Da che mondo è mondo, quando esce un film di Lucky McKee il Bollalmanacco ci si butta a pesce e ovviamente è successo anche con Kindred Spirits, da lui diretto nel 2019.
Trama: quando Sadie, zia rimasta lontana dalla famiglia per anni, torna a casa, la giovane Nicole è al settimo cielo ma qualcosa comincia ad incrinare la già imperfetta tranquillità familiare...
Mai mi sarei aspettata, guardando Kindred Spirits, che mi sarei trovata davanti una di quelle cose anni '90 alla La mia peggiore amica, eppure è questa la sensazione provata alla fine del film, opera senza infamia né lode salvata giusto da alcune felici intuizioni registiche e dalla brava Sasha Frolova nei panni della protagonista Nicole. La storia, infatti, scritta da quel Chris Sivertson che già aveva collaborato con McKee nel pregevole All Cheerleaders Die, è quanto di più prevedibile ci sia in ambito thriller e racconta le peripezie sempre più angoscianti di Nicole, adolescente "problematica" che vive sola con la madre, donna in carriera in perenne contrasto con la figlia. Un giorno, in famiglia torna la giovanissima zia Sadie, che Nicole venera in quanto, da bambina, le avrebbe impedito di finire sotto una macchina salvandole la vita; l'arrivo della zia coincide con un iniziale momento felice fatto di uscite divertenti, condivisioni, shopping e feste, almeno finché Sadie non comincia a manifestare evidenti turbe psichiche che sconfinano in una regressione infantile combinata a una forte invidia nei confronti di Nicole. Da qui, il film comincia a scriversi da solo, con Sadie determinata a rovinare la vita di Nicole e metterla contro chiunque (madre, migliore amica, fidanzato) per riuscire a levarsela dalle balle e rimanere sola con la sorella, bisogna solo vedere quali mezzi utilizzerà per farlo ma vi dico subito che la follia di Sadie raggiungerà picchi gore solo a venti minuti dalla fine.
McKee stavolta pare volersi limitare a portare a casa la pagnotta, citando Psyco in alcune sequenze, soprattutto quella finale, creandone altre che hanno un po' il sapore di una favola dark (merito non solo dell'ambientazione boschiva che circonda la casa di Chloe e Nicole ma anche di alcuni flashback all'interno dei quali sono i costumi a farla da padrone) e realizzando una scioccante scena di autolesionismo ripresa dal punto di vista dell'oggetto contundente, per il resto utilizza anche troppi ralenti e non riesce a creare un'atmosfera sufficientemente angosciante. Le attrici sarebbero anche brave, benché sia scioccante vedere Thora Birch in versione MILFona quando io ancora ho vivido il ricordo di American Beauty e di un ruolo che l'avrebbe vista perfetta nei panni di Nicole, ma onestamente non ho granché sopportato Caitlin Stasey, perfetta quando si tratta di esprimere il lato oscuro di Sadie e imbarazzante nel corso delle frequenti regressioni a bambinetta piangente che vuole la "mamma". Sarà che da McKee mi aspetto sempre qualcosa di originale e sconvolgente, capace di fare accapponare la pelle o come minimo rimuginare per giorni, ma Kindred Spirits mi ha lasciata abbastanza indifferente e penso si sia capito bene dal post. Provaci ancora, Lucky!
Del regista Lucky McKee ho già parlato QUI. Thora Birch (Chloe) e Macon Blair (Alex) li trovate invece ai rispettivi link.
Caitlin Stasey interpreta Sadie. Australiana, ha partecipato a film come All Cheerleaders Die e Fear, Inc.. Ha 30 anni e un film in uscita.
Conosco Lucky McKee, ed alcuni suoi film, mi ci butterò anch'io perciò su di questo ;)
RispondiEliminaIo adoro McKee ma questo mi ha un po' deluso. Tu di solito sei molto più severo di me, quindi preparati...
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