Terzo giorno della Nuovi Incubi Halloween Challenge, che oggi ha come tema "Slasher". Siccome ci sono di mezzo rasoi e accette ho scelto di guardare Tenebre, diretto e sceneggiato nel 1982 dal regista Dario Argento.
Trama: Lo scrittore Peter Neal si reca a Roma per presentare il suo ultimo romanzo, Tenebre. Poco dopo, un misterioso assassino comincia ad uccidere delle donne seguendo proprio il modus operandi del killer protagonista del romanzo...
Allora, io non so se Tenebre rientra proprio nella definizione di slasher, visto che lo stesso Argento lo ha dichiaratamente girato per riaffermare il suo predominio sul genere che ha contribuito a portare al successo, il giallo. Tuttavia, il giallo è un po' il nonno o il papà dello slasher (un figliolo molto meno raffinato e più rozzo, almeno agli inizi), quindi il legame di parentela comunque c'è. Ma vediamo, banalmente, se Tenebre ha tutte le caratteristiche dello slasher. L'assassino è motivato da un trauma passato, che lo ricordi o meno, e che viene "triggerato" da qualcosa? Sì. Ci sono scene di inseguimenti e omicidi, magari anche un po' legati alla sfera sessuale, che titillino la natura voyeuristica dello spettatore? Direi di sì. L'assassino usa lame, stalkera le vittime, che sono più di una? Di nuovo, sì. C'è una final girl? Ma non ve lo dirò mai, se ancora non avete guardato Tenebre o se, come me, lo avevate visto una volta vent'anni fa e ricordavate solo Eva Robin's sulla spiaggia, sconvolti dal fatto che una personalità televisiva percepita allora come un po' "trash" avesse partecipato a un thriller-horror. Se l'ho dimenticato è perché, almeno a parer mio, Tenebre non è una delle opere migliori di Dario Argento, di cui preferisco altri film, almeno a livello di trama. Lasciando perdere il twist, sul quale si potrebbero fare le pulci per ore relativamente a tempistiche e spostamenti vari, Tenebre è l'espressione cinematografica con cui Argento ha cercato di esorcizzare il terrore provocatogli dalle minacce di un vero stalker, oltre a ricusare con cupa ironia le accuse di misoginia che gli aveva fatto piovere addosso la critica, e ripete ossessivamente sequenze in cui una mano sconosciuta massacra donne prive di legami tra loro. Il whodunnit entra in campo a metà film, quando finalmente il protagonista decide di indagare, invece di aspettare passivo come se la cosa non lo riguardasse (il killer sta seguendo la trama del tuo libro, insomma!!), ma in quel momento i personaggi rimasti sono un po' pochini per poter venire sviati, e Argento, anche sceneggiatore, ricorre a mezzucci scorretti per instillare dubbi (un esempio su tutti, la telefonata tra Anne e Jane, anche se, in generale, il personaggio della ex di Peter per me è forzato in generale). Altra cosa che rallenta, sempre a mio avviso, il ritmo del film, è una generale impressione di "spaesamento" che sembra affliggere tutti i protagonisti, spesso persi in silenziose riflessioni o sogni ad occhi aperti; d'altra parte, questo isolamento, anche fisico (il regista ha dichiarato che Tenebre è ambientato in un futuro prossimo in cui la popolazione è diminuita), prelude a una maggiore angoscia nell'attesa che l'assassino colpisca e contribuisce alla bellezza degli omicidi presenti nel film.
Dal punto di vista della messa in scena, infatti, ho trovato Tenebre un'ottima espressione della creatività e della cura che Argento metteva, decenni fa, nella regia dei suoi film. Intanto, Tenebre ha una fotografia nitidissima e molto luminosa; la maggior parte dei delitti avviene alla luce del giorno e, anche quando avvengono in interni oppure di notte, non ci sono quasi ombre e le immagini sono chiare e dettagliate. Le sequenze che mi hanno colpita maggiormente sono l'omicidio di John Saxon, girato nella piazza assolata del Centro commerciale Le Terrazze di Roma, mentre attorno all'attore si svolgono almeno tre micro-storie di ordinaria vita quotidiana, e l'incredibile panoarmica realizzata con la camera crane che precede l'omicidio di Tilde e della sua compagna. Questa, in particolare, potrebbe essere una di quelle sequenze in grado di respingere uno spettatore ai nostri giorni, perché "è lunga e non succede nulla"; in realtà, è un modo per rappresentare la falsa sicurezza instillata da un condominio o da una casa, dà l'impressione che il killer, come una presenza sovrannaturale che tutto vede, cerchi meticolosamente un punto debole da cui penetrare nella vita delle sue vittime, fa crollare ogni illusoria certezza. E' notevole anche la sequenza del dobermann (probabilmente l'origine di tutte le false credenze su questa povera razza di cani), incalzante e ansiogena, e ho apprezzato molto anche le architetture di un paio di appartamenti, sempre zeppi di vetri e finestrone come piace ad Argento, e alcuni complementi di arredo utili solo per fungere da arma impropria, come quello che impala il killer sul finale. Per quanto riguarda la colonna sonora, a 15 anni mi sono ascoltata in loop, per mesi, il tema portante di Tenebre, con quel "paura" campionato e distorto che si ripete a ritmo di musica, quindi ho avuto una botta di nostalgia terribile, riguardando il film, adorando ogni singolo momento in cui viene utilizzato il brano. In definitiva, non so ancora se ho azzeccato il tema di oggi, con Tenebre, ma sono comunque contenta di averlo rivisto, perché con tutti i suoi difetti è ancora una valida espressione dell'abilità ormai perduta di Dario Argento.
Del regista e sceneggiatore Dario Argento ho già parlato QUI. John Saxon (Bullmer) e Daria Nicolodi (Anne) li trovate invece ai rispettivi link.
Giuliano Gemma interpreta il Capitano Germani. Nato a Roma, lo ricordo per film come Il gattopardo, Angelica, La meravigliosa Angelica, Una pistola per Ringo, Anche gli angeli mangiano fagioli, Il deserto dei tartari e Tex e il signore degli abissi. E' morto nel 2013.
Veronica Lario, che interpreta Jane McKerrow, sarebbe diventata nel 1990 la seconda moglie di Berlusconi; altra persona diventata molto famosa negli anni '90 è Eva Robin's (la quale all'epoca dava "scandalo" in quanto nata uomo), che qui interpreta la ragazza sulla spiaggia, presente nei ricordi dell'assassino. Se Tenebre vi fosse piaciuto recuperate Profondo Rosso, L'uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio. ENJOY!
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