Trama: un uomo vaga con la figlia in una Barcellona dove le persone sono costrette ad uscire bendate, pena suicidarsi dopo avere incrociato lo sguardo con delle misteriose creature che hanno invaso la terra...
Nel 2019, quando è uscito Bird Box, credo di essere stata una delle tre persone in tutto il pianeta a trovarlo bello, nonostante un paio di ovvi difetti tra cui la faciloneria della trama e le troppe similitudini con A Quiet Place, decisamente superiore in tutto. Ciò che chiunque ha contestato a Bird Box (la regia poco horror di Susanne Bier, l'eccesso di flashback sentimentali, ecc.) è proprio quello che, per me, dava valore aggiunto a un'opera popolata da personaggi magari stereotipati, ma comunque in grado di coinvolgere lo spettatore, la Malorie di Sandra Bullock in primis. Bird box: Barcellona è MOLTO più horror del suo predecessore, e i personaggi, salvo il protagonista Sebastián e un paio d'altri, hanno ben poco screentime a disposizione prima di morire male. Attenzione però, "molto più horror" non significa che sia un horror innovativo o capace di raccontare qualcosa di diverso, anche perché parte dall'assunto iniziale di Bird Box limitandosi a spostare l'azione a Barcellona per mostrarci un'altra versione dell'"invasione" di creature con le quali non conviene incrociare lo sguardo, a meno di non volere impazzire e/o suicidarsi. Quindi lo spettatore sa già più o meno dove vuole andare a parare la trama e le variazioni sul tema sono davvero poche; anzi, la carta migliore (e la sequenza più bella) Bird box: Barcellona se la gioca a dieci minuti dall'inizio, dopodiché i realizzatori nascondono la mano che ha tirato il sasso invece di spingere l'acceleratore su una china sgradevole ma interessante e, ancor peggio, cominciano ad inserire piccoli spiegoni volti a spianare la strada ad eventuali sequel/spin-off , quando, a mio avviso, la forza delle creature di Bird Box è proprio l'alone di mistero che le circonda fin dal loro esordio.
Sulla realizzazione, non c'è granché da dire. Mi è sembrato che i fratelli Pastor sapessero il fatto loro a livello di regia, soprattutto per quanto riguarda non solo la gestione della tensione, coadiuvati da un montaggio dinamico, ma anche quel "piccolo" particolare che differenzia Bird Box: Barcellona dal suo predecessore e ne stravolge completamente la trama. Inoltre (ma qui la colpa è mia che soffro di vertigini "riflesse") le sequenze finali ambientate sulla teleferica per Montjuïc mi hanno mozzato il fiato e, dovessi dire, ho apprezzato anche la scelta di mostrare cosa, presumibilmente, avviene dopo che le persone hanno avuto la sventura di guardare le creature. Nulla di eclatante, invece, nel reparto attori. Avevo enormi speranze sia per Diego Calva, che avevo adorato in Babylon, che per la brava Georgina Campbell di Barbarian, ma a nessuno dei due viene dato tempo o modo di brillare, sia per esigenze di trama che per una scrittura dei personaggi pigra e banalotta. Tra l'altro, mi è piaciuto ben poco Mario Casas, che interpreta il protagonista, il che un po' mi perplime visto che il ragazzo ha collaborato spesso e volentieri con de la Iglesia; anche in questo caso, però, temo che la colpa sia di una sceneggiatura trattenuta che ha impedito all'attore di esprimersi quanto avrebbe potuto. Per quanto mi riguarda, Bird box: Barcellona è dunque l'ennesima occasione sprecata targata Netflix, un film dimenticabile che ha il solo pregio di avermi fatto riguardare Bird Box, e spero sinceramente che il tentativo di creare un Bird Box Universe finisca qui.
Di Mario Casas, che interpreta Sebastián, ho già parlato QUI.
David e Àlex Pastor sono i registi e sceneggiatori della pellicola. Spagnoli, hanno diretto film come Contagio letale. Entrambi anche produttori, David ha 45 anni, Àlex 42.
Georgina Campbell interpreta Claire. Inglese, ha partecipato a film come King Arthur - Il potere della spada e Barbarian. Ha 31 anni e due film in uscita.
Diego Calva, che interpreta Octavio, è il protagonista di Babylon. Se Bird box: Barcellona vi fosse piaciuto, recuperate ovviamente Bird Box, tanto sono entrambi su Netflix, e aggiungete A Quiet Place e A Quiet Place 2. ENJOY!
Ne abbiamo intrapreso la visione qualche giorno fa. Dopo una mezzoretta, verso le 21:45 ho riposato un attimo gli occhi e mi sono svegliato verso l'una e mezza, solo e in una pozza di sudore. Suppongo che dovrei chiedere alla mia metà cosa ne pensi. Potremmo dire che non mi ha preso, suppongo XD
RispondiEliminaSuccede spesso anche a me. Anzi, molto spesso, a dir la verità. E il mio compagno rimane lì, a guardare roba che gli fa schifo e che ho scelto io... XD
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