martedì 24 maggio 2022

Darkman (1990)

Siccome Sam Raimi è tornato al genere supereroistico, ho deciso di riguardare (ispirata anche dal bellissimo podcast Paura & Delirio) Darkman, da lui diretto e co-sceneggiato nel 1990.


Trama: creduto morto in un incendio, uno scienziato sfigurato reclama giusta vendetta da coloro che hanno tentato di ucciderlo...


Al momento in cui scrivo queste righe, non ho ancora guardato Doctor Strange in The Multiverse of Madness, uscito poco tempo fa nelle sale di tutta Italia, ma ne ho letto tutto il bene possibile, cercando come una matta di dribblare gli spoiler. Sperando di trovare in un film del MCU un'eco del vecchio Sam Raimi, ho deciso dunque di prepararmi riguardando non Spider-Man, la sua prima incursione "ufficiale" nell'universo cinematografico Marvel (benché pre-Feige), bensì Darkman, ovvero il film di supereroi che nessuno voleva fargli realizzare e che, alla veneranda età di 32 anni, dà ancora punti a buona parte delle pellicole a tema realizzate ultimamente, non solo per le idee che contiene, ma soprattutto per le atmosfere, le contaminazioni con l'horror e alcune scene d'azione al cardiopalma. Ma cos'è di preciso Darkman, a beneficio di chi non l'avesse mai visto? Darkman è la origin story di un antieroe e, in primis, la storia della vendetta di un uomo buono e geniale al quale è stata tolta ogni possibilità di avere una vita normale, con tutto ciò che ne consegue. All'inizio del film Peyton è uno scienziato impegnato a rendere stabile la sua invenzione, pelle artificiale in grado, teoricamente, di aiutare chiunque dovesse rimanere sfigurato, menomato o ferito per qualsivoglia motivo, ed è un uomo profondamente innamorato della sua fidanzata, un'avvocatessa in carriera; quando quest'ultima trova le prove degli illeciti commessi da un ricco uomo d'affari, Peyton diventa vittima al posto suo della furia di pericolosi malviventi e si ritrova non solo orribilmente sfigurato ma anche privo dei recettori del dolore, cosa che amplifica enormemente le sue emozioni, soprattutto quelle negative. Peyton diventa così una figura tragica, l'erede ideale del Fantasma dell'Opera, affamato di amore e di vendetta al punto da corrompere persino la natura potenzialmente salvifica della sua invenzione, che viene trasformata nel mezzo per distruggere chi gli ha fatto del male. Darkman è dunque l'antesignano degli antieroi dei fumetti anni '90, un Batman più horror e privo di scrupoli, un Punitore dall'aspetto di teschio, ma è anche profondamente legato ai mostri della Universal, alla loro natura grottesca e melodrammatica, nonché ai fumetti anni '30 à la Dick Tracy, con tutto il parterre di nemici cattivissimi ma anche buffi, pieni di tic e facilmente riconoscibili.


Tutto ciò concorre a rendere Darkman incredibilmente godibile e divertente, un gioiellino di rara personalità all'interno di un panorama "supereroistico" che, all'epoca, contava ben pochi esponenti e tutti comunque abbastanza omologati, mentre l'opera di Raimi trasuda espressività e originalità da tutti i pori. Come ho detto, poi, ci sono delle scene action di tutto rispetto, magari leggermente invecchiate male dal punto di vista dello stacco tra personaggio e sfondo ma capaci comunque di far scorrere brividi di freddo lungo la schiena, soprattutto a chi, come me, è terrorizzato dalle altezze. Lo showdown finale, ambientato sui ponteggi di un palazzo in costruzione, è degno dei miei peggiori incubi (ci credo che poi a Raimi hanno affidato Spider-Man!) ma anche lo scontro in elicottero non scherza e vi posso giurare che ho (ri)passato l'ultima mezz'ora di film con l'angoscia nel cuore, nonostante più o meno lo ricordassi. Apprezzabilissimi anche i momenti più dichiaratamente horror, nonostante le morti avvengano fuori campo e molto venga lasciato all'immaginazione dello spettatore, con la scena che si interrompe un momento prima di mostrare l'orribile destino dei malcapitati, e il trucco che trasforma Liam Neeson (che effetto fa vederlo così giovane, mentre duetta con una Frances McDormand bionda, leziosa e in tailleur!) in Darkman è ancora oggi efficacissimo e spaventevole. A completare il tutto ci pensa la colonna sonora di un Danny Elfman particolarmente ispirato... e, a questo punto, se non vi ho invogliato io a riguardare Darkman o a recuperarlo vi consiglierei di ascoltare il podcast che ha fatto tornare la voglia a me!


Del regista e sceneggiatore Sam Raimi ho già parlato QUI. Liam Neeson (Peyton Westlake/Darkman), Frances McDormand (Julie Hastings), Ted Raimi (Rick), Dan Hicks (Skip), John Landis (Medico) e Bruce Campbell (Darkman sul finale), Joel Coen (Autista), Ethan Coen (Passeggero) li trovate invece ai rispettivi link. 

Larry Drake interpreta Robert G. Durant. Americano, ha partecipato a film come The Karate Kid - Per vincere domani, Dr. Giggles, Darkman II - Il ritorno di Durant, Mr. Bean - L'ultima catastrofe, American Pie 2 e a serie quali Hunter, I racconti della cripta, Oltre i limiti, Le avventure di Superman, Fantasy Island e Six Feet Under; come doppiatore ha lavorato per Prince Valiant e Johnny Bravo. Anche regista, è morto nel 2016, all'età di 66 anni.


Raimi avrebbe voluto Bruce Campbell come protagonista ma i produttori hanno messo il veto; il ruolo è così andato a Liam Neeson, che lo ha soffiato a Bill Paxton, mentre per quanto riguarda Julie, Julia Roberts ha rinunciato al ruolo perché, nel frattempo, era arrivata l'offerta per Pretty Woman (tra le altre attrici considerate c'erano anche Demi Moore e Bridget Fonda). Nulla di fatto anche per Kathy Bates, scelta per interpretare la dottoressa esperta di ustioni, che all'ultimo ha deciso di rinunciare, così come anche Richard Dreyfuss e James Caan, che hanno rifiutato il ruolo di Louis Strack, Jr. Tra le varie guest star del film figurano anche i registi William Lustig e Scott Spiegel, entrambi come operai. Del film esistono due seguiti straight to video, Darkman II - Il ritorno di Durant e Darkman III - Darkman morirai, dove il protagonista è interpretato da Arnold Vosloo; onestamente, eviterei il recupero ma se Darkman vi ha intrippati... perché no? ENJOY!

14 commenti:

  1. La scena della sclerata al parco divertimenti mi fa ridere ancora adesso!

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    1. Pensa che a me invece mette angoscia, poveraccio!

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  2. E' uno dei miei amori d'infanzia... uno di quei film che quando passano in tv non puoi fare a meno di soffermartici (potrei anche fare una rubrica a tema :) ) Lo "celebrai" anche qualche Notte Horror fa: come si fa a non amare Darkman??

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    1. Già, non si può non amarlo. E' un Raimi in formissima!

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  3. Se me lo chiedi così, su due piedi, ancora ti risponde che questo potrebbe essere il mio Raimi del cuore, poi penso ad Ash e quasi mi ravvedo. Per me ha il meglio dei mostri della Universal, tutto i loro dramma e guardava già al futuro dei vari Spider-Film di Raimi, lo scandalo è che in uno strambo Paese a forma di scarpa, non esista ancora in Blu-Ray. Cheers!

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    1. Probabilmente il mio Raimi del cuore è invece Soldi Sporchi, visto purtroppo solo una volta ma mi ha lasciata folgorata. Questo mi è sempre piaciuto tantissimo ma tra Darkman e Ash scelgo Ash tutta la vita!

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    2. Quando ancora oggi mi imbatto regolarmente nel solito film in cui i personaggi vivono mille sfighe per colpa di un dannato bottino, indico lo schermo e grido "Soldi sporchi"!!! Tutti ci provano, ma di Sam Raimi ce n'è uno solo ^_^

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    3. In effetti, o lui o i Coen. Metto sullo stesso piano d'aMMore Soldi Sporchi e Fargo :)

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  4. Non lo rivedo dalla mia adolescenza, ed ho ancora stampate nel cervello alcune scene e frasi iconiche del film.
    Per Raimi solo amore.

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    1. Beh ma allora è giunta l'ora di riguardarlo,anche perché è invecchiato benissimo!

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  5. Condivido tutto quello che hai detto. È un film che ancora oggi per alcuni aspetti è rimasto insuperato; ovvio che poi lo stesso Raimi abbia riusato alcuni elementi di questo film per la sua trilogia sull'uomo ragno.

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    1. La trilogia dovrei riguardarla, l'intenzione c'era, poi ho rinunciato causa tempo mancante e ho preferito buttarmi su Darkman!

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  6. Arrivo tardi ma non posso che sottoscrivere tutto. Sono notoriamente un odiatore di supereroi, eppure Raimi all'epoca rubò il mio giovane cuore con il suo eroe oscuro, schizzato e dalle inquadrature folli. Se avesse girato lui il seguito parleremmo di una nuovo "La Casa 2", invece ha pensato fosse meglio un western con Sharon Stone :-P
    Merito d'onore a Neeson e McDormand, che erano ad inizio carriera ma già noti e chiaramente destinati a ruoli "superiori", invece si sono prestati a questo folle progetto, regalandogli oro.

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    1. Western che, peraltro, non riguardo da anni e ammetto che all'epoca non mi aveva entusiasmata granché. Molto ma molto meglio questo Darkman!

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