Incredibilmente sto tenendo botta nel recupero degli Insidious e sono arrivata a Insidious 3 - L'inizio (Insidious: Chapter 3), diretto e sceneggiato nel 2015 dal regista Leigh Whannell.
Trama: nel tentativo di contattare la madre morta, una ragazza attira le attenzioni di un demone ed è costretta a chiedere aiuto alla sensitiva Elise Rainier...
Squadra che vince non si cambia? Dipende, se il regista al timone della baracca decide di dedicarsi ai Fast and Furious e ritagliarsi solo un piccolo cameo nel terzo capitolo di una saga milionaria. A raccogliere lo scettro del "potere" di James Wan ci ha pensato quindi il suo sodale Leigh Whannell, diventato, per l'occasione, regista, sceneggiatore e attore di questo prequel della saga che, lasciate da parte le sventure dei Lambert, ha la furbizia di concentrarsi sul personaggio assurto al ruolo di beniamino di grandi e piccini, ovvero Elise Rainier. Visto il destino della sensitiva nel primo capitolo, Whannell e soci hanno capito che, per avere tra le mani un bacino di storie praticamente infinito, la soluzione più ovvia era rifugiarsi nel ricco passato della donna, potenzialmente zeppo di demoni e battaglie di ogni tipo, data l'esperienza, l'età anagrafica e le capacità di Elise. Insidious 3 ci presenta dunque la simpatica signora ben decisa a non utilizzare più le sue capacità medianiche, dopo le minacce di morte ricevute dalla spettrale donna velata del primo e secondo capitolo, e questo proprio nel momento in cui la giovane Quinn va a chiederle di aiutarla a contattare la madre defunta. La base della mitologia di Insidious vuole che ogni tentativo di contatto con l'aldilà sia legato al rischio di tornare nella realtà con qualche entità maligna pronta a possedere/uccidere i malcapitati, e la fanciulla non fa eccezione, tanto che comincia a venire perseguitata da un demone sempre più pericoloso ed invasivo. Ciò, ovviamente, porta Elise a venire meno alle sue nuove scelte di vita, con tutto quello che ne consegue, in primis la presenza nel film di demoni meno legati a singoli luoghi, il che si traduce in molti più jump scares e possibilità che i mostri ciccino fuori sempre, anche durante situazioni apparentemente tranquille.
Da queste parole avrete intuito che Whannell, molto meno raffinato di Wan, ha scelto di sopperire all'originalità della trama spingendo sull'acceleratore dello spavento più o meno continuato, tanto che al momento Insidious 3 vince la palma dell'unico riuscito a farmi dormire male (forse anche perché l'ho visto di sera, in casa e da sola). Questo è praticamente l'unico cambiamento rispetto ai film precedenti, dove si giocava più sull'atmosfera e su un minimo di approfondimento dei personaggi, sfruttando in parte piani temporali diversi che si intersecavano, rimanendo miracolosamente in piedi; il terzo capitolo è molto più lineare, al limite ogni tanto cerca di "confondere" lo spettatore annullando il limite tra sogno e veglia, si affida a una famigliola non particolarmente carismatica e punta tutto su Lin Shaye e la sua interpretazione di Elise, consacrando l'attrice allora 72enne a inaspettata scream queen del nuovo millennio, talmente "iconica" da permettersi di poter prendere a capocciate gli spettri apostrofandoli in malo modo, cosa che penso di non avere mai visto in un horror. La cosa buffa, poiché lo spettatore già conosce il destino di Elise, è ritrovarsi "in pena" per ciò che può succedere a lei e ai giovani assistenti Specs e Tucker, questo nonostante sia la povera Quinn a rischiare più di tutti, fisicamente inerme davanti a una creatura orripilante che mette ancora più ansia proprio perché la protagonista è impossibilitata a muoversi e si ritrova perennemente sola e al buio. Tutto ciò rende ugualmente Insidious 3 un film dimenticabile dopo una settimana, strettamente legato a maratone come questa che sto portando avanti o comunque al quadro complessivo di una saga a cui aggiunge ben pochi tasselli, almeno a livello narrativo, quindi non una pellicola imprescindibile per gli amanti del genere. Avanti col quarto!
Del regista e sceneggiatore Leigh Whannell, che interpreta anche Specs, ho già parlato QUI. Dermot Mulroney (Sean Brenner), Stefanie Scott (Quinn Brenner), Angus Sampson (Tucker), Lin Shaye (Elise Rainier), Steve Coulter (Carl) e James Wan (regista teatrale) li trovate ai rispettivi link.
Hayley Kiyoko, che interpreta Maggie, recita assieme a Stefanie Scott anche nell'orripilante Jem e le Holograms. Ciò detto, secondo me Insidious 3 - L'inizio è tranquillamente fruibile da solo ma, se siete pignoli, potete recuperare Insidious, Oltre i confini del male - Insidious 2 e Insidious: L'ultima chiave (sono tutti su Netflix tranne il primo, che si trova a noleggio su qualsiasi piattaforma, e il quarto, disponibile su Amazon Prime Video) e magari aggiungere la saga di The Conjuring con tutti i suoi spin-off. ENJOY!
Nessun commento:
Posta un commento