Trama: un detective disilluso riceve l'incarico di proteggere una spogliarellista ma, quando quest'ultima viene uccisa, è costretto ad unire le forze con il suo ragazzo, un'ex promessa del football americano, per riuscire a smascherare i colpevoli...
Dopo una serie di film atipici, si torna finalmente a parlare del Bruce Willis consacratosi ad imperitura memoria dello spettatore, ovvero l'interprete di personaggi dalla parte giusta della legge ma sconfitti dalla vita, con problemi di alcolismo e famiglie allo sfascio, incapaci di tenersi stretto un futuro che sembrava roseo e scolpito nella pietra e, soprattutto, sprezzanti davanti al pericolo al punto da permettersi di scherzare (sempre con la noia scazzata di chi ti prende in giro nonostante tu sia armato di kalashnikov) anche quando tutto sembra perduto. Dall'unione della penna magica di Shane Black, dello stile strafottente dello Scott migliore e della faccia perfetta di Bruce Willis è nato uno dei più iconici action di inizio anni '90, un film impossibile da spiegare a chi non ha avuto la fortuna di vederlo, sconvolgente ancora oggi per il modo in cui inizia con l'acceleratore già pigiato al massimo (fatemi sapere se siete riusciti a ritrovare la mascella caduta in terra alla fine della prima, spettacolare sequenza ambientata durante una piovosa partita in notturna) e non si ferma più. Raccolta la mascella da terra, facciamo la conoscenza di Joe Hallenbeck, talmente straccionato dalla vita che nel giro di cinque minuti ce lo becchiamo con uno scoiattolo morto sul petto e alle prese con il monologo più demotivazionale di sempre, ma se fosse solo questo la "gioia" non sarebbe completa; altri cinque minuti e scopriamo infatti che quella (inserire insulto a caso oppure la foto di Giovanni Storti che ti manda a cagare) di sua moglie se la fa col migliore amico di lui. Mi fermo un secondo. L'ultimo boyscout è PIENO di momenti inverosimili, nella fattispecie quasi tutti quelli legati alla figlia di Joe e alle sue "naturalissime" reazioni davanti a eventi che porterebbero in terapia anche me, ma il più inverosimile è che, spinta dalla solitudine, la moglie di Willis vada a letto con 'sto coso. Capisco tu abbia la patata frizzante, signò, ma si aspetta con pazienza il ritorno del marito e poi lo si lega al letto per non farlo andare mai più via. Eh, che diamine, devo insegnarti tutto. Mi sono persa un attimo, torniamo al film, scusate.
A fianco di un Bruce Willis dal carisma fuori scala, qualche genio ha deciso di piazzare Damon Wayans (quello di Tutto in famiglia, quello che mi fa venire voglia di prenderlo a ceffoni da mane a sera assieme a Will Smith, sì). Per farvi capire quanto L'ultimo boy scout - Missione: sopravvivere sia un meccanismo di finezza incomparabile, vi dico solo che funziona anche lui e che la naturalezza della coppia Willis/Wayans si riproporrà solo quando a Bruno verrà affiancato Samuel L. Jackson in Die Hard e poi mai più. Con la sua strafottenza e quei rari ma importanti momenti di debolezza che tanto disgustano Joe, Jimmy Dix diventa uno di quei personaggi di cui, all'inizio, quasi non ti accorgi, ma che riescono poi a portare sulle spalle il peso di almeno mezzo film, diventando l'elemento indispensabile non solo come comic relief ma proprio come figura a tutto tondo, veicolo di importanti scoperte e ancora più importanti risoluzioni, utile anche per tenere sotto controllo il pessimismo cosmico del protagonista e il suo indiscutibile egoismo. E dopo gli eroi, vengono i cattivi. Ecco, dovessi proprio trovare un neo a L'ultimo boy scout - Missione: sopravvivere è che ai molti criminali che popolano la pellicola non viene dato il giusto peso e, salvo un paio di eccezioni, servono giusto a rendere Joe ancora più meravigliosamente badass e non raggiungono quel livello di memorabilità che mi aspetterei da un film di questa portata. Non prendetela come una lamentela, ché la badassitudine di Willis è uno dei motivi che mi rende ancora felice di essere al mondo, anche perché L'ultimo boy scout - Missione: sopravvivere è il trionfo della gente che muore malissimo ma con ironia, soprattutto quando lo fa per mano di Bruce; se non vi fosse caduta la mascella alla fine della succitata scena iniziale, sappiate infatti che ci saranno molti altri momenti in cui salterete dalla poltrona davanti all'esplosivo e sanguinolento scatenarsi di violenza improvvisa, non solo ai danni di esseri umani ma anche di confezioni di gelato innocenti o di genitori asfaltati dal turpiloquio di una ragazzina col sembiante apparecchiuto di Danielle Harris. E se tutto ciò non vi fa venire voglia di vedere subito L'ultimo Boyscout (o ballare una giga nell'attesa) temo siate delle persone irrecuperabilmente MALE.
Del regista Tony Scott ho già parlato QUI. Bruce Willis (Joe Hallenbeck), Danielle Harris (Darian Hallenbeck), Halle Berry (Cory), Bruce McGill (Mike Matthews), Kim Coates (Chet) li trovate invece ai rispettivi link.
Damon Wayans interpreta Jimmy Dix. Famoso per il ruolo di in Tutto in famiglia, lo ricordo per film come Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills, Roxanne, Le ragazze della terra sono facili, Senti chi parla 2 e Last Action Hero. Americano, anche sceneggiatore, produttore e regista, ha 63 anni.
Chelsea Field interpreta Sarah Hallenbeck. Americana, ha partecipato a film come Commando, I dominatori dell'universo, La metà oscura, Flipper e serie quali I racconti della cripta, Cold Case e Senza traccia. Ha 66 anni.
Noble Willingham interpreta Sheldon Marcone. Americano, ha partecipato a film come Chinatown, L'ululato, Good Morning Vietnam, Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche, Mister Hula Hoop, Ace Ventura - L'acchiappanimali, Scappo dalla città 2 e serie quali Dallas, Chips, Hazzard, A-Team, Quell'uragano di papà, La signora in giallo, I racconti della cripta e Walker Texas Ranger. E' morto nel 2004, all'età di 72 anni.
Dicono che nel film compaia anche il mio amatissimo James Gandolfini come scagnozzo di Marcone, quello grosso e con gli occhiali da sole che butta giù Jimmy dal cavalcavia. Nonostante L'ultimo boy scout abbia un numero spropositato di fan, sia Scott che Shane Black hanno odiato il risultato finale, zeppo di riscritture volute da Bruce Willis, quando invece il tono della sceneggiatura originale era molto più cupo e crudo, oltre che più centrato su Milo e Marcone (un esempio su tutti: la moglie di Joe, minacciata da Milo con una motosega sul set di uno snuff, ottiene vendetta uccidendolo personalmente con la pistola del marito). Un po' mi spiace ma un po', anche, pazienza. Il risultato finale per me è ottimo e, se L'ultimo boy scout - Missione: sopravvivere vi fosse piaciuto, vi consiglio di recuperare la saga di Die Hard e Hudson Hawk - Il mago del furto. ENJOY!
C'era del testosterone avanzato dagli anni '80 e lo hanno inserito in questo film con gli interessi. Praticamente tutti hanno litigato con tutti sul set, forse è per questo che è anche venuto bene.
RispondiEliminaDel testosterone e probabilmente un po' di droga, che però non è mica servita a calmarli!
EliminaSì, Bruccino qui è davvero fuori scala, semplicemente perfetto. E concordo con tutto ciò che hai scritto! Ciò detto, la versione "originale" e più violenta mi sarebbe garbata moltissimo.
RispondiEliminaDritto al cuore!!! ^_^
RispondiEliminaUn distributore automatico di coattaggine anni Ottanta ancora nei Novanta, un film dove si sghignazza dall'inizio alla fine ma comunque si rimane a bocca aperta, perché sua Maestà Tony il Giusto ti tira fuori un capolavoro d'azione che tutti i giocattoloni moderni devono solo inchinarsi.
Mi sa che rispetto a te l'ho gradito molto di più, perché a me invece è molto simpatico Damon Wayans e al'epoca ho visto diverse volte "Tutto in famiglia", ma in realtà amo questo film sin dalla sua uscita italiana e Damon era ignoto ai più, da noi, quindi non c'era pregiudizio in me :-P
Applausi per quella lontanissima età dell'oro in cui Bruce ci faceva sogna, e via: tutti a ballare la giga ^_^
Ma Wayans in realtà qui mi è piaciuto molto, regge senza problemi il carisma devastante di Bruce Willis facendogli da ottima spalla e, come tutto ciò che riguarda questo film, è perfetto, al punto da rasentare il miracolo!
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