venerdì 27 giugno 2025

2025 Horror Challenge: Il signore del male (1987)

La challenge horror questa settimana chiedeva di guardare un film su un supporto fisico, e io ho colto l'occasione per usare il Blu Ray de Il signore del male (Prince of Darkness), diretto e sceneggiato nel 1987 dal regista John Carpenter.


Trama: un prete chiede l'auto di uno studioso di fisica e dei suoi studenti per capire e contenere un inquietante liquido rinvenuto nei sotterranei di una chiesa, probabilmente un'emanazione fisica di Satana stesso...


Il signore del male
è uno di quei film che devo avere visto almeno due o tre volte nel corso della vita, e ogni volta ho provato sensazioni diverse alla fine della visione. Ammetto di non averlo sempre apprezzato, anche per colpa di un adattamento italiano non particolarmente valido, ma in qualche modo mi ha sempre affascinata e, sicuramente, inquietata come pochi altri film. Anche la scorsa sera, sola in casa e con un caldo che rischiavo di liquefarmi, ho avuto difficoltà a fare il giro delle luci e delle persiane dopo la visione, e il mio sguardo ha accuratamente evitato gli specchi, almeno per una buona mezz'ora. Potere de Il signore del male, e della qualità onirica ed imperfetta della sua sceneggiatura, dotata di quelle stesse caratteristiche che ho nominato proprio poco tempo fa, all'interno del post su Rabid Grannies. Ora, non sto cercando di paragonare i due film, i quali non giocano nemmeno nello stesso campionato, ma anche Il signore del male è zeppo di quei "buchi" logici, di quella cattiveria ineluttabile, di quegli eventi gratuiti che mi mettono sempre angoscia, a prescindere dalla qualità della pellicola, e che spesso si trovano nelle oscure produzioni italiane anni '70-'80 o, salendo parecchi gradini più su, nella trilogia della morte di Fulci. Ecco, nonostante le inquadrature e le melodie de Il signore del male siano tipicamente carpenteriane, il film ha comunque un che di fulciano che mi si insinua sotto pelle e me la fa accapponare, anche se il richiamo più immediato è ovviamente Lovecraft, al quale Carpenter (sceneggiatore accreditato con lo pseudonimo Martin Quatermass) si è ispirato per realizzare il secondo capitolo della sua ideale trilogia dell'Apocalisse. Ma di cosa parla, in definitiva, Il signore del male? Questa volta, il titolo italiano è stato piuttosto azzeccato, perché al centro della trama c'è l'avvento di un Male fisico, di una sostanza misteriosa e senziente che desidera incarnarsi per riportare sulla terra il regno di suo padre, l'Anti-Dio. Un Principe delle Tenebre in forma liquida, di un verde malato, che la Chiesa ha nascosto per secoli affidando il segreto ad una confraternita; quando l'ultimo membro della stessa muore, un prete si ritrova la patata bollente tra le mani e decide di farsi aiutare non già dai suoi pari ma da un gruppo di scienziati, così da provare anche agli scettici la natura di un male che comincia già ad estendere la sua influenza a livello subatomico, e sulle creature più deboli mentalmente e fisicamente. 


Il connubio scienza e religione è molto interessante, e Carpenter mostra di avere più in simpatia la prima, nonostante possa fare ben poco contro l'orrore che compare nel film. Infatti, la Chiesa non ne esce benissimo, tra confraternite che preferiscono mantenere segreti invece di correre ai ripari, e un prete pavido che, sul finale, fa il gallo sulla monnezza dopo aver lasciato che altri si sacrificassero per la causa. A prescindere da dove vadano le simpatie di Carpenter, Il signore del male è comunque molto pessimista, come del resto anche La cosa e Il seme della follia; davanti a esseri che arrivano dallo spazio o da altre dimensioni, la cui caratteristica principale è quella di sfruttare i sensi umani per confonderli e trascinarli nell'abisso, alterando la loro percezione della realtà e persino la loro mente, uomini e donne possono fare ben poco, giusto forse mettere una pezza temporanea per poter almeno provare a vivere tranquilli. Anche così, c'è comunque la consapevolezza che il male esiste, cammina accanto a noi, invisibile agli occhi, e ci osserva aspettando di compiere la sua mossa. L'orrore cosmico de Il signore del male, per quanto ineluttabile ed affascinante, non ha però la complessità matura di un film come Il seme della follia, e "si limita" a tenere in assedio un manipolo di persone, come accadeva già ne La cosa. L'azione della pellicola si svolge interamente all'interno degli ambienti asettici e molto anni '80 (leggi: marroni) di una chiesa, il che concorre a rendere il luogo un labirinto dove può nascondersi qualunque cosa; a peggiorare il tutto, si aggiungono una cripta illuminata solo da candele e dal verde insano del cilindro contenente Satana, e un ambiente esterno che ricorda quasi un fossato, circondato da scale, alte pareti o cancelli dalle punte acuminate, che rende ancora più difficile la fuga ai poveri scienziati protagonisti.


Pochi mezzi dunque, per il buon Carpenter, ma molto ingegno e tantissima espressività. Il make-up di Satana è genuinamente terrificante, un paio di effetti speciali sono disgustosi, e il modo in cui il liquido verde sfida ogni legge della fisica è reso ancora oggi in maniera eccellente, così come la pericolosità dello specchio nel climax del film e nell'agghiacciante finale. A livello tecnico, una delle cose che, ancora oggi, mi terrorizzano sono i messaggi dal futuro (peraltro dei semplici video ripresi mentre venivano riprodotti su uno schermo), probabilmente per la loro incompiutezza reiterata e perché spezzano il ritmo del film aggiungendo ulteriori stranezze ad un film che ne è già pieno, ma il vero "signore del male" è Alice Cooper. L'ho visto in tanti altri horror, non mi ha mai detto nulla, né come uomo né come attore, ma ne Il signore del male mi fa venire voglia di spegnere la TV dal primo momento in cui compare e nascondermi sotto le coperte, perché ha proprio l'espressione vuota di chi potrebbe farti qualunque cosa senza battere ciglio ed è un perfetto araldo della follia demoniaco/possessiva che segue la sua comparsa. E' raro che venga fatto il nome de Il signore del male quando si parla di Carpenter, ed è un peccato, perché è un gioiellino che meriterebbe di essere riscoperto, nonché uno dei pochi horror capaci di farmi davvero paura e di privarmi del sonno per qualche ora. Se non lo avete mai guardato, è il momento migliore per recuperarlo; se lo conoscete, spero di avervi fatto venire voglia di rispolverarlo!


Del regista e sceneggiatore John Carpenter ho già parlato QUI. Donald Pleasence (Prete), Peter Jason (Dr. Paul Leahy) e Alice Cooper (il barbone pazzo) li trovate invece ai rispettivi link.

Victor Wong interpreta il Prof. Howard Birack. Americano, lo ricordo per film come L'anno del dragone, Grosso guaio a Chinatown, Shanghai Surprise, Il bambino d'oro, L'ultimo imperatore e Tremors. E' morto nel 2001.


Jameson Parker
, che interpreta Brian March, era uno dei due Simon del telefilm Simon & Simon; Dennis Dun, che interpreta Walter, era il co-protagonista di un altro film di John Carpenter, Grosso guaio a Chinatown. Se Il signore del male vi fosse piaciuto, recuperate gli altri due film della Trilogia dell'Apocalisse, ovvero La cosa e Il seme della follia. ENJOY!

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