domenica 19 ottobre 2025

Nuovi Incubi Halloween Challenge Day 19: Together (2025)

Qualche giorno dopo l'uscita sono corsa in sala a vedere Together, diretto e sceneggiato dal regista Michael Shanks, ma ho deciso di tenermelo per la Nuovi Incubi Halloween Challenge, visto che il tema odierno era "Horror Romance".


Trama: Tim e Millie, coppia ormai di lunga data, si trasferiscono in un paesino sperduto per via del lavoro di lei. Un giorno, facendo un'escursione del bosco, cadono in una caverna sotterranea che contiene una pozza d'acqua. Assetato, Tim la beve e da quel momento comincia a cambiare...


"Ma che vaccata!". Con buona pace del claim di "horror dell'anno", è questo che ho esclamato alla fine di Together. L'ho fatto ridendo, quindi permettetemi di elaborare, prima di dirmi che non capisco una mazza di horror in particolare e di cinema in generale. Together è l'opera prima del regista australiano Michael Shanks, che ne ha scritto anche la sceneggiatura. Il film ha una forte componente romance, infatti inizia nel bel mezzo di quel tremendo bivio in cui si vengono a trovare la maggioranza delle coppie dopo anni di frequentazione o convivenza, ovvero "o ti lasci o ti sposi", aut aut che a me è sempre sembrato la summa di tutta la stupidità umana. Nel caso di Tim e Millie, i due protagonisti, è però un bivio quantomeno sensato, visto che i due sembrano stare assieme per abitudine, più che per un sentimento sincero, soprattutto per quel che riguarda Tim. Quest'ultimo incarna il belino mollo per eccellenza, un thirtysomething fallito, un uomo senza spina dorsale a prescindere dai traumi che la vita gli ha fatto piombare addosso; disperato all'idea di perdere la libertà di essere patetico cercando di trovare (ancora) la sua strada nella vita, è comunque incapace a troncare i rapporti con Millie, la quale, pur essendo una scassapalle da primato (ma la si può capire, vista la pittima con cui sta) proiettata verso la perfetta vita di coppia, cerca almeno di salvare il salvabile e trovare un modo per mantenere economicamente sé stessa e l'ameba. Per fare ciò, Millie decide di portare via Tim dalla città, convinta che lì l'immaturo avrà modo di fare pace col cervello e coi suoi sogni di gloria infranti, mentre lei lavorerà come insegnante. Purtroppo, durante una camminata nel bosco succede qualcosa che muta profondamente la fisiologia di Tim, costretto, da quel momento in avanti, ad esprimere in maniera fisica quella dipendenza mentale da Millie di cui lui nemmeno è consapevole. Qui entra a gamba tesa l'aspetto body horror del film, ampiamente anticipato dai trailer, un elemento tuttavia assai trattenuto, salvo per un paio di scene splatter, perché Together preferisce piuttosto muoversi nel campo della commedia nera grottesca, da qui la mia divertita definizione di "vaccata".


Intendiamoci, la visione di Together è un'ordalia, proprio perché anticipa (attraverso suoni da far accapponare la pelle, incubi allucinati che sono la parte migliore del film e un paio di spoilerose ed inutili scene iniziali che vi consiglierei di evitare se avete a cuore gli animali) tutta una serie di probabili "cose" che chi conosce Yuzna e Gordon si aspetta con trepidante orrore. Che poi queste cose siano molto attenuate è, a mio avviso, un altro elemento che mi ha portata a considerare Together un'opera incerta e riuscita a metà, benché molto divertente. Il finale (ma, più in generale, tutto il film), infatti, ha la natura ambigua di qualcuno che vuole tenere il piede in due scarpe. Da una parte, Michael Shanks sembra impegnarsi con tutto se stesso a rappresentare Millie e Tim come una coppia "sbagliata", anche per quel che riguarda i desideri dei singoli individui, che palesemente cozzano tra loro; tuttavia, il film parrebbe mettere anche in guardia da quel dolore inestricabilmente legato alla separazione, che porterebbe i due a perdere un pezzo importante di loro stessi, dopo una vita passata insieme. Sono concetti complessi e zeppi di sfaccettature, che però il regista tronca proprio quando si fanno più interessanti, privando prima Millie della volontà di scelta, poi ricorrendo a una repentina "illuminazione" (o pentimento, non saprei) di Tim, improbabile visti gli orrori ai quali il ragazzo ha assistito. Nel finale frettoloso, si butta tutto in caciara grazie alla canzonetta più gnegna delle Spice Girls e si cerca di ovviare a una cupa tragedia sostituendola ad una leziosa arrendevolezza, senza avere però il coraggio di prendere una posizione netta rispetto alla natura del finale. Per quanto mi riguarda, trattasi di tragedia, però visto il registro utilizzato non sono sicura che una simile interpretazione fosse nelle intenzioni del regista. Inoltre, in maniera abbastanza scorretta, per troncare sul nascere ogni domanda dello spettatore, Michael Shanks cala il jolly di un'immagine di chiusura a dir poco grottesca.


A parte questi dubbi legittimi, che imputerei ad eccessivo entusiasmo di un regista/sceneggiatore alla prima opera, Together non è un brutto film. Io i fratelli Franco non li sopporto e fanno il paio coi Duplass, ma è innegabile che Dave Franco ed Alison Brie, coppia anche nella vita reale, abbiano un'incredibile alchimia. Tim e Millie sono detestabili, soprattutto lui, ma verosimili, e vederli battibeccare nei momenti più horror del film dà una sferzata di energia al tutto, rendendo Together spesso esilarante. Inoltre, Michael Shanks ha un buon occhio per le inquadrature e confeziona un paio di sequenze notevoli, in sinergia perfetta con l'intelligente montaggio di Sean Lahiff, in particolare quando si manifestano i primi effetti della "malattia" di Tim o durante i suoi terrificanti incubi, che mi hanno fatto fare più di un salto sulla sedia. Non perdono, però, l'orrore digitale che mi sono trovata davanti nella scena clou. Salvo un paio di necessari ritocchi a computer, la maggior parte degli effetti speciali di Together sono artigianali e si vede, anzi, c'è un lavoro di arti ed appendici prostetiche a dir poco eccellente, anche e soprattutto in sequenze potenzialmente scult come quella del bagno. Ma quello schifo inguardabile sul finale rientra in toto nella mia definizione di "imbarazzante", e non credo neppure per un secondo che non ci fosse un modo per realizzare il tutto artigianalmente, visto quello che riuscivano a fare negli anni '80. Anche per questo, "horror migliore dell'anno" un par di balle. Una visione piacevole, divertente, interessante, tutto quello che volete, non rimpiango assolutamente i soldi spesi e sono contentissima di essere andata al cinema. Ma quest'anno ho visto almeno cinque/sei film migliori. 


Di Dave Franco (Tim), Alison Brie (Millie) e Damon Herriman (Jamie) ho già parlato ai rispettivi link.

Michael Shanks è il regista e produttore della pellicola, inoltre interpreta Simon. Australiano, anche produttore, montatore, animatore e tecnico degli effetti speciali, è al suo primo lungometraggio. 



1 commento:

  1. "Ma che genialata!", è invece quello che ho esclamato io alla fine del film, e in particolare quando ho sentito l'uso perfetto che hanno fatto di quella canzone delle Spice Girls. Ma è una questione di punti di vista... :)

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