domenica 6 maggio 2012

Hunger Games (2012)

Appunto mentale: mai andare al cinema la domenica pomeriggio. Innanzitutto, è zeppo di bambini con genitori incoscienti che li portano a vedere film simili, seconda cosa perché è l'equivalente di una pennichella pomeridiana, da cui esci ancora più distrutto. Detto questo, oggi sono appunto andata a vedere Hunger Games (The Hunger Games) di Gary Ross, preparata a vedere una roba ben peggiore di quanto in effetti non sia stato.


Trama: in un futuro non troppo distante, i membri di quella che sembrerebbe una dittatura selezionano annualmente dodici ragazzi e dodici ragazze per farli combattere fino alla morte nei cosiddetti Hunger Games. Katniss, una dei ragazzi selezionati, dovrà cercare di sopravvivere per tornare a casa dalla sorella, alla quale si è sostituita offrendosi volontaria...

Maria De Filippi e un membro qualsiasi del cast di Amici...
 Hunger Games può dividersi tranquillamente in due parti: quella che precede i giochi e gli Hunger Games stessi. La prima parte è sicuramente la migliore, perché introduce l'universo assurdo in cui vivono i personaggi, un mondo, peraltro, non dissimile da quello descritto in mille altre distopie come 1984 e financo nei miti della Grecia antica: potere nelle mani di pochi riccastri che costringono il resto della popolazione alla povertà, tenendoli sotto controllo e rendendoli idioti e impotenti grazie a dei "giochi" che, in fin dei conti, non sono altro che un tributo e una punizione per una ribellione passata. E' interessante comprendere i meccanismi che governano le interazioni tra i personaggi (i due "concorrenti" Katniss e Peeta in primis), le famiglie, i cosiddetti "mentori" che dovranno guidare i contendenti, tutto il kitschissimo entourage che introduce questi poveri paesanotti alle meraviglie della città, della fama, della gloria e ai pericoli del gioco mortale; è una goduria vedere i completini inguardabili indossati da Elizabeth Banks, la parrucca blu dell'incredibile Stanley Tucci, la barba effetto fiammante del fighissimo Wes Bentley, l'ombretto oVo di quell'altro bonazzo di Lenny Kravitz e, soprattutto, percepire il potenziale bastardo e fascista dell'inquietante Presidente interpretato dal grande vecchio Donald Sutherland. Tutto molto bello, sì... peccato che poi comincino gli Hunger Games che danno il titolo al film e che, paradossalmente, sono la parte più debole della pellicola.

Qui sta dicendo addio a Lenny Kravitz. Sarei molto triste anche io.
 Intanto, diciamo subito che chi si è guardato Battle Royale potrebbe anche evitare di comprare un biglietto per Hunger Games perché il ricordo della pellicola nipponica rischierebbe di sottoporre lo spettatore ad un costante ed impari confronto. Ma poi, ragazzi, che survival game sarebbe questo? A parte che la furbizia imporrebbe degli allenamenti pregressi ai giovinetti (dico, tutti gli anni organizzano i giochi e al vostro paese non siete buoni a fortificarvi un po' in previsione del fatto che potrebbero sorteggiarvi? Allora ve la cercate...), oltre la mattanza iniziale e qualche imprevisto messo in mezzo dai realizzatori del gioco i personaggi coinvolti sono sconcertanti: ho capito che la protagonista "dovrebbe" mantenere un'aura di positività, bontà e purezza che la farà probabilmente diventare la chiave di una rivolta contenuta nei prossimi episodi, ma questo è davvero troppo. In un gioco in cui tutti devono uccidersi a vicenda e che consente un solo vincitore (tranne alcuni casi in cui venga deciso altrimenti: ma ci arriviamo!), una fa la santa che uccide solo se necessario, altri cinque fanno branco inutilmente, tanto poi vi toccherà ammazzarvi tra voi, no?, un'altra elegge la protagonista a sorella maggiore sperando che la protegga, un'altra si trova davanti l'avversaria e decide di passare oltre lasciandola in vita. Bambini, quale parte del regolamento non avete capito? E questo solo per la parte "edulcoriamo un po' la violenza".

Voto 11 alla parrucca blu di Stanley
Per la parte "deus ex machina", invece, l'elenco dei modi in cui la protagonista viene aiutata va dal sottilmente astuto all'incredibilmente paraculo, dove il primo risiede in toto nel personaggio di Woody Harrelson che, in quanto mentore, deve cercare di convincere gli sponsor esterni ad aiutare la fanciulla in difficoltà, mentre il secondo consiste, direttamente, nel cambiare le regole dei Games per almeno due volte. Senza contare, ovviamente, gente che riscopre un'umanità alla vista della Ragazza di Fuoco, folli assassini che chissà perché tentennano giusto alla fine, bacche velenose messe ad hoc per creare il colpo di scena finale, calabroni che a volte sono mortali altre volte no, gente che s'innamora all'improvviso, etc. etc. Comunque, se non volete esser troppo pignoli diciamo che Hunger Games ha il pregio di far passare molto rapidamente le oltre due ore di durata e anche di invogliare ad acquistare i libri di Suzanne Collins da cui è tratto. Se, invece, pezzi grossi già citati a parte, cercate un minimo di bravura attoriale o di suspance con colpi di scena a non finire, evitate pure: la vicenda è "telefonata" fin dall'inizio e i giovani attori coinvolti, Jennifer Lawrence a parte che va benissimo per il ruolo un po' di rozza campagnola che diventa Cenerentola, hanno la verve di un mucchio di blocchi di tufo in forma umana, soprattutto Josh Hutcherson, sfigatissimo coprotagonista a cui va la palma d'oro del trash per il coraggio con cui gli sceneggiatori lo fanno cammuffare da sasso in un fiume: vedere per credere!!

Ma il primo premio se l'aggiudica senza dubbio la barba (vera!!) di Wes
 Di Stanley Tucci (Caesar Flickerman), Wes Bentley (Seneca Crane), Elizabeth Banks (Effie Trinket), Woody Harrelson (Haymitch Abernathy), Toby Jones (Claudius Templesmith), Donald Sutherland (Presidente Snow) ho già parlato nei rispettivi link.

Gary Ross è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come il carinissimo Pleasantville e Seabiscuit - Un mito senza tempo. Anche sceneggiatore, produttore e attore, ha 56 anni e un film in uscita.


Jennifer Lawrence interpreta Katniss. Americana, la ricordo innanzitutto per aver interpretato Mystica in X - Men: l'inizio (ruolo in cui dovrebbe tornare nel prossimo sequel in cantiere), inoltre ha partecipato a film come Mr. Beaver e serie come Monk, Cold Case e Medium. Ha 22 anni e cinque film di prossima uscita, tra cui il seguito di Hunger Games, Catching Fire.


Oltre alla presenza di Lenny Kravitz nei panni dello stilista Cinna, segnalo quella di Isabelle Fuhrman, ovvero la Esther di Orphan, in quelli della cattivissima mocciosa Clove. Rimanendo sempre in tema di attori, per il ruolo di Katniss si era pensato a Chloe Moretz, Hailee Steinfeld, Saoirse Ronan ed Emily Browning.  Essendo Hunger Games la prima parte di una trilogia, il prossimo anno dovrebbe uscire la seconda parte, dal titolo Catching Fire, diretto non più da Gary Ross ma dal regista di Constantine e Io sono leggenda, Francis Lawrence. Dovrebbero poi uscire The Hunger Games 3 e 4 (ultimo film diviso in due parti? Va tanto di moda...!). Se il film vi fosse piaciuto, infine, vi consiglio di cercare e guardare Battle Royale. ENJOY!!

22 commenti:

  1. ecco, io venero incondizionatamente Battle Royale...non ho neanche il piacere della sorpresa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se veneri incondizionatamente non andare a vedere Hunger Games o farai una strage in sala! XD
      Io per fortuna l'ho visto abbastanza tempo fa da non avere reazioni inconsulte.

      Elimina
  2. Sembra più interessante del previsto, proverò a guardarlo.
    Poveraccia la Banks ma come l'hanno ridotta!! :D

    RispondiElimina
  3. Come intrattenimento non è male, però non mi ha appassionata come un film simile avrebbe dovuto fare.
    Il makeup e gli abiti della Banks invece sono una cosa strepitosa, per quanto trash! XD

    RispondiElimina
  4. piaciuto parecchio e il romanzo è ancora meglio!
    in effetti per chi non l'ha letto, molte cose credo non siano spiegate molto. la scena in cui peeta si camuffa nel fiume ad esempio è perché è ferito e non può più muoversi, quindi l'unica cosa che gli resta da fare è mimetizzarsi.
    il paragone con battle royale poi è assolutamente limitativo, visto che la prima splendida parte di hunger games ad esempio non ha nulla a che fare con br.
    e poi anche in br i due protagonisti principali uccidono solo se costretti, anche perché in entrambe le storie il vero nemico non sono certo gli altri ragazzini...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I libri non li ho letti ma sicuramente comprerò almeno il primo, perché mi ha incuriosita.
      Peeta, poveraccio, sicuramente non poteva muoversi, ma un make up così non te lo fa nemmeno Savini nelle migliori condizioni, figuriamoci un ragazzetto ferito in mezzo al fiume, dai! XD
      Quanto al confronto con Battle Royale, sono d'accordo quando dici che la prima parte di Hunger Games non ha nulla a che fare, infatti è quella riuscita meglio; purtroppo però nella parte "portante" del film il confronto è inevitabile e Hunger Games non regge, risultando un film per teenager anche troppo prevedibile.
      Peccato!

      Elimina
    2. Sono talmente stufo di leggere a destra e a sinistra questo confronto con Battle Royal che mi sento indotto a dire la mia. Primo, niente di quanto emerge dal Giappone dal 1945 in avanti (anno dell'occupazione americana, e della colonizzazione culturale conseguente) può avere minimamente connotati di "originalità"; questo vale per tutto, manga inclusi. Il massimo che si può dire è che tanto BR quanto HG attingono alle stesse fonti, anche quelle - stavolta correttamente - più volte citate (il mito del Minotauro a Creta, i gladiatori dell'antica Roma, eccetera). Va anche detto che negli anni '90 di reality ancora non si parlava: essendo il tema di HG una distopia basata sulle estreme conseguenze a cui condurrà la società del Grande Fratello, ecco un argomento circa il quale a BR si può applicare il proverbiale "ma che c'azzecca?!?".
      Sistemati i giapponesi come loro conviene, emerge il classico contrasto tra il libro (analitico) e il film (sintetico), legato alla natura dei due media. In alcuni casi a giovarne è il primo (svolgimento degli HG propriamente detti), in altri il secondo (parte pregressa). Volendo dare un giudizio sul film, poteva andare decisamente peggio, anche se personalmente avrei preferito l'intrigante Saorsie Ronan al posto della - per me sopravvalutata - Jennifer Lawrence, che ogni tanto fa un po' Barbie... just two cents of my opinion, come dicono Oltroceano! Buoni HG a tutti, e possa la fortuna essere sempre con voi...

      Elimina
    3. Il confronto tra Hunger Games e Battle Royale nasce, almeno per me, essenzialmente dalle atmosfere "sadiche" dell'adolescente che uccide adolescente. Mentre in BR la carica eversiva di questa idea (non originale come il 90% delle produzioni nipponiche, come ben hai detto tu) riusciva a creare un'atmosfera malata e a piazzare un bel pugno nello stomaco dello spettatore, in HG questa sensazione spiazzante non c'è, sembra di vedere una rappresentazione troppo patinata di una cosa becera e primordiale.
      Comunque, mentre BR non mi ha invogliata a leggere libro o manga, con HG è successo proprio il contrario, perché volevo capire il perché di tutto questo successo tra giovani lettori e scafati scrittori (persino King si è levato il cappello!!), quindi sospendo il giudizio sull'opera cartacea, ovviamente.
      Per quanto riguarda il film in sé, anche io avrei preferito Saoirse alla Lawrence, a tratti un po' spenta e troppo simile alla peggior Emily Perkins!

      Elimina
    4. Bè, direi che siamo d'accordo, almeno nella sostanza. E' vero che il punto debole del film è proprio nel coinvolgimento decisamente troppo di facciata di Katniss & co., dal momento in cui scendono nell'arena, il che non aiuta molto ad esercitare quella sospensione dell'incredulità che è alla base della fruizione di questo tipo di film. Quanto al libro, devo dare ragione al "Re" (che non per nulla è uno dei miei scrittori preferiti), una volta che si comincia a leggere si fa fatica a smettere, anche se ingenuità nel plot si ravvisano, quinci e quivi... se la Rowling con H.P. ci ha messo almeno un po' di talento autentico e la Meyer ha sparso in giro nient'altro che spazzatura adolescenziale, la Collins si piazza tra le due, ma sensibilmente più vicina alla Rowling. Sempre come dicono laggiù, it's worth a try...
      Ciao, grazie per aver risposto al mio commento, e buona prosecuzione con il blog!

      Elimina
    5. Grazie a te per il commento, fa sempre piacere un confronto!
      Ho cominciato a leggere il primo libro proprio in questi giorni e mi pare che, trama a parte magari un po' ingenua, la Collins ci sappia fare... sicuramente più della Meyers, ma ci vuol poco! :P

      Elimina
    6. Libro, sì... mi ero dimenticato di scrivere che l'uso continuo del presente e la scrittura in prima persona servono a conferire alla narrazione quella personalità che al film a tratti manca. Poi il fatto che l'autrice sia una donna non guasta (non ce lo vedo un maschietto a rendere appieno il furore adolescenziale di una 16enne dotatissima ma che la vita ha relegato immeritatamente tra gli sfigati come Katniss...). Per concludere, ne ho approfittato per farmi un giro sul blog: complimenti, sei bravissima! Può farti piacere sapere che ti arrivano da uno che anagraficamente potrebbe essere tuo papà (non ho trovato notizie anagrafiche su di te, ma un'idea me la sono comunque fatta... quanto a me, ho l'età di Peter Jackson, quindi ci siamo capiti!).

      Elimina
    7. Vero quel che dici però, se non ricordo male, anche Twilight era scritto in prima persona... quindi bisogna che sia un personaggio interessante e cazzuto a mettere su carta le sue impressioni XD
      Per fortuna, la narrazione di Katniss mi sta coinvolgendo parecchio e, finalmente, ho capito che interpretazione aveva dato la ragazza al gesto di Peeta (cosa che nel film è resa davvero malissimo...).
      Grazie dei complimenti allora, ancora più se vengono da chi è più "grande" di me ^__^
      Quando vorrai ripassare e commentare sarai sempre il benvenuto!

      Elimina
  5. Non lo guarderei neanche sotto tortura...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mah, un'occhiata disimpegnata la darei, magari senza andare al cinema a spenderci dei soldi, ecco.
      Come intrattenimento è valido.

      Elimina
  6. Un'acchiappatutto quindi, dai bambini ai cinefili. Se Bolla è di questo avviso ne terrò conto in futuro (Sky), ma spero non ci sia il rompimento di maroni da Twilight, altrimenti sono pronto a cancellare questo ed altri commenti lasciati in giro, rinnegherò me stesso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, niente rompimento di maroni da Twilight, I swear. L'elemento "romantico" c'è ma, per una volta, è stranamente coerente e funzionale alla trama, inoltre non è preponderante.
      E il mio senso di Ragno contro i bimbiminkia non ha pizzicato nemmeno una volta!

      Elimina
  7. OK, allora:
    1) Minchia che palle
    2) Madonna santa quanto è fatto male
    3) Se la sceneggiatura è fedele al libro, oh santa miseria abbiamo trovato la sorella perduta di Stephanie Meyer in fatto di trovate e "colpi di scena"
    4) Quella non è una barba, è un abominio
    5) Se la Banks è Maria de Filippi, per Stanely Tucci si sono ispirati a Carlo Conti :D :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahhahah allora, ti replico punto per punto :P

      1) Effettivamente, l'Hunger Game in sé non è proprio entusiasmante, eh.
      2) Con tutte le ciofeche che guardo ho visto molto di peggio, sono sincera!
      3) Questo non te lo so dire. Leggo il libro e ti informo, ma effettivamente non c'è una cosa che non sia telefonata XD
      4) Non ci posso fare niente, troverei sexy quell'uomo anche travestito da Grande Puffo :P
      5) Indubbiamente sì, anche quanto a paraculaggine XD

      Elimina
  8. Faccio prima a riguardarmi il live action di Battle Royale?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono due cose comunque diverse, ma ovviamente Battle Royale è due spanne sopra.

      Elimina
  9. battle royale c'era anche Kitano no?
    No,ma questi film sulle dittature future,poi han sempre la morale spicciola di quanto sia figa la nostra "democrazia",io invece sarei un ottimo delatore per lo stato.Come moltissimi italiani eh!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Yess, era quello con "Beat" Takeshi.
      Mah, a dire il vero in Hunger Games, sacrificio umano a parte, i governanti mi sembrano idioti quanto i nostri: spettacolarizzazione, ricerca costante degli sponsor, sentimenti a buon mercato, storie edificanti per far star buono il pubblico... oh, che diamine, sembra proprio il mondo dove stiamo vivendo noi!

      Elimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...