domenica 26 gennaio 2020

Lupin III: Prison of the Past (2019)

Cercando qui e là notizie su Lupin III - The First, in uscita il mese prossimo, ho scoperto che nel frattempo è uscito in Giappone un altro special TV dal titolo Lupin III: Prison of the Past (ルパン三世 プリズン オブ ザ パスト), diretto nel 2019 dal regista Hatsuki Tsuji.


Trama: Lupin e soci arrivano nel paese di Druente per liberare un famoso ladro da una prigione inespugnabile, così da potersi spartire tutti i tesori di costui. Segreti, spadaccini e guardie si mettono in mezzo...


Dopo una serie di special televisivi non bellissimi né memorabili, Prison of the Past è stata una boccata di aria fresca e la conferma che con la quinta serie forse il ladro gentiluomo ha imbroccato una via giusta, a metà tra l'ironico e l'avventuroso, con qualche incursione un po' più seria, meno sciocca e superficiale rispetto al passato. Soprattutto, ha imbroccato la giusta via del cameratismo, ché se dopo più di 50 anni assieme i personaggi non si ritrovassero a prendersi in giro o punzecchiarsi, il che vale non solo tra amici ma anche e soprattutto tra nemici, che gusto ci sarebbe? E così abbiamo il litigioso terzetto formato da Lupin, Jigen e Goemon in viaggio per raggiungere il regno immaginario di Druente, caratterizzato dalla presenza di una prigione inespugnabile che è l'incubo di ogni architetto, all'interno della quale c'è una vecchia conoscenza di Jigen (il quale, va detto, non ricorre all'ausilio di flashback per raccontare il passato comune, mannaggia), un ladro che ruba ai ricchi e da ai poveri oltre ad aiutare i suoi colleghi meno fortunati; alcuni di questi, un manipolo di sfighé della peggior specie, degni emuli dei compagni di Miss Dronjo, si coalizzano con la bella Fujiko per fare evadere, a loro volta, il ladro in questione, un po' per stima, un po' per spartirsi il malloppo nascosto negli anni dall'uomo. Poiché la vicenda è ambientata in un regno sconosciuto, non mancano magheggi reali e misteri legati a figli scomparsi, guardie che sanno ma non possono dire o leggende su presunti salvatori armati di spada ma, per una volta, sia i personaggi secondari sia la damsel in distress (non tanto in distress, stavolta!) sono simpatici, ben caratterizzati e, soprattutto, non rubano la scena ai protagonisti, anzi, mettono ulteriormente in luce le loro caratteristiche.


Vale lo stesso per Goro Yatagarasu, giovane assistente di Zenigata comparso nella quinta serie dell'anime, che torna anche in questo special come "occhio esterno" del fan (una versione molto più posata e razionale del Bartolomeo di One Piece, se vogliamo), colmo d'ammirazione per tutti quei vecchi leoni che lo circondano e lo affascinano, a prescindere che si tratti di "guardie" o ladri; grazie alla presenza del giovane Goro, l'evasione dalla prigione del pre-finale diventa ancora più epica e spassosa ma non mancano altri momenti in cui, finalmente, le animazioni non sono fatte a tirar via e regalano al cultore degli anime un po' più "action" sequenze decisamente pregevoli, come per esempio lo scontro finale tra la direttrice della prigione Lorenza e la spalla di Finnegan, ironico ma allo stesso tempo incalzante e ben diretto. D'altronde, alla regia c'è un vecchio leone dell'animazione nipponica, quell'Hatsuki Tsuji la cui carriera è strettamente legata alla leggenda di Lupin (è stato il capo animatore di moltissimi episodi della seconda serie, quella che a rivederla oggi è talmente lunga, discontinua e piena di tesori nascosti che non ci si crede) e, magari mi sbaglio, ma mi è parso che un po' dello spirito vivace ed avventuroso dell'epoca sia stato mantenuto in questo special TV anche grazie a una regia così esperta. Sicuramente la visione di Prison of The Past è stata un toccasana dopo la deludente esperienza col pubblicizzatissimo Lupin contro tutti, episodio speciale creato in occasione dei 50 anni del manga, andato in onda poche settimane fa su Italia 2 e terrificante sotto ogni punto di vista: continuity, character design, demenza, adattamento e doppiaggio italiano. Rabbrividiamo e incrociamo le dita per Lupin III: The First!

Hatsuki Tsuji è il regista della pellicola. Giapponese, ha diretto Yu-Gi-Oh! The Movie ed episodi dell'anime Yu-Gi-Oh!. Anche animatore (ha lavorato nella seconda serie di Lupin), ha 70 anni.


Se Lupin III: Prison of the Past vi fosse piaciuto avete un sacco di materiale da recuperare QUI.

6 commenti:

  1. Anche io ho visto Lupin contro tutti e ci sono rimasta malissimissimo... ahahahahahah! (ristata isterica e mortificata)

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    1. Giuro, sono rimasta a casa apposta per vederlo, io che la TV ormai non la guardo quasi più. E vabbé, pazienza u.u

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  2. Sembra veramente uno special interessante, vedrò di recuperarlo sicuramente, il tuo post mi ha molto incuriosito. Sopratutto dopo uno special come Goodbye Partner, che nonostante le buone premesse si è rilevato un ammasso confuso di idee e quella premessa del titolo una delusione (anche se mai quanto il character Design, che cambiava ogni 35 minuti di film).

    Lupin contro tutti personalmente mi è piaciuto, sopratutto per il suo valore nostalgico. Il doppiaggio italiano è ballerino, con un adattamento abbastanza discutibile (alcuni nemici con il nome dato nel primo doppiaggio e altri no per dire). Certo poi con i viaggi del tempo non si riesce mai ad essere precisi al 100%.

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    1. Goodbye Partner mi ha delusa assai, soprattutto perché ogni cosa dedicata a Jigen DEVE essere curatissima, altrimenti non ha senso u.u
      Lupin contro tutti non mi è proprio piaciuto, complice anche l'orrido doppiaggio/adattamento italiano che non ascoltavo da anni. Infatti ho saltato a piè pari La tomba di Jigen Daisuke, mi si sarebbe spezzato il cuore.

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    2. Secondo me "Lupin contro tutti" puntava molto sull'effetto nostalgia e da quel punto di vista funzionerebbe pure: l'idea della gara di auto che si rifà alla prima serie la adoro, e i momenti in cui Lupin reincontra i suoi partner nel passato sono di per sé una buona idea, tuttavia l'OAV di tre gravi difetti:
      - tempi ristretti: mezz'ora è davvero poca per imbastire una storia così, che vorrebbe mettere tanta carne al fuoco ma materialmente non ha il tempo di svilupparsi ed è costretta a risolversi in cinque minuti;
      - una sceneggiatura debolissima e che, a mio avviso, contiene un errore marchiano a livello di continuity;
      - nemici che potevano essere di rilievo e che invece sono buttati in caciara per far ridere.

      Di Prison of the past ho apprezzato molto l'animazione, mi è sembrata più fluida rispetto a quella di Goodbye partner, anche per quel che riguarda i personaggi di sfondo, e un chara più consistente e costante.
      Anche la storia mi è piaciuta, soprattutto per come rinsalda il cameratismo del nostro trio.
      L'unica cosa che mi ha lasciato perplessa sono le motivazioni del personaggio di Finnegan, risolto un po' con una supercazzola (quando Jigen verso la fine gli chiede quando è cambiato rispetto all'uomo che conosceva, Finnegan risponde che non è mai cambiato), e anche il solito finale a tarallucci e vino, ma visti gli ultimi special, non posso assolutamente lamentarmi.

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    3. Purtroppo, ultimamente bisogna accontentarsi. Prison of the Past è un'avventura ironica e simpatica, superficiale quanto tutti gli ultimi special ma perlomeno ci si diverte e i personaggi principali non sono trattati come delle macchiette.
      Ho onestamente paura di affrontare Lupin - The First, temo la cretinata per bambini.

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