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venerdì 22 aprile 2022

Animali fantastici - I segreti di Silente (2022)

Poteva mancare la visione del terzo capitolo della saga Animali fantastici e come grigliarli? No, per l'appunto. Il giorno dopo l'uscita, in una sala gremita di coviddi, sono andata a vedere Animali fantastici - I segreti di Silente (Fantastic Beasts - Secrets of Dumbledore), diretto dal regista David Yates.


Trama: Silente, legato a Grindelwald da un patto di sangue che gli impedisce di nuocergli, chiede aiuto a Newt Scamander e compagnia per evitare che il mago oscuro diventi il nuovo Capo Supremo del mondo magico...


Non è un mistero che I crimini di Grindelwald mi avesse fatto abbastanza pena, non tanto per la realizzazione, quanto per la trama: inutilmente complicata, prolissa, zeppa di personaggi inutili e caratterizzazioni stupide, mi era sembrato un loffio tentativo di collegare la saga degli Animali fantastici a quella principale sfruttando principalmente dei nomi importanti che hanno lasciato il tempo che hanno trovato. Con I segreti di Silente la Rowling e soci hanno cercato di aggiustare un po' il tiro e in buona parte, questo va detto, ci sono riusciti. Tolto che io continuo a preferire le atmosfere fresche e favolistiche del primo film, l'unico ad avere ogni diritto di portare gli Animali fantastici nel titolo, a questi trattati di fantapolitica magica dai toni cupi, questa volta se non altro la trama è fruibile senza diventare matti a risalire a 30 alberi genealogici diversi e ogni personaggio (tranne Yusuf, il mago di colore per intenderci) ha una funzione ben precisa e uno story arc da seguire. Il motivo, detto con molta maligna sincerità, potrebbe essere il fatto che la Rowling rischia di non riuscire ad arrivare ai cinque film di cui si era parlato all'inizio; noterete infatti che I segreti di Silente si chiude con una serie di situazioni "aperte", ma non così tanto da dover per forza ricorrere a dei seguiti per tirare le fila, a differenza del film precedente. Detto questo, la pellicola, come da titolo, racconta un paio di segreti di famiglia del preside di Hogwarts, che fungono da cornice per l'ennesimo machiavellico piano di Grindelwald, il quale stavolta punta a diventare Capo Supremo del mondo magico. Scamander e i suoi animali sono ormai diventati agenti di Silente e la natura schiva del nostro viene messa un po' da parte così da trasformarlo in una sorta di tramite tra Silente e un gruppo eterogeneo di salvatori, tra i quali spicca il no-mag Jacob, l'unico che per fortuna continua a rimanere ben caratterizzato e su cui vorrei uno spin-off.


Gli altri personaggi, salvo i carismatici Silente e Grindelwald (a proposito, ciao Johnny, proprio non mi manchi per nulla) sui quali personalmente avrei spinto un po' l'acceleratore a proposito di una certa questione che io e i fan sostenevamo da anni, stanno lì a fare da cartonati o poco più, persino l'adorata Queenie e quel Credence che nei film precedenti rappresentava una forza della natura. Fortunatamente, qualche animale fantastico a infondere un po' di vitalità ancora c'è. Assieme ai beniamini Snaso e Asticello, protagonisti di un paio di scene ad alto tasso di divertimento, c'è la tenerezza inenarrabile della new entry denominata Quillin, elemento fondamentale della trama, e l'orrore di un paio di bestiacce simili a scorpioni, un momento potenzialmente horror "ammorbidito" da una delle sequenze più genuinamente esilaranti della pellicola. A proposito di sequenze. Non so se è lo schermo del multisala che ormai fa schifo ma a me è parso che Yates non riuscisse minimamente ad imbroccare le scene di azione in notturna, penalizzate anche da un montaggio e una fotografia a dir poco orribili (l'inizio, con Scamander e il Quillin, è inguardabile ma anche la fuga dal carcere tedesco non scherza), e anche se il regista è riuscito a portare a casa un paio di interessanti sequenze di lotta "a due" aventi per protagonista Silente, meriterebbe lo stesso che gli venissero tagliate le manine ogni volta che si affida al ralenti, ché una sequenza va anche bene, ma girarne mezza dozzina anche basta. Ciò detto, nonostante non sia stata una visione entusiasmante al 100%, I segreti di Silente raddrizza se non altro un paio di brutture lasciate dal precedente capitolo e soddisfa l'occhio della spettatrice con due uomini talmente affascinanti che gli Animali fantastici e tutto il cucuzzaro potrebbero anche scomparire, quindi merita una visione anche solo per questo.


Del regista David Yates ho già parlato QUI. Jude Law (Albus Silente), Mads Mikkelsen (Gellert Grindelwald),  Eddie Redmayne (Newt Scamander), Katherine Waterston (Tina Goldstein), Ezra Miller (Credence Barebone), Callum Turner (Theseus Scamander), Richard Coyle (Aberforth) e Dan Fogler (Jacob Kowalski) li trovate invece ai rispettivi link.

Oliver Masucci interpreta Anton Vogel. Tedesco, indimenticabile Ulrich della serie Dark, ha partecipato a film come Lui è tornato e ad altre serie quali Squadra speciale Cobra 11. Ha 54 anni e un film in uscita. 


Tra i seguaci tedeschi di Grindelwald troviamo anche Aleksandr Kuznetsov, il giovane protagonista di Why Don't You Just Die? mentre Valerie Pachner, che interpreta Henrietta Fischer, era Mata Hari in The King's Man - Le origini. Nell'attesa di sapere se ci sarà o meno un quarto capitolo, cosa non probabilissima nonostante la Rowling avesse pianificato ben cinque film, se Animali fantastici - I segreti di Silente vi fosse piaciuto recuperate ovviamente Animali fantastici e dove trovarli, Animali fantastici - I crimini di Grindelwald e tutti i film della serie Harry Potter. ENJOY!


martedì 28 aprile 2020

Emma. (2020)

Su Chili, che è diventata la piattaforma privilegiata per quei film che sarebbero dovuto uscire nelle sale e non ce l'hanno fatta, trovate Emma., diretto dalla regista Autumn de Wilde e tratto dall'omonimo romanzo di Jane Austin.


Trama: Emma Woodhouse è una ricca fanciulla di buona famiglia il cui passatempo è "creare" coppie in base alle sue spesso erronee convinzioni. Quando l'amore arriverà a bussare anche alla sua porta, la giovane si troverà impreparata...


Faccio pubblica ammenda: non ho mai letto Emma ma ho intenzione di rimediare in questi giorni (ho già acquistato l'ebook) e non ho mai guardato altri film tratti dal romanzo anche se, a ripensarci ora, Ragazze a Beverly Hills è MOLTO simile alla trama generale di Emma.. Ho deciso di fiondarmi sulla pellicola di Autumn de Wilde perché aveva un trailer spettacolare e due attrici che adoro, Anya Taylor-Joy e Mia Goth, e non sono assolutamente rimasta delusa dalla mia scelta perché Emma. è un film delizioso, nonostante la sua antipatica protagonista. La definisco antipatica ma la verità è che, a prescindere dalla "sua faccia da figa di legno" (Bolluomo dixit), è impossibile odiare Emma, coi suoi aristocratici e piccati modi di fare inglesi che stridono con le sue buone intenzioni, spesso rese contorte dal suo carattere volitivo ed orgoglioso, dalla consapevolezza erronea di essere migliore di tutti quelli che la circondano. E' impossibile odiarla perché Emma a modo suo è estremamente naif, clueless come da titolo originale di Ragazze a Beverly Hills e, per dirla alla Game of Thrones, non sa niente peggio di John Snow; inoltre è fondamentalmente di buon cuore, adora il suo ipocondriaco papà e alla fine vorrebbe il bene di Harriett nonostante l'egoistico desiderio di tenerla tutta per sé. Questo è quanto mi sento di scrivere relativamente alla trama, perché Emma. non è un film particolarmente innovativo da questo punto di vista, in quanto non rilegge la storia narrata da Jane Austen in chiave moderna o altro, magari fornendo spunti di riflessione alle ragazze moderne. Certo, Emma non ha intenzione di sposarsi e per l'epoca è molto testarda e indipendente, tuttavia, passati equivoci e momenti di malinconico scazzo, la risoluzione dell'intreccio è molto "tradizionale" e non gode di una zampata à la Gerwig come accadeva nel più particolare e profondo Piccole donne.


Detto questo, anche un po' chi se ne frega. Emma., come si evince dal punto messo alla fine del titolo, è un period drama ed è semplicemente una gioia per gli occhi di chi, come me, adora le scenografie "d'epoca" e, soprattutto, la bellezza dei costumi ravvivati da colori sgargianti; in questo caso, le mise di Emma sono tutte una più bella dell'altra, ulteriormente impreziosite da una finissima attenzione a dettagli come gioielli ed accessori, e il mio cuore ha sobbalzato più volte davanti a quello stuolo di cappottini rossi che sfilano rapidi in alcune sequenze, per non parlare della stupefacente casa/museo di Mr. Knightley, tutti elementi enfatizzati da una regia elegantissima e geometrica (a tratti debitrice dello stile di Wes Anderson, comunque molto stilosa ma mai fredda; vedere la scena del ballo "rivelatore" per credere) e una fotografia pulita e limpida. Poi, ovvio, ci sono le attrici. Anzi, prima parliamo degli attori. I giovanotti hanno tutti una bellezza poco convenzionale che aiuta a concentrarsi su quello che sono più che su quello che appaiono, e il vecchio leone Bill Nighy nei panni di Mr. Woodhouse è esilarante ma anche tenero, degnamente supportato dalla famiglia della figlia maggiore, che compare pochissimo ma strappa sonore risate (soprattutto grazie al rassegnato genero). Anya Taylor-Joy come protagonista è semplicemente perfetta. Quel viso dai tratti particolari, sempre un po' tra il malinconico e il fastidiato, calza benissimo al personaggio di Emma, per non parlare della delicatezza aristocratica che sembra accompagnare l'attrice in ogni film, e l'accoppiata tra lei e Mia Goth, altra bellezza particolarissima che qui viene resa in modo da avere un'apparenza dimessa (quando solitamente è sensuale da morire), frivola ed ingenua, è una delle cose migliori di un film che farà la felicità di quanti, come me, adorano questo genere di pellicole letterarie in costume.


Di Anya Taylor-Joy (Emma Woodhouse), Bill Nighy (Mr. Woodhouse) e Mia Goth (Harriett Smith) ho parlato ai rispettivi link.

Autumn de Wilde è la regista della pellicola, al suo primo lungometraggio. Americana, ha 50 anni ed è anche sceneggiatrice.


Callum Turner interpreta Frank Churchill. Inglese, ha partecipato a film come Green Room, Victor: La storia segreta del dottor Frankenstein e Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald. Anche regista e sceneggiatore, ha 30 anni e un film in uscita.


Di Emma esiste un altro film con lo stesso titolo e Gwyneth Paltrow nei panni della protagonista e Toni Collette in quelli di Harriett; se il film di Autumn de Wilde vi fosse piaciuto recuperatelo e aggiungete il già citato Ragazze a Beverly Hills. ENJOY!

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