giovedì 19 ottobre 2023

Saw V - Non crederai ai tuoi occhi (2008)

Oimemì, come diceva mia nonna. Il recupero dei Saw non accenna a fermarsi e sono arrivata addirittura a Saw V - Non crederai ai tuoi occhi (Saw V), diretto nel 2008 dal regista David Hackl.


Trama: l'agente Hoffman è rimasto l'unico seguace di John Kramer, nonché l'unico a portare ancora avanti i perversi giochi dell'Enigmista, e deve impedire che la sua identità venga scoperta...


Prendete un fiacco agente della polizia interpretato da un attore col fisico e lo sguardo del pio bove carducciano e rendetelo protagonista di un franchise di successo affiancandogli, con flashback piazzati alla bisogna, il ben più carismatico villain della serie. Lasciate che detto villain, per effetto del pio bove di cui sopra, porti a casa la performance più moscia in cinque anni, come se nemmeno lui ne avesse più voglia. Aggiungete un paio di "giochi" che, ormai, non stupiscono né inquietano più nessuno e, per non sbagliare, un paio di twist farraginosi e dettagli da lasciare cadere per poi riprenderli nel prossimo film, e avrete la ricetta perfetta di Saw V, ad ora il peggior capitolo della saga se non vogliamo contare quell'orrore di reboot con il fratello abbronzato di Popeye. In pratica, Saw V serve da riassunto per tutto quello che è successo prima (ci sta. Sto guardando questi film uno dopo l'altro e me li dimentico dopo un paio di giorni, tanto che devo consultare Wikipedia per le trame, giuro) e per tirare un paio di fili lasciati in sospeso ma, se ci fate caso, "funzionerebbe" anche se non ci fosse l'ordalia a cui vengono sottoposti sei sconosciuti apparentemente senza alcun contatto tra loro, perché il fulcro della storia è l'indagine che vede l'agente Strahm indagare su Hoffman, talmente inetto nel nascondere la sua natura di seguace di Jigsaw che farebbe la felicità di Lombroso. L'unica cosa interessante di Saw V sono l'inizio debitore di Poe e la fine, ma quest'ultima è talmente fastidiosa da far bestemmiare un santo. Non crederai ai tuoi occhi, sì, ma dalla pochezza.


La stessa aria di sciatteria si respira in zona regia. Non sono mai stata una fan delle riprese isteriche di Darren Lynn Bousman, tutte spalmate di bianco e verde slime, montate da un pazzo strafatto di crack, ma qui sembra di stare guardando l'episodio di qualche serie poliziesca anni '90, con gli stessi movimenti di macchina, la stessa palette di colori e la stessa verve. Per citare lo stesso John Kramer, "Qui non c'è spazio per i sentimenti, il tuo cuore dev'essere distaccato", e credo sia lo stesso mantra usato da tutte le persone coinvolte nel film, a cominciare dagli attori. Io continuo a dire che Patterson e Mandylor, al buio, sono praticamente identici e faccio sempre fatica a distinguerli, ma il picco di sciatteria lo toccano i sei sfigati del gioco principale, con una Julie Benz irriconoscibile sotto un'orrida parruccazza nera, e l'ennesimo clone di Stanley Tucci che, per un attimo, mi ha lasciata basita all'idea che il grande attore potesse essersi prestato a 'sta fetecchia di film. Considerato che i suoi eredi sono uno più scemo e paraculo dell'altro, non mi va nemmeno di spendere due parole sulle motivazioni sempre più farlocche che spingono il Jigsaw originale all'azione scombinando una continuity già abbastanza stiracchiata (un po' ammazza gente che si meriterebbe di peggio, un po' sceglie persone a cui sarebbe bastato un coppino e un ammonimento a non peccare più, e ormai la storia "io non uccido, lascio una scelta" risulta quantomeno ridicola), quindi mi pongo solo una domanda: va bene il segreto professionale, ma perché un notaio dovrebbe lasciare in custodia un'inquietante ed enorme scatola nera alla moglie di un serial killer notoriamente famoso per uccidere tramite trappole ed enigmi?


Di Tobin Bell (Jigsaw / John), Scott Patterson (Agente Strahm), Betsy Russell (Jill) e Julie Benz (Brit) ho parlato ai rispettivi link. 

David Hackl è il regista della pellicola. Canadese, principalmente scenografo, ha diretto altri film come Il labirinto del Grizzly, Life on the Line Daughter of the Wolf - La figlia del lupo. Anche produttore, ha 60 anni.


Se il film vi fosse piaciuto, ripropongo (come la peperonata) l'elenco delle altre pellicole della saga: Saw - L'enigmistaSaw II - La soluzione dell'enigmaSaw III - L'enigma senza fine, Saw IV - Il gioco continua, Saw VI - Credi in lui, Saw 3D - Il capitolo finale, Saw: Legacy e lo spin-off Spiral - L'eredità di Saw. ENJOY!

2 commenti:

  1. Interprete migliore del film: il cane che uscendo dall'ascensore abbaia ad Hoffman!

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