Il tema della Nuovi Incubi Halloween Challenge oggi era "Hagsploitation", così ho scelto il fim Una notte per morire (Fanatic), diretto nel 1965 dal regista Silvio Narizzano.
Trama: dopo la morte del fidanzato, Patricia decide di andarne a trovare l'anziana madre, senza sapere che sarà l'inizio di un incubo...
Se non sapete cos'è l'hagsploitation, lasciatemi spendere un paio di righe per un breve "momento Wikipedia". Il termine è l'unione delle parole "hag", che sta per strega ma vale anche come dispregiativo per una donna anziana, ed "exploitation", che viene utilizzato per quei film di serie B dove la fanno da padrone sesso, violenza, gore e follia. L'hagsploitation è un genere diventato popolare negli anni '60 e '70, le cui protagoniste erano appunto vecchie folli dalle caratteristiche grottesche, spesso mosse da odio o vendetta verso altre donne (uno dei massimi esempi di questo filone cinematografico è Che fine ha fatto Baby Jane?, che vi consiglio di vedere se ancora vi mancasse all'appello). L'hagsploitation, proprio per la sua natura, è spesso l'ultima spiaggia di dive cinematografiche dalla carriera in declino, le quali non potevano più sperare di competere con le loro colleghe più giovani e affascinanti, né di trovare ruoli interessanti che ne valorizzassero la maturità. Ciò vale anche per Tallulah Bankhead, poco più che sessantenne all'epoca delle riprese di Una notte per morire, ma segnata da una vita di eccessi e dalla fama di essere una "poco di buono" dallo smodato appetito sessuale; cosa ironica, quest'ultima, in quanto la Bankhead qui interpreta una fanatica religiosa totalmente devota al figlio defunto e pronta a torturare, psicologicamente e fisicamente, l'ormai ex fidanzata, rea di non volere rimanere per sempre incatenata al ricordo dell'uomo. E l'ironia, benché amara e quasi sempre a spese della Bankhead, abbonda in Una notte per morire. Mrs. Trefoile ha un passato da attrice disnibita e, in una delle sequenze, viene mostrato un luogo sotterraneo tappezzato dalle vere foto di una giovane e splendida Tallulah Bankhead, furibonda che la produzione le avesse usate senza il suo permesso; il titolo americano del film invece, Die! Die! My Darling! si riferisce ad una frase che l'attrice è stata costretta a ridoppiare a causa di problemi di sonoro, mettendoci ore in quanto obnubilata dall'alcol e dalle droghe (e ovviamente i distributori ci sono andati a nozze, cavalcando lo scandalo). Insomma, Una notte per morire è un film che, appunto, ha letteralmente sfruttato un'attrice ormai considerata "hag", la quale, ammalatasi proprio all'inizio delle riprese, ha scelto di ridurre il proprio compenso, pur di partecipare. E la sua volontà si vede. L'interpretazione di Tallulah Bankhead, dignitosa nella sua follia religiosa ed imprevedibile negli sbalzi di umore che la rendono prima un'elegante nobildonna e poi una gelida suocera pronta a compiere le peggio nefandezze, è infatti la cosa migliore del film, che pure non è privo di altri elementi interessanti.
In primis, di Una notte per morire colpiscono i dialoghi (scritti da Richard Matheson), i botta e risposta tra Mrs. Trefoil e Patricia, che anche prima di sprofondare nell'odio reciproco rispecchiano lo scontro generazionale tra una gioventù libera, disnibita e un po' frivola, e la rigida austerità sentimental-sessuale di chi ha scelto di rinnegare ogni vizio per risultare rispettabile agli occhi della società. L'interazione iniziale tra Tallulah Bankhead e Stefanie Powers strappa parecchi sorrisi, anche in virtù del piglio sbarazzino e scoglionato della seconda, e funge da ottimo contrasto con la seconda parte del film, più tesa, allucinata e persino "intima", come dimostra l'elegante sequenza che svela tutta la fragilità di Mrs. Trefoile e la sua fatica nel mantenere uno stile di vita retto quando il dolore diventa soverchiante. Un altro aspetto che ho apprezzato molto è la gestione dei colori. Una notte per morire viene introdotto da titoli di testa all'interno dei quali un gatto insegue un topo; sembrerebbe quasi la versione live action di Tom & Jerry, non fosse che le immagini dei due animali sono immerse in un verde malato, la stessa sfumatura che si ripropone, assieme ad altre tinte surreali, man mano che la situazione precipita e Mrs. Trefoile fatica a mantenere il controllo, cercando rifugio nel misterioso sotterraneo che si rivela in tutta la sua "gloria" proprio sul finale. Gli altri elementi del film, invece, non hanno retto molto l'usura del tempo. La regia di Narizzano non è particolarmente entusiasmante e i personaggi di contorno, interpretati da attori che avrebbero fatto carriera negli anni seguenti, scompaiono davanti all'enorme carisma della Bankhead. A proposito di attori carismatici che sarebbero diventati famosi di lì a breve, è interessante vedere all'opera un giovanissimo Donald Sutherland, costretto a vestire i panni del servo ritardato. Questa è una piccola chicca per i fan dell'attore, ma in generale Una notte per morire è un film in grado di offrire un'ora e mezza di divertimento e ansia a tutti gli spettatori che sono stufi dei thriller moderni e vogliono tuffarsi nel vintage, quindi ve lo consiglio. Lo trovate su quella preziosissima miniera di film gratuiti che è Tubi, se avete una VPN, oppure a noleggio su Prime Video.
Di Peter Vaughan (Harry) e Donald Sutherland (Joseph) ho già parlato ai rispettivi link.
Silvio Narizzano è il regista della pellicola. Canadese, ha diretto film come Georgy svegliati! e Choices. Anche produttore e sceneggiatore, è morto nel 2011.
Tallulah Bankhead interpreta Mrs. Trefoile. Americana, ha partecipato a film come I prigionieri dell'oceano, Scandalo a corte e a serie come Batman. E' morta nel 1968.
Stefanie Powers (vero nome Stefania Zofia Federkiewicz) interpreta Patricia Carroll. Americana, celebre per il ruolo di Jennifer Hart nel telefilm Cuore e batticuore, ha partecipato a film come Operazione terrore, Herbie il maggiolino sempre più matto e ad altre serie quali L'uomo da sei milioni di dollari e La donna bionica. Anche produttrice e sceneggiatrice, ha 73 anni.
Maurice Kaufmann, che interpreta Alan Glentower, era nel cast de L'abominevole Dr. Phibes mentre Yootha Joyce, che interpreta Anna, sarebbe diventata la Mildred delle sit-com Un uomo in casa e George e Mildred. ENJOY!
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