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mercoledì 25 ottobre 2023

Saw: Legacy (2017)

Non me lo sarei mai aspettata ma sono arrivata alla fine! Oggi parliamo di Saw: Legacy (Jigsaw), diretto nel 2017 dagli Spierig Brothers.


Trama: dieci anni dopo la morte di John Kramer, i giochi di Jigsaw ricominciano...


Al momento in cui scrivo queste righe non ho ancora visto Saw X, quindi redigerò il post come se Saw: Legacy fosse l'ultimo film della serie. Per questo motivo, vi confesso, non saprei davvero cosa scrivere di diverso rispetto alle altre volte, e forse è questo il problema che si sono trovati davanti gli sceneggiatori e i registi di Saw: Legacy. Voglio dire, Saw 3D aveva chiuso il cerchio, magari in maniera un po' goffa, di una gigantesca serie di indizi, twist e personaggi ricorsi nel giro di quasi un decennio, quindi cos'altro rimaneva a Saw: Legacy, se non ricominciare da capo? Il nuovo inizio, però, si ritrova a riproporre pedissequamente gli schemi dei film precedenti, non solo a livello di struttura (ci sono persone più o meno colpevoli di qualcosa, che devono sopravvivere al gioco di Saw seguendo le regole, ma grazie al piffero) ma anche per il modo in cui cerca di gabbare lo spettatore e portarlo ad avere determinate convinzioni, in un whodunnit abbastanza pigro culminante in un (non) twist improbabile che mi ha fatta saltare dalla poltrona urlando "mafffigurati!!". E infatti, maffigurati, per l'appunto, e va dato credito a Saw: Legacy di avere mandato un po' a quel paese la continuity che i film precedenti avevano fatto i salti mortali per mantenere coerente. Quindi, alla fine della fiera, rimane giusto la "gradevolezza" delle trappole di Jigsaw, meno deprimenti che in passato e più sciocchine e, soprattutto, "rapide", prive di quel pesantissimo carico di responsabilità che un singolo, povero stronzo era costretto a caricarsi sulle spalle ammazzando gente al posto di John Kramer; inoltre, Saw: Legacy, per quanto comunque gore, si allontana un po' dallo stile voyeristico del torture porn e dal terribile desiderio di spingere lo spettatore ad identificarsi con Jigsaw per assolvere un desiderio recondito di farsi vendetta da sé anche nella realtà.


Per quanto riguarda la regia, tutto appare molto più patinato e pulito rispetto ai capitoli precedenti. Manca lo stile di Darren Lynn Bousman, che mirava a rendere tutto squallido e sporco, oltre che allucinato, manca (per fortuna) l'anonimo piattume televisivo dei film affidati ad altre mani, e il rinnovato aspetto di Billy il pupazzo riassume tutta la modernità della nuova via. Persino le trappole e il sangue sembrano innocui, se mi passate il termine, ma sicuramente c'è maggiore chiarezza nella messa in scena e tutto ciò che accade sullo schermo è lì, ben visibile, scandito da un montaggio fluido. Conseguenza di ciò è che persino gli attori meno carismatici o memorabili sembrano comunque dei professionisti navigati, non come Costas Mandylor e Betsy Russell che parevano usciti dalla telenovela piemontese, con menzione speciale per i membri femminili del cast, bellissime facce che hanno giustamente fatto faville in altri horror migliori di questo. In pratica questo Saw: Legacy mi è parso un Saw 2.0 poco coraggioso, realizzato per dare un colpo al cerchio e uno alla botte che non tenesse distante potenziali nuovi spettatori e che non facesse gridare i fan all'orrore. A me, che non sono ammiratrice sfegata della saga (anzi) non è dispiaciuto perché comunque è ben fatto e regala un'ora e mezza di splatterate disimpegnate, ma basta rifletterci dieci minuti in più e saltano fuori tutte le magagne di una sceneggiatura particolarmente scema e svogliata. Chissà come sarà Saw X, ho già paura ma non in senso buono!! 


Dei registi Spierig Brothers ho già parlato QUI. Tobin Bell (Jigsaw / John Kramer), Callum Keith Rennie (Detective Halloran), Laura Vandervoort (Anna) e Brittany Allen (Carly) li trovate invece ai rispettivi link.


Hannah Emily Anderson
, che interpreta Eleanor Bonneville, era protagonista del bellissimo What Keeps You Alive proprio assieme a Brittany Allen. Se il film vi fosse piaciuto, ecco l'elenco delle altre pellicole della saga: Saw - L'enigmistaSaw II - La soluzione dell'enigmaSaw III - L'enigma senza fineSaw IV - Il gioco continuaSaw V - Non crederai ai tuoi occhiSaw VI, Saw 3D - Il capitolo finale e lo spin-off Spiral - L'eredità di SawENJOY!

martedì 5 giugno 2018

La vedova Winchester (2018)

Benché fosse uscito da parecchio tempo, ho recuperato solo di recente La vedova Winchester (Winchester), diretto e co-sceneggiato dagli Spierig Brothers.


Trama: uno psichiatra dipendente dal laudano e alcolista viene assunto dagli avvocati della Winchester onde accertare le condizioni mentali della vedova del fondatore dell'azienda, proprietaria del 50% delle azioni e di una casa dove accadono cose misteriose...



Sarah Winchester è una signora realmente esistita. Leggenda narra che la donna, erede della fortuna del marito, abbia cominciato a far costruire la Winchester Mansion a seguito della morte di quest'ultimo, convinta che la sua famiglia fosse maledetta; i lavori si sono conclusi solo con la morte di Sarah e nel corso di 38 anni la casa è diventata un incubo architettonico dovuto non solo al terremoto di San Francisco del 1906 (citato nel film) ma soprattutto al fatto che la Winchester, ignorante in materia di progetti e architettura, continuasse a far aggiungere porte, finestre e stanze senza seguire una logica, affidandosi all'estro e abbandonando eventuali lavori quando quella determinata area abitativa le veniva a noia. Ovviamente, si dice anche che questa follia architettonica fosse dovuta alla ferma convinzione della Winchester che la sua famiglia fosse maledetta a causa di tutte le persone morte per mezzo delle armi prodotte dall'azienda e da qui è nata la certezza (tutt'ora in vigore) che la Winchester Mansion fosse infestata dagli spiriti. Elementi sufficienti, questi, per affascinare produttori televisivi, documentaristi, studiosi del paranormale, sceneggiatori/registi cinematografici e persino mangaka: La vedova Winchester non è la prima opera basata sulla storia di Sarah Winchester e probabilmente non sarà l'ultima né una delle più innovative. Per quel che mi riguarda, le uniche cose davvero memorabili del film sono le scenografie e i costumi, le prime ancora più mirabili poiché ricostruite in studio, in quanto i veri interni della Winchester Mansion sono ben più stretti e difficili da riprendere. Certo, nelle mani di un regista più visionario probabilmente la casa "incriminata" sarebbe diventata un fantasioso delirio di dedali infiniti e prospettive sghembe ma lo stesso le scenografie del film danno l'idea di un posto non solo pericoloso e decadente ma anche caotico, un affronto a tutte le leggi dell'architettura e il luogo ideale come nascondiglio per spiriti iracondi.


Per il resto, La vedova Winchester percorre sentieri già battuti e non raggiunge le vette di delirio del film precedente degli Spearig Brothers, l'intrigante Predestination. Abbiamo una "banale" storia di fantasmi vendicativi, eccentriche signore costrette a sopportarli in quanto maledette da blandi poteri psichici (solo a me il personaggio di Sarah ha ricordato un po' quello di Lin Shaye in Insidious?), luminari dal tragico passato che dapprima sono scettici poi diventano il mezzo per sconfiggere le entità importune e pargoli nati per essere contenitori del maligno; a proposito di quest'ultimo, gli sceneggiatori mettono a segno un bel twist inaspettato, l'unico che mi ha lasciata davvero sorpresa assieme al primo jump scare piazzato a mezz'ora dall'inizio del film, per il resto posso onestamente dire che La vedova Winchester è persino un po' soporifero. Peccato per questa "debolezza" diffusa, perché in realtà Helen Mirren ha una presenza scenica non da poco e conferisce elegante fascino e persino un pizzico di ambiguità alla misteriosa figura di Sarah Winchester, al punto da eclissare il pur bravo Jason Clarke che dovrebbe essere il protagonista della pellicola, o comunque l'eroe. Il resto del cast è invece sottotono, con una Sarah Snook che a momenti nemmeno riconoscevo (e anche lì, quanto l'avevo adorata in Predestination!) e un Eamon Farren che faceva faville giusto in Twin Peaks ma che qui mostra diversi limiti attoriali. Come ho detto prima, peccato. Non è che La vedova Winchester sia brutto, però speravo in qualcosa che mi emozionasse ed intrigasse di più, per il resto non posso sconsigliarlo, anche solo per la presenza della divina Mirren e per la voglia che mi ha messo di fare un salto negli USA, a visitare la casa infestata più famosa del Nord America.


Degli Spierig Brothers, registi e co-sceneggiatori della pellicola, ho già parlato QUI. Helen Mirren (Sarah Winchester), Sarah Snook (Marion Marriott) e Jason Clarke (Dr. Eric Price) li trovate invece ai rispettivi link.

Eamon Farren interpreta Ben Block. Australiano, lo abbiamo odiato nella terza serie di Twin Peaks ma ha partecipato anche a film come Lion - La strada verso casa. Ha 33 anni e un film in uscita.


Somma idiozia delle leggi di copyright: siccome la Lionsgate ha acquistato i diritti cinematografici e fotografici legati alla Winchester Mistery House (visitabile al modico prezzo di 39 dollari a testa!), ai turisti che la visitano è ora vietato fare foto all'interno perché ciò sarebbe come fare "concorrenza" al film. Nel 2009 anche la Asylum ha deciso di realizzare una pellicola basata sul mistero della Winchester Mansion e ha fatto uscire Haunting of Winchester House, una roba immagino bruttissima che non vi consiglierei di recuperare conoscendo la Asylum; piuttosto, se il genere vi piace guardate The Conjuring e il suo sequel. ENJOY!


mercoledì 15 luglio 2015

Predestination (2014)

Senza un perché, in questi giorni ho deciso di guardare un film passato di soppiatto nelle nostre sale ma di cui quasi tutti stavano già parlando bene, ovvero Predestination, diretto e co-sceneggiato nel 2014 dagli Spierig Brothers e tratto dal racconto Tutti voi zombie di Robert Heinlein.


Trama: un uomo con il potere di viaggiare nel tempo deve impedire che un terrorista faccia innumerevoli stragi nel cuore dell'America...


E voi ora direte: bella schifezza di trama. O meglio, quanta banalità! A mia discolpa posso solo dire che l'enorme problema di Predestination, se siete degli ignoranti come me e non avete mai letto il racconto di Heinlein, è l'impossibilità di scrivere più di così, pena rischio di incappare in spoiler mortali. Fidatevi, non vi piacerebbe conoscere altri dettagli sul film degli Spierig Brothers anche perché la cosa più bella è lasciarsi rapire dal racconto de "la ragazza madre" e venire a poco a poco a scoprire tutto ciò che nasconde Predestination. Ho detto ovviamente scoprire, non capire. Predestination, nonostante la fondamentale prevedibilità dei suoi colpi di scena, è il film più complesso ed intrigante che ho visto nell'ultimo anno, zeppo di paradossi temporali in grado di fulminare il cervello a chiunque dovesse mettersi a ragionarci troppo ma allo stesso tempo popolato da protagonisti talmente umani che sarebbe impossibile non interessarsi alle loro sorti tanto che, cullati dalla voce fuori campo de "la ragazza madre", diventa quasi ininfluente seguire le indagini sul cosiddetto "fizzle bomber" che sta minacciando l'America. Sulla trama quindi altro non dirò, se non che il mio amore per i personaggi è stato talmente grande da farmi sorvolare su un incredibile WTF che probabilmente avrà inficiato il giudizio di molti spettatori meno sensibili... ma non è stato solo l'amore a farmi apprezzare Predestination. O meglio, non solo l'amore per i protagonisti.


La verità che mi sono innamorata perdutamente di Sarah Snook. Già me n'ero accorta guardando Jessabelle ma con Predestination ne ho avuto la conferma: adoro il suo viso delicato, gli occhi espressivi e la capacità di interpretare eroine allo stesso tempo forti e fragili senza mai calcare la mano o esagerare le peculiarità che caratterizzano i suoi personaggi. Ethan Hawke è sempre bello da vedere e piacevole da sentire ma è Sarah Snook il cuore pulsante di Predestination, l'attrice giovane che riesce a rubare la scena al vecchio attore consumato non solo grazie alla bellezza ma soprattutto grazie al carisma. E gli Spierig Brothers sono altrettanto bravi. A fronte di una storia che si può tranquillamente definire fantascientifica, i gemellini tedeschi scelgono di raccontarla in modo sobrio e quasi classico, riducendo al minimo la violenza e gli effetti speciali e preferendo lasciare che questi ultimi siano "naturali", realizzati da ingegno manuale invece che da orridi ritocchi in CG. Gli Spierig Brothers, con le loro inquadrature eleganti e il gusto vintage per scenografie e costumi, nascondono in ogni sequenza (e persino nella scelta della colonna sonora!!) dei dettagli per nulla casuali in grado di risultare molto significativi col senno di poi e confezionano così uno di quei film poco pubblicizzati, poco conosciuti e tuttavia molto più gradevoli ed intriganti di tanti altri loro sponsorizzatissimi cugini. Insomma, mi tocca concludere perché ogni altra parola rischierebbe lo sconfinamento in territorio spoiler. Per me Predestination è stata la sorpresa dell'estate e lo consiglio caldamente... tuttavia, nonostante il mio entusiasmo sarebbe meglio che i non cultori dei paradossi temporali si astenessero perché conosco molta gente che mi ricoprirebbe d'insulti dopo aver visto un film simile!!


Di Ethan Hawke (il barista) e Sarah Snook (la ragazza madre) ho già parlato ai rispettivi link.

I gemelli Michael e Peter Spierig, conosciuti come gli Spierig Brothers, sono i registi e co-sceneggiatori della pellicola. Tedeschi, hanno diretto film come Undead e Daybreakers - L'ultimo vampiro. Anche produttori e responsabili degli effetti speciali, hanno 39 anni.


Noah Taylor interpreta Mr. Robertson. Inglese, lo ricordo per film come Quasi famosi, Vanilla sky, Le avventure acquatiche di Steve Zissou e La fabbrica di cioccolato. Ha 46 anni e un film in uscita.


Se Predestination vi fosse piaciuto recuperate Source Code, Donnie Darko e magari Inception. ENJOY!

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