Grazie ad un piccolo barbatrucco dovrei essere tornata in carreggiata con la challenge. Questo perché il tema della settimana corrente era la visione del remake del film scelto per la settimana precedente, quindi ho deciso di accorpare la recensione di Pesce d'aprile a quella del suo remake straight to video, Scherzo letale. ENJOY!
Pesce d'aprile (April Fool's Day - Fred Walton, 1986)
Fred Walton torna a farmi compagnia nel corso della challenge. Dopo il thriller di Quando chiama uno sconosciuto, il regista ha fatto un passo avanti dirigendo uno slasher o, meglio, un whodunnit horror. Mi è difficile, infatti, definire slasher un film dove i personaggi muoiono off screen, ma c'è anche un altro motivo che non vi spoilero se fatico a definirlo tale, anzi, IL motivo. Quello che rende Pesce d'aprile un film originalissimo e molto avanti rispetto ai tempi, nonché meritevole di più visioni in seguito alla prima. Prendendo in considerazione questo aspetto molto particolare, risulta fondamentale che Pesce d'aprile segua tutti i topoi degli slasher, a prescindere che rientri o meno nella categoria. C'è una casa isolata, dove si riunisce un gruppo di adolescenti (ognuno archetipo di una precisa tipologia di personaggi da film horror) per festeggiare le vacanze primaverili alla vigilia, appunto, del primo di aprile; c'è una mano sconosciuta che li elimina uno per uno, con un crescendo che parte dalla totale ignoranza delle prime vittime, alla terrorizzata consapevolezza dei ragazzi rimasti, i quali cercano sia di salvarsi che di capire chi voglia fare loro del male e perché; ci sono indizi relativi a qualcosa di oscuro avvenuto in passato, e la possibilità che uno dei ragazzi sia uno psicopatico; ci sono, ovviamente, i jump scares e le morti causate da un'arma tagliente, che si mostra in tutta la sua gloria nel prefinale. Sempre elegantissimo, Fred Walton gioca con la percezione dello spettatore, nasconde indizi mettendoli in piena vista, inserisce dettagli creepy e zeppi di humour nero, come il carillon con pupazzo annesso che introduce gli eventi della pellicola e la conclude con un occhiolino malizioso. L'unico aspetto negativo del film, a mio avviso, sono gli attori, tutti piuttosto anonimi; nel cast si salva solo Deborah Foreman, che spicca sui suoi colleghi sin dalle scene iniziali. Se non lo avete mai visto, vi consiglio di guardarlo e di non lasciarvi ingannare dai suoi cliché; se, invece, lo avete visto, fategli un po' di pubblicità, perché mi sembra sia molto poco conosciuto qui in Italia (io, per esempio, non lo avrei mai guardato, non fosse stato per la challenge).
Curiosità: il finale originale era molto più cupo rispetto a quello attuale e, a mio avviso, avrebbe condannato Pesce d'aprile ad essere un horror come tanti altri. Per una volta, dunque, ben venga l'ingerenza dei produttori!
Scherzo letale (April Fool's Day - The Butcher Brothers, 2008)
Evitate invece come la peste questa schifezza che sembra uscita dritta dagli scarti delle programmazioni di canali televisivi come La5 o peggio. Scherzo letale non è un remake del film originale, parte più da una situazione alla So cos'hai fatto: due anni dopo una "burla" finita male (se si può definire burla drogare una ragazza per riprenderla mentre fa sesso con un tizio, con l'intento di ricattarla online), i riccastri presenti al momento del fattaccio vengono contattati e fatti fuori uno dopo l'altro da una persona sconosciuta che chiede al responsabile dell'incidente di farsi avanti. L'intreccio, salvo un paio di cazzate col botto, che non tengono conto dell'unità di luogo e tempo che erano fondamentali per la verosimiglianza di Pesce d'aprile, non sarebbe nemmeno malvagio, e il finale rispetta lo spirito dell'originale aggiungendoci del suo, ma Scherzo letale è proprio brutto da vedere. Regia e fotografia sono quelle anonime di un brutto film della Hallmark, gli attori sono un branco di cani e cagne della peggior specie; quando non è in overacting si salva giusto Scout Taylor-Compton, la Laurie Strode degli Hallowen di Rob Zombie, gli altri sono inqualificabili, in primis Taylor Cole e Josh Henderson, i due protagonisti. A tutto ciò, aggiungete anche il fatto che Scherzo letale vorrebbe essere una critica al mondo superficiale e crudele dei ricchi rampolli delle famiglie "bene" americane, quindi i personaggi sono tutti mediamente odiosi e meritevoli di morti ben più tremende rispetto a quelle cretinate che (non) vengono mostrate. Purtroppo, la superficialità della sceneggiatura, unita all'incapacità degli attori, fa sì che il tutto risulti una parodia forzata, un compendio di banalità che fa venire voglia di morire allo spettatore. Dopo mesi di challenge, una sòla ci voleva, ma questa è davvero indegna di qualsiasi visione.
Curiosità: buona parte del cast ha lavorato con i Butcher Brothers nei loro film più famosi, The Hamiltons e il suo sequel, The Thompsons.
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