Siccome ieri è uscito Scream 5 (con un po' di fortuna dovrei andarlo a vedere lunedì!), dopo la bellezza di 11 anni ho deciso di recuperare Scream 4, diretto nel 2011 dal regista Wes Craven, così da completare, finalmente, la quadrilogia.
Trama: quando Sidney Prescott torna a Woodsboro per presentare il suo libro, un nuovo Ghostface comincia ad uccidere gli abitanti della cittadina...
Nell'aprile del 2011 scrivevo questo: "Speravo di poter andare a vedere Scream 4 durante la prima settimana di uscita, ma siccome dalle mie parti hanno preferito sacrificarlo per fare spazio a quella vacca di Bélen e al suo ridicolo film, ho dovuto sopperire con Limitless". Ecco quindi spiegato il motivo per cui non avevo guardato Scream 4 al cinema, ma ciò non spiega perché non lo abbia recuperato per 11 anni; ho un vago ricordo di avere cominciato a guardarlo su qualche sito tipo Megavideo (che nostalgia!) decenni fa ma di avere poi desistito, probabilmente a causa della scarsa qualità della copia, e boh, probabilmente sarà finito nel dimenticatoio, complice anche la mia scarsa opinione su Scream 3 (sto riguardando anche la trilogia originale, nel frattempo, ma se Scream l'avrò visto almeno una ventina di volte nel corso degli anni, i capitoli successivi si saranno fermati a un paio di visioni) ma ora che, dopo altri 10 anni, è uscito il quinto episodio della saga, non potevo esimermi. Ed è stato un bel recupero, contrariamente alle aspettative. Tornare a Woodsboro, nonostante sia una delle cittadine fittizie più pericolose d'America, è un po' come tornare a casa e ritrovare dei vecchi amici. Anche Sidney, per l'appunto, torna a casa, e il suo percorso di "recupero" da tutti gli orrori della giovinezza si è concretizzato in un libro di autoaffermazione, che lei pensa possa portare speranza e coraggio a tutti quelli che si trovano in situazioni simili alle sue; purtroppo, se Sidney tenta di rifarsi una vita tenendo i piedi piantati in terra e guardando alla realtà, nell'oscurità si nasconde chi continua a preferire la finzione e l'orrore, chi vede ciò che lo circonda attraverso il pericoloso filtro di "trame" e "regia" e, nell'epoca di Facebook e Youtube, è consapevole di poter sfruttare la spettacolarizzazione della morte per poter assurgere a fama imperitura. Scream 4 fa molta leva su sulla leggenda venutasi a creare (già nel secondo film, in effetti) attorno ai veri omicidi di Woodsboro e gioca con lo spettatore sul cortocircuito di vedere personaggi che guardano una serie di film tratti dagli eventi "reali" descritti all'interno di altri film, tra rimandi alla trilogia di Scream, ai fittizi Stab e ad altri mille horror moderni usciti nel frattempo.
E' un film, inoltre, che mette sullo stesso piano i fan della prima trilogia e il trio di sopravvissuti, ovvero Sidney, Gale e Linus, e lo fa sottolineando in maniera anche spietata il tempo passato, non solo in senso anagrafico ma anche a livello di generi horror, di tecnologie, di "stile". Personalmente, mi sono sentita vecchissima guardando Scream 4 (nel mio caso la sensazione si è acuita perché le nuove starlette utilizzate per il passaggio generazionale hanno a loro volta ormai fatto il loro tempo, come Hayden Panettiere, oppure sono diventate nuove icone dell'horror, come Emma Roberts, che qui sembra davvero un bambina) e anche i tre protagonisti "anziani" mi sono parsi spersi, condannati a rincorrere un killer senza davvero capirlo e spesso a fare da spettatori impotenti, perché nel frattempo le regole sono cambiate e se è vero che "la prima regola del remake è che non si cambia l'originale", è anche vero che "l'inaspettato è il nuovo cliché" ed è difficile per chi è rimasto ancorato al tipo di horror à la Randy trovare motivi, schemi e regole all'interno di una realtà nuova e ciò vale non solo per il Cinema ma anche per la società. Anche per questo, Scream 4 è un film che andrebbe rivisto più volte per poterne cogliere al meglio tutte le sfumature, i piccoli indizi, l'ironia dei depistaggi, persino le sbavature e le speranze riposte all'interno di una sceneggiatura rimaneggiata e destinata a non avere un seguito a causa del flop al botteghino del film e, soprattutto, della morte di Wes Craven, che qui regala ai suoi fan un'ultima, sanguinosissima pellicola, con un cuore amaro e malinconico perfettamente percepibile al di là dell'ironia dei dialoghi, parecchie spanne sopra il deludente (almeno per me) Scream 3. Certo, a me si spezza il cuore non solo all'idea che Craven non abbia più firmato alcuna regia, ma anche a vedere messe su schermo (anche in maniera spietata, diciamolo) tutte le crepe del matrimonio tra la Cox e Arquette, separatisi alla fine delle riprese, e ammetto che l'idea di rivedere entrambi in Scream 5, a rischio di perdere o Gale o, soprattutto, il mio adorato Linus, mi uccide. Spero di non dover mettermi a piangere in sala, ché già in casa, guardando Scream 4, avevo le lacrime agli occhi!
Del regista Wes Craven ho già parlato QUI. Lucy Hale (Sherrie), Anna Paquin (Rachel), Kristen Bell (Chloe), Britt Robertson (Marnie Cooper), Neve Campbell (Sidney Prescott), Alison Brie (Rebecca Walters), David Arquette (Dewey/Linus Riley), Courteney Cox (Gale Weathers-Riley), Emma Roberts (Jill Roberts), Marley Shelton (Vicesceriffo Judy Hicks), Rory Culkin (Charlie Walker), Anthony Anderson (Agente Perkins) e Adam Brody (Agente Hoss) li trovate invece ai rispettivi link.
Hayden Panettiere interpreta Kirby Reed. Americana, famosa all'epoca per il ruolo di Claire Bennet nella serie Heroes, la ricordo per altre serie quali ... E vissero infelici per sempre, Ally McBeal e Malcom; come doppiatrice ha lavorato in A Bug's Life - Megaminimondo, Robot Chicken e American Dad!. Anche produttrice, ha 33 anni.
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