Non penso teniate conto dei progressi della challenge horror ma, nel caso ve lo stiate chiedendo, non ho saltato un giorno: la settimana scorsa si richiedeva la visione di un corto trasformato in lungometraggio, mentre oggi la challenge chiedeva di guardare il lungometraggio in questione. La scelta è caduta su Quando chiama uno sconosciuto (When A Stranger Calls), diretto e co-sceneggiato nel 1979 dal regista Fred Walton proprio a partire dal suo primo corto, The Sitter.
Trama: Jill viene assunta come babysitter da un facoltoso medico. La prima sera di lavoro viene però bersagliata dalle insistenti telefonate di un maniaco...
Il corto The Sitter lo trovate alla pagina che vi ho linkato, ma non è fondamentale per la visione di Quando chiama uno sconosciuto. Anzi, siccome i primi venti minuti di lungometraggio, attori a parte, sono una riproposizione quasi identica del corto (a sua volta ispirato dalla leggenda metropolitana La babysitter e l'uomo al piano di sopra, che risale ad una decina di anni prima e che aveva già ispirato la trama di Un Natale rosso sangue), vi conviene non guardarlo proprio, altrimenti vi rovinereste la parte migliore del film. In realtà, anche il terzo atto non è male, perché ritorna alle atmosfere horror e quasi surreali delle sequenze di apertura, con un paio di jump scare ben piazzati che mi hanno fatta letteralmente saltare dalla sedia. La parte centrale della pellicola, invece, sembra messa lì solo per allungare il brodo e risulta abbastanza noiosa, quasi l'episodio di una serie poliziesca che cerca di spaventare un po' di più gli spettatori. Si tratta, infatti, di un blando thriller dove una donna viene seguita da uno stalker scappato dal manicomio, mentre un detective privato cerca di acciuffarlo. La suspence deriva interamente da ciò che si sa dello stalker e possibile killer, perché, in effetti, Curt Duncan, all'interno della parentesi "cittadina" che lo vede incapricciarsi della badassissima Tracy, sembra più un poveraccio con qualche problema di comunicazione e cervello, più che una bestia assassina, e si aspetta solo il momento in cui le cure d'urto alle quali è stato sottoposto in manicomio smettano di fare effetto spingendolo nuovamente ad uccidere a mani nude. Oppure che qualcuno, per mera pietà umana, si prenda cura di questo cristiano e lo faccia rinsavire.
Anche per quanto riguarda la regia, Quando chiama uno sconosciuto sembra un patchwork di stili. L'inizio e la fine sono tesi, magistralmente diretti, impreziositi dall'incredibile prova attoriale di Carol Kane, un crogiolo di ansia nervosa, le cui urla spezzerebbero il cuore a un sasso. Soprattutto la prima, lunga sequenza gioca brutalmente coi nervi dello spettatore, in un susseguirsi di primi piani alternati della babysitter e del telefono, mentre all'interno della villa le ombre sembrano muoversi, trasformandola in una trappola fatta di nascondigli perfetti per un eventuale killer (chi ha visto Scream potrà riconoscere il modello a cui si sono ispirati Craven e Williamson per una delle scene di apertura più belle di sempre). Fortunatamente, la parte centrale è nobilitata da attori molto bravi, un po' distanti dai cliché del genere. Prendete la damsel in distress, per esempio. Ha il volto caparbio e selvatico di Colleen Dewhurst, che rende il personaggio di Tracy terribilmente interessante, nonostante di lei non venga rivelato praticamente nulla. Il killer è interpretato da Tony Beckley, che sarebbe morto poco dopo la fine delle riprese e che quindi già manifestava gli ultimi sintomi di una malattia terminale. L'impressione che si ha, quando Duncan segue Tracy o quando cerca di fuggire al detective Clifford, è di un uomo agli sgoccioli, solo coi fantasmi della sua mente malata, perseguitato da qualcosa che lo terrorizza e che non capisce, e nonostante l'orribile delitto di cui il personaggio si macchia all'inizio (per non parlare del completo distacco dalla realtà che lo muove sul finale, o delle inquietanti registrazioni dell'ospedale), a volte si riesce persino a provare pietà per lui. Ammetto che questi motivi, probabilmente, saranno un po' pochi per consigliare un film come Quando chiama uno sconosciuto (che, nell'anno del Signore 2025, rischia di annoiare più di uno spettatore scafato) ma a me è comunque piaciuto, quindi vi invito a recuperarlo, se non lo avete mai visto.
Di Carol Kane, che interpreta Jill Johnson, ho già parlato QUI.
Fred Walton è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Pesce d'aprile e episodi di serie quali Alfred Hitchcock presenta e Miami Vice. Anche attore, ha 83 anni.
Charles Durning interpreta John Clifford. Americano, ha partecipato a film come La stangata, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Fury, Ecco il film dei Muppets, Tootsie, Dick Tracy, Mister Hula Hoop, Spia e lascia spiare, Fratello dove sei?. Come doppiatore ha lavorato ne I Griffin. E' morto nel 2012.
Rachel Roberts interpreta la dottoressa Monk. Americana, ha partecipato a film come Assassinio sull'Orient Express e Picnic ad Hanging Rock. E' morta nel 1980.
Colleen Dewhurst, che interpreta Tracy, era Henrietta Dodd nel film La zona morta. Il film ha un seguito per la TV, sempre diretto da Fred Walton, intitolato Lo sconosciuto alla porta e dedicato alla memoria di Tony Beckley, e un remake omonimo del 2006. Se Quando chiama uno sconosciuto vi fosse piaciuto recuperateli, e aggiungete Un Natale rosso sangue. ENJOY!
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