venerdì 7 giugno 2019

Lupin III: Goodbye Partner (2019)

Dopo la fine della bella serie ambientata in Francia, Lupin è tornato alla ribalta! Nell'attesa di recuperare Mine Fujiko no Uso, diretto da San Koike e uscito il 31 maggio di quest'anno, ho guardato Lupin III: Goodbye Partner (ルパン三世 グッバイ・パートナー), special TV diretto dal regista Jun Kawagoe.


Trama: Lupin viene sfidato a rubare un diamante nero, il cosiddetto Time Crystal. Una volta portato a termine il furto, inaspettatamente Jigen tradisce l'amico di sempre e consegna il diamante al miliardario Roy Forest, lasciando Lupin e Goemon ad interrogarsi sul perché di un simile voltafaccia.


Potevo non impegnarmi nel recupero di uno Special TV intitolato Goodbye Partner e imperniato sul tradimento di Jigen? Non è uno spoiler se vi dico che, alla fine, tutto si risolverà a tarallucci e vino (succede sempre, lo sapete), però è interessante capire perché l'adorato, integerrimo pistolero abbia deciso di tradire, almeno temporaneamente, l'amico di sempre. E qui casca l'asino, perché, se la gossip girl/fangirl che è in me frigge all'idea di un'implicazione interessante che non vi starò a dire, il resto del film TV è invece un po' deludente, pasticciatusso e confusionario fin dall'inizio. Le prime sequenze, infatti, vedono un cambio di ambientazione praticamente continuo (e, se posso dire, inutile): Singapore, Las Vegas, la Parigi dell'800, Londra, di nuovo l'America, il tutto solo per riuscire ad introdurre personaggi vecchi e nuovi prima che la vicenda entri nel vivo e i loro destini si intreccino conferendo alla trama una parvenza di stabilità. Purtroppo, l'intero special TV si sfilaccia nuovamente in un prefinale lunghissimo a base di esplosioni e numeri musicali protratti all'infinito, a seguito della presa di coscienza di un'AI che, fino a quel momento, era poco più di un nome e poi riesce ad assurgere al ruolo di comprimaria, quasi una majokko, per inciso. Insomma, diciamo che di ciò che interessava a me, ovvero le implicazioni legate al titolo Goodbye Partner, rimane pochissimo, giusto una decina di minuti scarsi se va bene, il che è molto triste se si pensa al valido approfondimento psicologico dell'ultima serie di Lupin.

Questa è sempre Fujiko, eh. Ma dai...
Anche a livello di disegni e animazioni questo nuovo speciale è poca cosa. La regia è stata affidata a Jun Kawagoe, tuttavia a differenza dell'altro film da lui diretto, Un diamante è per sempre, che spiccava per la "regolarità" delle animazioni e per la bellezza degli sfondi, stavolta si sente odore di roba fatta un po' a ca**o de cane; in particolare, Fujiko cambia aspetto in almeno tre occasioni, tanto che a un certo punto, con quel nuovo taglio di capelli, non sembra più nemmeno lei, mentre in alcune sequenze Goemon sembra un vecchio e, più in generale, le proporzioni anatomiche dei vari personaggi mi hanno dato spesso da ridire. Un tocco di "modernità" è offerto dalle mise dei nostri. L'abito di Jigen stavolta ha lo stesso colore utilizzato nei film di Koike mentre la camicia è viola come nelle ultime due serie, invece Lupin è tornato alla giacca rossa, tipica della maggior parte degli special TV, anche se a un certo punto l'abbandona per indossarne una inedita e nera. Se considerate che sono arrivata a parlare di giacche in un post che avrebbe dovuto essere la celebrazione di un film incentrato su Jigen, capirete la portata della delusione; Goodbye Partner è uno special TV che avrebbe avuto un potenziale infinito, all'interno del quale due personaggi chiave non si confrontano se non per un brevissimo scambio di "regali" e dove la rivalità sempre presente all'interno dell'amicizia fraterna tra Jigen e Lupin viene sviluppata nell'accenno di una scaramuccia che viene lasciata cadere come se nulla fosse. Insomma, non si fa. Takeshi Koike, pensaci tu!!


Del regista Jun Kawagoe ho già parlato QUI.


Se vi interessasse approfondire l'argomento Lupin, ampiamente trattato sul Bollalmanacco, non avete che da cliccare QUI.

13 commenti:

  1. Ho visto pochi film di Lupin perché li ho sempre trovati poco coinvolgenti, mentre avevo adorato alla follia la prima serie che venne trasmessa su qualche privata negli anni 80, quella con la sigla "Planet O": era di una violenza mai vista prima e piena di scene action fatte come si deve. Delusione crescente invece con le serie successive, e relative sigle sceme

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fujiko Mine to iou onna ha delle atmosfere molto simili alla prima serie, così come tutti i film di Takeshi Koike. Fossi in te, almeno quelli, li recupererei!

      Elimina
    2. E parlando di Jigen... non era meglio la voce profonda che gli dava Germano Longo nella prima serie, piuttosto che la voce caricaturale di Sandro Pellegrini che lo ha doppiato in seguito fino alla sua scomparsa?

      Elimina
    3. Io ormai li guardo solo in giapponese, per fortuna o purtroppo non posso dare giudizi, so solo che la serie ambientata in Italia mi ha uccisa anche solo per le voci modificate ç_ç

      Elimina
  2. Peccato che sia un pasticcio... Le storie di Lupin che ci scorrazzano in giro per il mondo le amo, anche se in effetti è difficile saperle gestire.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo non è coerente come trama, al solito. Sfilacciato è dir poco.

      Elimina
  3. Fujiko e Goemon sono stati sostituiti da cosplayer arrivati terzi in classifica, non si spiega altrimenti, in particolare Fujiko che dopo 3 serie e i film di Koike cambia completamente, forse è più vicina ai canoni estetici asiatici in questo modo ma è un cambio notevole, avranno anche cambiato idea in corsa. A parte l'aspetto estetico dei due, le loro voci e battute mi sono sembrate fedeli ai personaggi. Mi aspettavo un motivo valido per la giacca nera (che era anche nel film di Koike sul samurai ed era meglio anche solo l'abbinamento) invece è tutto capitato così per caso. Molte idee sono state riprese da altri film o episodi e non sono semplici citazioni, solo scopiazzati senza originalità, in questo film c'è pochissimo di nuovo. Le animazioni non sono sempre sufficienti (quelle terribili mani in cg!), bene le musiche ma poi la storia è deludente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che dire, concordo con tutto quello che hai scritto!!

      Elimina
  4. Ma dove si colloca questo special/movie?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In che senso? Temporalmente parlando non saprei, probabilmente tra la penultima e ultima serie ma non è detto.

      Elimina
  5. Toglietemi una curiosità,se l'avete capita... Ma la ragazzina è la figlia di Jigen???

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, bella domanda. Gli sceneggiatori hanno giustamente lasciato il dubbio.

      Elimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...