , il mio consiglio è quello di andarlo a vedere comunque in sala con figli o nipoti, perché potrebbero divertirsi molto, soprattutto sarebbe carino se fosse la loro prima volta al cinema!  


Di LaKeith Stanfield (Ben Matthias), Rosario Dawson (Gabbie), Owen Wilson (Padre Kent), Danny DeVito (Bruce Davis), Tiffany Haddish (Harriet), Jamie Lee Curtis (Madame Leota), Jared Leto (Crump/Hatbox) e Winona Ryder (non accreditata, interpreta Pat) ho già parlato ai rispettivi link.

Justin Simien è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Dear White People e Bad Hair. Anche sceneggiatore, produttore e attore, ha 40 anni.


Il film avrebbe dovuto essere prodotto e diretto da Guillermo del Toro, che alla fine non ha avuto a che fare col progetto, per motivi sconosciuti. Il film è il remake de La casa dei fantasmi con Eddie Murphy (che avrebbe voluto un compenso spropositato per un cameo, quindi è stato estromesso dal film di Simien) che, a dire il vero, non ho mai visto. Se avete curiosità, recuperatelo! ENJOY!

2 commenti:

  1. Ero pronto a saltarlo, non sono impazzito nemmeno per la versione con Eddie Murphy, poi mi hai fatto l'elenco degli attori e niente, mi sa che me lo hai venduto, con Sua Maestà Jamie Lee di mezzo non posso proprio tirarmi indietro, lei è riuscita a far fare il salto di qualità anche alla seconda stagione di "The Bear", quindi a questo punto spero solo di trovare l'aria condizionate tarata su livello "Fiato freddo de Il Sesto Senso". Cheers!

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    Risposte
    1. Jamie Lee, ora come ora, penso riuscirebbe a nobilitare persino un film dei Vanzina, peccato che qui si veda per 15/20 minuti totali al massimo.
      Quanto all'aria condizionata, te lo auguro davvero!!!

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