domenica 5 luglio 2020

Far East Film Festival: Chasing Dream (2019)

Questo Far East Film Festival si sta rivelando ricchissimo di sorprese: un altro film che ha inaspettatamente messo d'accordo me e il Bolluomo è stato Chasing Dream我的拳王男友 - Chihuo Quan Wang), diretto nel 2019 dal regista Johnnie To.


Trama: Tigre è uno sbalestrato campione della MMA, che si ritrova quasi involontariamente ad aiutare la bella Cuckoo quando quest'ultima, per vendetta nei confronti del suo ex, decide di partecipare al talent-show Perfect Diva.


Conoscevo Johnnie To di fama, come tutti quelli che, amando Tarantino, hanno imparato anche i nomi dei registi a lui più cari. Tuttavia, poiché all'epoca in cui vivevo di pane e Quentin e avevo molto più tempo da dedicare al cinema ero anche priva di mezzi per coltivare la mia passione, non sono mai riuscita a procurarmi e guardare uno dei film di Johnnie To. Così, sono arrivata vergine all'appuntamento con un regista famoso per il genere noir e gli action violenti, che da tre anni non dirigeva più una pellicola, e posso solo dire di essere rimasta più che perplessa: Chasing Dream è infatti un folle ibrido che nulla ha a che fare coi due generi che hanno portato il regista ad essere conosciuto in occidente e l'unica cosa a cui potrei vagamente paragonarlo è a un film di Takashi Miike nel caso in cui quest'ultimo avesse deciso di bombarsi di acidi e di spararsi una maratona di Uomo Tigre e X-Factor. Chasing Dreams racconta infatti la storia di Tigre, voracissimo campione della MMA che lavora anche come riscossore di crediti per il suo boss, e Cuckoo, appunto indebitata fino al collo col boss di Tigre e determinata a vendicarsi del suo ex fidanzato, diventato un vip dopo averle rubato i testi e le melodie delle sue canzoni; quando Cuckoo scopre che l'ex è nella giuria del talent-show Perfect Diva, la ragazza costringe Tigre ad aiutarla a passare i provini, così da sputtanare in cinovisione il fighetto fedifrago. Le vicende dei due personaggi, come nelle migliori storie d'amore, scorrono in parallelo partendo da una situazione di reciproca mal sopportazione, per poi sfociare in una mutua dipendenza che in Chasing Dream viene ancora più esacerbata dalla natura dei sogni dei protagonisti, per i quali è importantissimo avere dei fan che credono ciecamente in loro, perché il T.I.F.O., come diceva la Mariko Konjo di Ranma 1/2, è Amore. E questo è quanto vi basta sapere della trama, tenendo conto che gli sceneggiatori e il regista sono riusciti ad unire (lo so, sono una otaku, non ho altri termini di paragone) due generi di anime in uno stesso film e a creare un perfetto crossover tra Rocky Joe e L'incantevole Creamy, senza una sbavatura che sia una.


Questo perché Johnnie To mescola i registri con una fluidità tale da rasentare una sfacciataggine che, probabilmente, non si vedrebbe nemmeno al trashissimo Euro Vision Song Contest. Premesso che i due personaggi cominciano a prendersi sul serio giusto verso la fine, e che per almeno un'ora abbondante di film sembrano due esilaranti cartoni animati (Jacky Heung ha una faccia da scemo indimenticabile mentre Wenwen Yu, nonostante sia bellissima, si presta a parecchie sequenze di impagabile demenza), Chasing Dreams è connotato da un montaggio serratissimo che consente alla regia di passare serenamente dalle violente sequenze di lotta sui ring della MMA, con lottatori sempre più mostri, al regno patinato ma ugualmente violento dei talent-show, con fanciulle pronte ad esibirsi nei numeri più improbabili (preparatevi a piegarvi in due dalle risate) davanti a giudici elegantissimi e spietati. Se pensavate che calci volanti, sangue e sudore non potessero mescolarsi al musicarello probabilmente non avete mai visto The Happiness of the Katakuris, quindi avrete sicuramente di che meravigliarvi nel momento esatto in cui vedrete i due mondi scontrarsi e fondersi  e Johnnie To profondersi in due splendide sequenze danzate e cantate che vi faranno venire voglia di alzarvi e ballare a ritmo o, perlomeno, battere le mani senza vergogna, perdendovi nelle zarrissime immagini di una Cina filtrata dai colori dei sogni di gloria, dove copiare dev'essere un'arte, non un imbroglio, e dove tutto deve comunque essere fatto col cuore, con rispetto e con coraggio. Onestamente, l'unica cosa che rinfaccio a Chasing Dreams è quella di avere un finale buttato lì, concluso nel più prevedibile dei modi e "sospeso", nel senso che avrei voluto una sorta di catarsi anche per un altro paio di personaggi, non solo per gli adorabili protagonisti, ma a parte questo l'ho trovato veramente splendido ed emozionante. Anche questo film ha ottenuto l'approvazione del Bolluomo, quindi non spaventatevi davanti al mix assurdo di registri e generi e guardatelo senza indugio!

Johnnie To è il regista della pellicola. Nato a Hong Kong, ha diretto film come The Mission, PTU, Election, Mad Detective e Drug War. Anche produttore, attore e sceneggiatore, ha 65 anni e un film in uscita.


2 commenti:

  1. Oggi sono off topic.
    Hai nominato l' Eurovision Song Contest e mi hai fatto venire in mente quanto mi sia,mancato quest'anno con le sue messinscene esagerate, ma spettacolari. Senza dubbio uno dei migliori show a livello visivo proprio per l'assoluta mancanza di timore di apparire trash.

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    Risposte
    1. Hai assolutamente ragione!
      Per superare la mancanza in settimana mi guarderò il film a tema con Will Ferrell!

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