E' stato un miracolo che lo tenessero tre settimane al multisala, quindi ho dovuto onorarlo battendo la sfiga e correndo a vedere The King's Man - Le origini (The King's Man) diretto e co-sceneggiato nel 2021 dal regista Matthew Vaughn.
Trama: alla vigilia della prima guerra mondiale, un'organizzazione segreta trama per seminare il caos e sta al pacifista Duca di Oxford, assieme a un pugno di fedeli alleati, evitare che la situazione precipiti ancora di più...
L'idea che offre The King's Man è quella di un'opera ad ampio respiro; si vede che Vaughn aveva voglia di sbragare, sia a livello di location che di sequenze eleganti, e anche i folli combattimenti dal montaggio serrato che hanno fatto la fortuna dei due film precedenti qui vengono centellinati, in favore di atmosfere più da film di avventura, à la Indiana Jones quasi, o à la James Bond ma senza gadget né inseguimenti in auto. Onestamente, questo cambio di rotta non mi è dispiaciuto, così come la maggiore "serietà" offerta dalla presenza di Ralph Fiennes a discapito di un protagonista più giovane e scavezzacollo, ma per gli amanti del "vecchio" Kingsman e dei suoi personaggi sopra le righe c'è la creatura migliore del film. No, non intendo Rasputin, ché altrimenti Mirco non mi rivolgerebbe più la parola, ma il capronetto protagonista della scena più apprezzata dal Bolluomo. POI c'è Rhys Ifans col suo Rasputin, che purtroppo mangia la scena a tutti, buoni o cattivi che siano, e sì che come cast The King's Man è messo più che benissimo. Ifans danza, gigioneggia, seduce, combatte come un derviscio e disgusta in una sequenza che è già il mio scult del 2022 e di cui vorrei assolutamente vedere il backstage per capire come diamine hanno fatto Fiennes ed Ifans a rimanere seri anche solo per un istante. Purtroppo, a rimetterci davanti a tanta meravigliosa esagerazione sono personaggi dalle altissime potenzialità ma un po' sciapi come la Polly di Gemma Arterton e il Shola di Djimon Hounsou (il figlio di Orlando Oxford, ahilui, è davvero privo di ogni speranza di essere interessante, invece), quanto a Daniel Bruhl ormai si è cucito addosso il personaggio di Barone Zemo e devo dire che gli calza benissimo, anche se vorrei tornare a vederlo in altri ruoli visto che è sempre stato un ottimo attore. Quindi, per concludere, come potete immaginare, aspetto con ansia il terzo capitolo cronologico della saga, che dovrebbe cominciare le riprese quest'anno, perché a mio avviso l'universo di Kingsman ha ancora molto da offrire!
Del regista e co-sceneggiatore Matthew Vaughn ho già parlato QUI. Ralph Fiennes (Orlando Oxford), Djimon Hounsou (Shola), Matthew Goode (Morton), Charles Dance (Kitchener), Gemma Arterton (Polly), Rhys Ifans (Grigori Rasputin), Daniel Brühl (Erik Jan Hanussen), Tom Hollander (Re Giorgio / Kaiser Guglielmo/ Zar Nicola), Aaron Taylor-Johnson (Archie Reid) e Stanley Tucci (Ambasciatore americano) li trovate invece ai rispettivi link.
Essendo un prequel, The King's Man - Le origini si può vedere anche da solo, ma perché perdervi i divertentissimi Kingsman: Secret Service e Kingsman: Il cerchio d'oro? ENJOY!
Concordo che il secondo era un po' una cialtronata, divertente si, ma cialtronata 😜
RispondiEliminaBeh ma l'intero franchise nasce già un po' cialtrone di suo! XD
EliminaConfesso che mi sono fermato al primo perché vuoi il genere, vuoi lo stile, non faceva esattamente per me. In effetti avevo del tutto rimosso l'esistenza del secondo film, mentre questo, soprattutto complice la location, mi aveva incuriosito e penso lo recupererò!
RispondiEliminaAllora guardalo e fammi sapere cosa ne pensi. Secondo me se non ti ha detto il primo, non sarà granché di tuo gradimento neppure questo ma, chissà...
EliminaVeramente troppo divertente, anche se ogni tanto gira a vuoto. Come hai scritto il respiro di qui è molto ampio e apre la strada a una serie di seguiti e spin-off
RispondiEliminaE ovviamente andrò a vederli tutti! :D
EliminaIo pensa che non ho nemmeno voglia di recuperarla cartacea, ho paura del diludendo!
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