mercoledì 26 luglio 2023

Unwelcome (2022)

Era un film che avevo segnato come uno dei must see dell'anno ma poi lo avevo un po' perso dai radar, finché Shudder non ha tirato fuori Unwelcome, diretto e co-sceneggiato nel 2022 dal regista Jon Wright.
Edit: La Plaion Pictures farà uscire questo film delizioso su moltissime piattaforme italiane a fine agosto, col titolo La maledizione dei Far Darrig.



Trama: dopo essere stati aggrediti nel loro appartamento, Maya e Jamie si trasferiscono in Irlanda, nella casa ereditata dalla zia di lui. Non sanno che la casa è tenuta sotto controllo da inquietanti creature...

Continuo a ripeterlo: il cinema horror inglese e irlandese ha una marcia in più. Sarà per la birra e l'alcool che scorrono a fiumi, per un certo stile nel raccontare storie, per l'ampio bacino di leggende da cui attingere, per lo humour nero che non manca mai: qualunque film di genere, anche il più stupido, piccolo e sconosciuto, se proviene da una delle due nazioni, ha per me comunque motivo di esistere e riesce quasi sempre a lasciare un frammento di gioia nel mio cuore. Unwelcome è uno strano ibrido, un film che aveva tutte le carte in regola per riuscire malissimo, invece è risultato una delle pellicole più interessanti dell'anno. Tutto comincia quando Maya e Jamie, coppietta di persone deliziose che ha appena scoperto di aspettare un bambino, vengono aggrediti in casa da tre buzzurri proprio nel corso di innocui festeggiamenti casalinghi; la sequenza iniziale del film, in perfetto equilibrio tra la leggerezza umoristica dei dialoghi tra Maya e Jamie e l'orribile, angosciante serietà di vedersi minacciati e percossi senza poter reagire, è quella che definisce in toto il tono di Unwelcome, film che ad ogni passaggio stempera con trovate bizzarre e dialoghi brillanti delle situazioni di uno squallore aberrante, dimostrandosi più profondo di quanto non appaia. Maya e Jamie, come da titolo, sono "sgraditi" ovunque vadano, costretti per il comportamento di pochi zotici ignoranti a sentirsi costantemente minacciati nel momento più delicato della loro vita, e ciò vale in Inghilterra come in Irlanda, dove i due trovano temporaneo rifugio nel momento in cui la vecchia zia Maeve lascia in eredità a Jamie la sua casa vicino ai boschi. Mentre, infatti, gli abitanti del paesino si dimostrano accoglienti e cortesi, la famiglia di muratori assunta dai protagonisti per rimettere a posto casa si profonde in comportamenti sempre più razzisti, ignoranti, beceri e pericolosi, rendendo Jamie e Maya il fulcro di tutto ciò che c'è di sbagliato nel mondo. L'aggettivo "Unwelcome", però, non si riferisce solo ai protagonisti, ma anche agli esseri che si nascondono nel bosco. I far darrig, o red caps, come preferite voi, sono creaturine malevole che esigono quotidianamente un tributo di sangue e che rischiano di scomparire, rifiutate dalla modernità che avanza e da chi ritiene superfluo tramandare le leggende, positive o negative che siano, e non è un caso che Maya e Jamie si leghino (all'inizio inconsapevolmente ma comunque in fiducia) ad esseri "sgraditi" quanto loro.

Oltre che sgraditi, i far darrig dovrebbero risultare anche sgradevoli, peccato che, affiancati ai veri mostri della pellicola, risultino invece incredibilmente deliziosi. Misto di goblin di Labyrinth e verdognoli Gremlins, i far darrig sono delle creature mirabilmente realizzate con un mix di effetti artigianali (sono attori in costume, ripresi su set di grandezze diverse) e CGI che le rendono vintage ma non sciatte e, soprattutto, hanno delle vocette in grado di sciogliere il cuore con battutine sciocche e prese in giro infantili. E' un bel cortocircuito mentale questo, in quanto le creaturine non lesinano morti ad effetto e particolarmente sanguinose, ma visto quanto poco valgano a livello di umanità le loro vittime, è una contraddizione comprensibile. La loro presenza rende Unwelcome un ottimo esempio di favola nera, e lo stile di regia e fotografia concorre a ricreare un'atmosfera "fatata" con colori saturi e vividissimi che esplodono in due tonalità primarie, il rosso del sangue e il giallo dell'abito di Maya, senza dimenticare il verde dell'Irlanda e quelle sfumature di marrone tipiche dei pub, all'interno dei quali si incontrano i personaggi più bizzarri. A proposito di personaggi, i protagonisti di Unwelcome sono scritti benissimo. Maya è una donna forte e decisa, che le brutte esperienze hanno messo in ginocchio senza spezzarla, mentre Jamie vive l'incubo di venire considerato un maschio "beta", incapace di proteggere moglie e nascituro, e cerca di sopperire al trauma della violenza e al disgusto verso se stesso impegnandosi a migliorare, per quanto in modo goffo (come dimostra la sua "dipendenza" dai manuali di autoaffermazione, di mindfulness, persino krav maga); vedere questi due futuri genitori bersagliati di continuo da una vita ingiusta e da persone orribili fa male davvero, ed è forse per questo che sono stata spinta a vivere con ottimismo anche l'ambiguo, affascinante finale, nella speranza che Jamie e Maya possano diventare "desiderati" e amati, soprattutto protetti, per quanto in modo inconsueto. Guardatelo, poi mi saprete dire!


Del regista e co-sceneggiatore Jon Wright ho già parlato QUI

Hannah John-Kamen interpreta Maya. Inglese, ha partecipato a film come Star Wars - Il risveglio della forza, Ready Player One, Ant-Man and the Wasp e a serie quali Il trono di spade. Ha 34 anni.


Colm Meaney interpreta Daddy Whelan. Irlandese, ha partecipato a film come Dick Tracy, 58 minuti per morire, Cuori ribelli, L'ultimo dei mohicani, Trappola in alto mare, La guerra dei bottoni, Morti di salute, Con Air, Blueberry e a serie quali Moonlighting, Star Trek: The Next Generation e Star Trek: Deep Space Nine; come doppiatore ha lavorato in Gargoyles e I Simpson. Anche produttore, ha 70 anni e sette film in uscita. 


Kristian Nairn, che interpreta Eoin Whelan, era l'Hodor de Il trono di spade. Se Unwelcome vi fosse piaciuto potreste recuperare Grabbers - Hangover finale, sempre di Wright, che potete trovare su Prime Video. ENJOY!

4 commenti:

  1. Bellissimo, quanto ho voluto bene a questo film! Venduto come un incrocio tra "Cane di paglia" e i "Gremlins" per una volta mantiene le promesse pubblicitarie, ma su Jon Wright si può sempre contare, infatti sto ancora consigliando a tutti di vederlo, quando mi chiedono il classico titolo horror ;-) Cheers

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    1. E' davvero delizioso, uno degli horror più carini visti quest'anno!

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  2. Per la Settimana Horror ho in programma una doppietta Jon Wright, il Grabbers consigliato da Cassidy e ovviamente questo strano Gremlins. Felice di sapere che sa come divertire!

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    1. Grabbers è davvero divertente, ma forse questo mi è piaciuto di più!

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