venerdì 9 settembre 2022

They/Them (2022)

Siccome era uno dei titoli recenti che mi intrigava di più, durante le ferie di agosto ho recuperato They/Them, diretto e sceneggiato dal regista John Logan.


Trama: all'interno di un campo di conversione per omosessuali, i giovani ospiti cominciano a temere per le loro vite quando un killer senza volto inizia mietere le sue vittime...


They/Them, produzione televisiva Blumhouse per il canale americano Peacock, è un film dai molti pregi (sicuramente è molto più gradevole degli ultimi frutti della collaborazione tra la Blumhouse e Prime Video, meglio realizzato nonché più divertente) ma non riesce a bucare lo schermo come avrebbe potuto, soprattutto per quanto riguarda uno degli aspetti più importanti, ovvero la sua natura di horror slasher. Facciamo però un passo indietro. They/Them è ambientato in un campo di conversione per omosessuali, una di quelle aberrazioni tutte americane che vengono tollerate dalla legge in virtù di non si capisce quale motivo visto che l'omosessualità non è una malattia e, di conseguenza, non può essere curata; capite bene che un ambiente simile diventa terreno fertile per un horror, perché nasce già di suo, anche nella realtà, sotto l'egida della follia di chi lo gestisce e di chi ci manda i figli, infatti all'interno di They/Them non solo spunta un killer (c'è Kevin Bacon tra i protagonisti, Venerdì 13 viene anche citato nei dialoghi, credo di non dover continuare), ma si scopre che i proprietari del centro non sono tutti nel chilo, anzi. Gli ingredienti per un horror esplosivo e zeppo di sequenze colme di disagio c'erano quindi tutti. Purtroppo, salvo un paio di momenti effettivamente orribili e tesi (amanti degli animali, preparatevi ad alzarvi per dieci minuti e fare dell'altro), non si percepisce quasi mai un senso di inquietudine o paura, la sequenza iniziale rischia di sembrare quasi un'aggiunta dell'ultimo minuto per aumentare un po' il bodycount, e non basta un finale catartico per rimanere soddisfatti da un killer più stiloso che efficace. Non prendetemi per sadica, ma anche le "torture" inflitte ai danni dei poveri fanciulli protagonisti sono abbastanza all'acqua di rose; non mi aspettavo né volevo un Hostel o un Saw, e capisco che They/Them è un prodotto televisivo adatto a "tutti", ma si poteva almeno superare il livello Daimon di Mila e Shiro senza timore. 


Diversa, invece, la questione LGBTQ+. They/Them, come dramma di formazione per adolescenti omosessuali, trans o non binari, mi è parso funzionare abbastanza bene e ho apprezzato, in generale, ogni caratterizzazione dei giovani protagonisti, che compensano alcune scelte di regia anche troppo patinate e camp (il regista è alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa e "soffre" dello stesso momento "romanzetto Harmony" che aveva colpito anche Clint Eastwood nel suo primo film, il che mi perplime perché il regista di They/Them è gay quindi, insomma, un po' più di realismo in una certa sequenza me lo sarei aspettato. Purtroppo, temo che John Logan non migliorerà più di così, a differenza del texano dagli occhi di ghiaccio). Certo, il mio è il punto di vista di una quarantenne etero, e anche gli attori sono quasi tutti sulla trentina, altro che adolescenti, ma ritengo non si sarebbero mai prestati ad interpretare delle macchiette o degli stereotipi irrealistici: Theo Germaine è non-binario anche fuori dal set, Quei Tann è transessuale, gli altri giovani attori sono tutti omosessuali, immagino perciò che avranno infuso buona parte della loro esperienza personale nell'interpretazione dei rispettivi personaggi, che infatti non risultano pezzi di carne sacrificabile, bensì persone tridimensionali, del cui destino lo spettatore arriva a preoccuparsi. Mettendomi nei panni di un* ragazz* costretto a soffrire per la propria sessualità e la propria identità, credo che They/Them mi metterebbe sul piatto un paio di situazioni positive e verosimili su cui riflettere per trovare, magari, il coraggio di fare una scelta difficile, e anche dei modelli a cui fare riferimento per poi trovare, ovviamente, una mia strada. Di sicuro, l'alchimia tra i protagonisti funziona talmente bene che persino un momento "musicarello" sulle note di Fuckin' Perfect di Pink non stona, anzi, risulta assai gradevole, e onestamente a un certo punto mi sono detta che, anche senza elemento horror, non mi sarebbe dispiaciuto continuare a seguire le vicissitudini di Jordan, Alex e compagnia. Ah, sì, dimenticavo. Kevin Bacon, anche invecchiato, è sempre una bella visione e rivedere Anna Chlumsky cresciuta mi ha dato più di una gioia.     


Di Kevin Bacon, che interpreta Owen, ho già parlato QUI mentre Anna Chlumsky, che interpreta Molly, la trovate QUA.

John Logan è il regista e sceneggiatore della pellicola, al suo primo lavoro dietro la macchina da presa. Come sceneggiatore ha lavorato in Ogni maledetta domenica, Il gladiatore, L'ultimo samurai, The Aviator, Sweeney Todd, Coriolanus e Hugo Cabret. Americano, anche produttore, ha 51 anni.


Se They/Them vi fosse piaciuto recuperate Venerdì 13 e la trilogia di Fear Street. ENJOY!  


4 commenti:

  1. Ho il post in rampa di lancio dalle mie parti, quindi posso leggerti tranquillo e devo dire che siamo d'accordo, filologicamente riprende molti spunti chiave del genere Slasher, purtroppo la sensazione è quella di una storia che avrebbe potuto (e forse dovuto) mordere più di così. Cheers!

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    1. Secondo me è stato inevitabilmente trattenuto dalla distribuzione televisiva. Peccato, bastava poco per renderlo un gioiellino.

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  2. Mmmm interessante! Ti ho letto con un occhio solo perché mi intriga e voglio vederlo senza saperne di più. Tornerò a commentare dopo la visione, con i miei tempi (notoriamente biblici) :-P

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    1. Più biblici dei miei non credo! Spero possa piacerti :)

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