domenica 8 gennaio 2017

Il GGG - Il grande gigante gentile (2016)

Mio malgrado, il 2017 cinematografico si è aperto con una delle più grandi sòle viste in vita mia. Sto purtroppo parlando di Il GGG - Il grande gigante gentile (The BFG), diretto nel 2016 da Steven Spielberg e tratto tal racconto omonimo di Roald Dahl.


Trama: Sofia è un'orfanella che non riesce a dormire la notte. Proprio durante una delle sue crisi d'insonnia vede camminare per le strade di Londra un gigante il quale, per evitare che la piccola raccontari ciò che ha visto, la rapisce e la porta con sé nel Paese dei giganti. Dopo l'iniziale e comprensibile diffidenza, tra i due nasce una bella amicizia...


Dunque, a costo di risultare impopolare a me Il GGG non è proprio piaciuto. Siccome però non si può dire di nessun film in generale né di alcuna pellicola di Spielberg in particolare "è brutto" senza addurre spiegazioni plausibili, sopportatemi ancora un pochino e vi spiegherò perché il da me tanto atteso Il GGG si è rivelato una fetecchia tanto quanto la leggendaria caciotta. Iniziamo col dire che mi trovo in imbarazzo a spalare guano sul film, anche perché dietro c'è un lavoro tecnico impressionante. Alla veneranda età di 70 anni il buon Steven non smette mai di sperimentare ed imparare e i suoi fidati collaboratori non lo lasciano ovviamente da solo lavandosene le mani ma, piuttosto, cercano di creare attorno al grande regista un ambiente lavorativo il meno straniante e freddo possibile. Ecco che allora, in soccorso a Steven arrivano miracolose tecniche quali la Simulcam, già utilizzata da James Cameron in Avatar, che consente al regista di veder scorrere nei monitor della telecamera sequenze già girate in precedenza così da poter coordinare l'azione in tempo reale a quella "virtuale" senza diventare scemo con l'impersonale green screen; gli scenografi (e qui un plauso lo meritano Rick Carter e Robert Stromberg perché le scenografie de Il GGG sono splendide e non solo per quel che riguarda la casa-laboratorio del protagonista, probabilmente l'ambiente che mi è piaciuto di più, ma anche gli interni di Buckingham Palace e le strade di Londra sono bellissimi) hanno fatto un lavoro certosino per dare sia a Spielberg che agli attori materiale tangibile su cui lavorare e per consentire a Mark Rylance e alla piccola Ruby Barnhill di interagire al meglio, sfruttando dimensioni diverse, prospettive particolari e persino l'ausilio di telecamere fluttuanti che permettevano ai due di guardarsi negli occhi. Insomma, dietro a Il GGG c'è un lavoro di ingegno umano talmente grande che non si può dismettere il film come "brutto". Il GGG è un bellissimo film, tecnicamente ineccepibile, qualcosa che trascende l'immaginazione umana o, meglio, riesce a catturarla e riportarla su grande schermo, profondendosi in sequenze quasi oniriche (che meraviglia, ribadisco, l'antro del GGG con tutti quei sogni luminosi imprigionati nei barattoli) che farebbero invidia a Tim Burton, impreziosito da un'infinita e certosina cura per i dettagli e da una fotografia che addolcisce l'uso intensivo della CGI senza dare allo spettatore quell'effetto "posticcio" che è sempre dietro l'angolo. Insomma, Spielberg è e rimane uno dei più grandi registi viventi e nessuno potrà mai dire il contrario. Eppure, con tutto questo, Il GGG è un Gargantuesco Gonfiamento di Gonadi.


Stacco. Immaginate che io sia un essere deprecabile, una persona alla quale del lavoro certosino che sta dietro ad un film non freghi una beneamata, uno di quelli che dice "cos'è sta mer*a?" semplicemente perché durante la visione s'è fatto due palle così. Ecco, da questo punto di vista Il GGG diventa davvero una pellicola orrenda. Prima che partiate con invettive del tipo "E' Roald Dahl, il materiale di partenza non può cambiare più di tanto, vilipendio alla bandiera e pure a Spielberg, ecc. ecc.": a me Dahl piace, e molto. Ho adorato sia leggere cose come Matilda, La fabbrica di cioccolato, Le streghe che vedere i film che ne hanno tratto (non, non è vero. Quello di Burton non esiste), per quanto lo stile e i temi dello scrittore siano sempre stati un po' sciocchini ed infantili nonostante le generose dosi di humour nero che li caratterizzavano. Non ho effettivamente mai letto Il GGG e forse se lo avessi fatto mi sarei risparmiata un viaggio al cinema, chissà, ma giuro che non mi è MAI e dico MAI capitato di provare fastidio davanti a un film dopo appena cinque minuti. PROBABILMENTE è colpa del doppiaggio italiano ma il desiderio infinito di strozzare la piccola Sofia si è instillato in me violento e subitaneo, con quel suo presumin e il modo lagnoso di rivolgersi al GGG; allo stesso modo, al terzo "mia frullettina, frullarella, patasfralli" del Gigante alla bambina (e mi perdoni De Gregori) ho temuto che mi cogliesse un attacco di diabete fulminante. Poco prima che i due arrivassero all'albero dei sogni l'amico Toto, disperato quanto la sottoscritta, si è girato a dirmi "Ti vedo poco convinta, eh". No, Toto, lo ammetto pubblicamente: in quel momento mi hai ridestata da un abbiocco che mi aveva già trascinata nel mondo dei sogni e ti ringrazio perché dormire al cinema è una cosa che mi è capitata solo due volte, con Vidoq e con Capote, nemmeno La talpa mi aveva fatto quest'effetto. Ho provato a concentrarmi sui giganti malvagi, sperando che prima o poi si mangiassero Sofia e alterassero i connotati al GGG, ma niente, dei poveri sfigati pure loro, e il peggio è arrivato nel momento Vanzina, quello in cui Toto ha esclamato "Ma non oseranno far fare alla regina...?". Sì, hanno osato. Hanno osato, per poi affondare direttamente il coltello del "momento patetico" nel mio cuore già provato da cotanto scempio. E se non mi sono messa a piangere per il commovente dialogo finale tra Sofia e il GGG, io che piango persino davanti alla pubblicità delle Poste e che mi ero entusiasmata davanti a Le avventure di Tin Tin nonostante l'odio che provo da sempre per il personaggio di Hergé, è perché, davvero, di questi due personaggi non me ne poteva fregare di meno. Quando la bellezza della tecnica si scontra con la mancanza di sentimento, mi spiace ma vince quest'ultima: Il GGG è un film che sconsiglio e il diludendo è stato per me ancora più grande, perché aspettavo di vederlo da mesi.


Del regista Steven Spielberg ho già parlato QUI. Mark Rylance (GGG), Jemaine Clement (InghiottiCiccia), Rebecca Hall (Mary), Rafe Spall (Mr. Tibbs) e Bill Hader (Sangue-Succhia) li trovate invece ai rispettivi link.

Penelope Wilton interpreta la regina. Inglese, ha partecipato a film come Shaun of the Dead, Orgoglio e pregiudizio e a serie quali Doctor Who e Downton Abbey. Ha 71 anni e un film in uscita.


Pare che Spielberg avesse chiesto a Gene Wilder di fare un'apparizione nel film ma il grande attore ha giustamente rifiutato; inoltre, pare anche che un adattamento de Il GGG fosse in progetto da almeno vent'anni (e chi se non Robin Williams avrebbe potuto interpretare il gigante gentile?) mentre addirittura Spielberg avrebbe voluto dirigerlo sin dalla prima lettura del libro di Dahl. Esiste comunque un adattamento a cartoni animati della stessa storia, Il mio amico gigante, diretto nel 1989 da Brian Cosgrove, dal quale è stata tratta la sequenza in cui l'occhio di un gigante diventa il sole. Non avendolo mai visto non posso consigliarvene il recupero ma se Il GGG vi fosse piaciuto guardate E.T. - L'extraterrestre ed Eliott il drago invisibile. ENJOY!

23 commenti:

  1. Non mi aspettavo niente più di questo.
    E la voglia di saltarlo aumenta. :)

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    1. Conoscendoti probabilmente ti farà schifissimo. Eppure, visti tutti gli estimatori, non mi sento di incoraggiarti a saltarlo!

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  2. Noi GGG lo abbiamo saltato causa una coda in autostrada a fine anno, e siamo finiti per vedere Paterson di Jim Jarmush (un vero capolavoro, che consiglio vivamente). Niente di più diverso, e, pur amando molto il cinema di Spielberg (più quello da "adulti" a dire il vero), volevamo vederlo perché tratto da Dahl. Dopo averti letto, credo lo salteremo (magari in tv tra qualche anno), anche se, per ora al cinema non fanno una maledetta mazza ...

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    1. Paterson dalle mie parti non è arrivato, purtroppo. Come ho detto sopra, Il GGG è quando di più soggettivo esista al mondo: se amate spielberg e Dahl andate in fiducia!

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  3. Già con l'intenzione di saltarlo le tue parole mi han convinta definitivamente.

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  4. Come sai, non sono d'accordo. Ovviamente non cerco di convincere nessuno, mi limito però ad osservare che "Il GGG" è considerato (giustamente, a mio avviso) un capolavoro della letteratura per l'infanzia e il film di Spielberg gli è molto fedele. Certo, è un film (a differenza, ad esempio, dei cartoni della Pixar) che si rivolge specificatamente ai bambini e che non ha doppi livelli di lettura... è un film per bambini e basta. Però è fatto magnificamente bene, e Spielberg ha il merito di aver conservato anche le parti del libro meno "cinematografiche" (ad esempio le lunghe - ed esilaranti - scene all'interno del Palazzo Reale), che forse allentano un po' il ritmo ma rendono bene l'atmosfera e lo spirito del romanzo. In più, ci sono sequenze di straordinario impatto: la descrizione del sogno del ragazzo vista attraverso il gioco di ombre contro il muro è, al tempo stesso, una trovata geniale e un tenerissimo omaggio al cinema stesso.
    Sono stato sempre piuttosto severo con le ultime opere di Spielberg, ma questo secondo me è il suo miglior film dai tempi di "Prova a prendermi" e "Minority Report".

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    1. Eppure, Sauro, ti dico che parecchi bambini in sala manifestavano insofferenza se non peggio, con i genitori che cercvano di convincerli che il film era bello. Se una simile magia fallisce o c'è qualcosa che non va nel film oppure davvero non c'è più speranza per le nuove generazioni. Detto questo, ho appena comprato su Amazon il libro ed intendo leggerlo. Magari senza la mocciosetta insopportabile e il doppiaggio ammorbante riuscirò ad entusiasmarmi ancora una volta per Dahl!

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  5. Mi ha scartavetrato i maroni.
    Sei tutt'altro che impopolare (e te lo dicevo, io!) :)

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  6. Dopo aver letto il tuo accenno di giudizio negativo di qualche giorno fa avevo molta paura che non mi piacesse, invece ho deciso di vederlo lo stesso e mi è piaciuto molto, forse perché Sophie mi ricordava me stessa da piccola (ero un'insopportabile saccentina), ma più probabilmente perché da piccola ho amato il libro e il comparto visivo era splendido. Se no credo che il linguaggio del GGG mi avrebbe provocato qualche fastidio.

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    1. Sul comparto visivo non posso davvero dire nulla, pura ed unica magia spielberghiana. Per il resto, terribile. Magari se avessi amato anche io il libro da bambina avrei avuto un'opinione diversa, chissà!

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  7. Io vorrei vederlo,il Khal preme per skipparlo,che dici,me lo sparo da sola una mattina di febbre di queste?Forse è meglio ;)

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    1. Il Khal se lo guarda gli aumenta la febbrA a 45 gradi e lo perdiamo, guardalo da sola che è meglio!! XD

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  8. Io infatti ho subito pensato, stilisticamente sarà ineccepibile, ma ci sarà sotto una storia discreta? da quello che ho intuito no ed è quello che ha sbagliato il buon Steven, che in ogni caso rimane mito indiscusso ;)

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    1. Prima di darmi ragione però guardalo, magari invece ti piacerà! :)

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    2. Eh certo che lo vedrò, ma dubbioso lo ero già ;)

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  9. Il film mi è piaciuto, ma credo che forse la storia non valeva lo sforzo profuso. Forse prendere maggiori libertà rispetto al romanzo avrebbe giovato al film (che a parte il finale e poco altro è fedelissimo).

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  10. Non l'ho visto perchè è uscito in un periodo (per me) sbagliato.
    C'è troppa roba da vedere, ho preferito altro... E alla fine l'hanno tolto dal palinsesto :P

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    1. Potrei dirti che ti sei perso poco, comunque capisco la tua situazione :(

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  11. E dire che io sono ritornato bambino per due ore T.T

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