mercoledì 28 settembre 2016

31 (2016)

Oggi si torna a parlare dell'amico Rob Zombie, regista e sceneggiatore di 31, uno degli horror che non dovete assolutamente perdere quest'anno.


Trama: la notte di Halloween un gruppo di giostrai viene costretto a partecipare al terrificante survival game 31, che prevede un ambiente dal quale non è possibile uscire e un gruppo di killer travestiti da clown.



Ormai lo avrete letto in ogni blog, sito e rivista che conta: Rob Zombie è tornato. Intendiamoci, per me si era giusto un po' allontanato, anche perché, sinceramente, a me erano piaciuti sia Halloween - The Beginning sia il tanto vituperato Le streghe di Salem, ma devo ammettere che le vette de La casa dei 1000 corpi e, soprattutto, di quel capolavoro che era La casa del diavolo erano ben lontane dalle sue ultime opere. Con 31, Rob è tornato a fare quello che gli riesce meglio, ovvero riunire un branco di personaggi brutti, sporchi e cattivi, e farli interagire nel peggiore dei modi possibili, con una piccola differenza. Se in La casa dei 1000 corpi avevamo il solito gruppetto di teenager insopportabili dati in pasto a degli psicopatici, cosa che portava lo spettatore a non parteggiare né per gli uni né per gli altri (anzi, forse un po' più per gli psicopatici), e in La casa del diavolo il regista era riuscito addirittura a portare lo spettatore a vergognarsi di provare qualcosa per i "cattivi", qui i sentimenti che mi hanno mossa durante la visione del film sono stati ancora diversi. E' impossibile, infatti, non empatizzare con Charly, Roscoe, Venus e compagnia, artisti di strada talmente uniti da poter tranquillamente venire definiti una famiglia e non proprio quelli che chiameremmo degli stinchi di santo: rozzi, trasandati e dediti ad alcool e droghe, i protagonisti di 31 vivono alla giornata in un mondo di libertà assoluta, forse non assolutamente soddisfacente ma comunque l'unico dal quale riescono a trarre sostentamento, cercando tra spostamenti ed espedienti di rimanere fuori dalla strada e da un destino di povertà e degrado. Quando i nostri si vedono uccidere alcuni membri della "famiglia", prima di venire rapiti e inseriti a forza in un gioco patrocinato da ricconi annoiati, qualcosa si spezza in loro e nello spettatore, che di fatto soffre a vederli alla mercé dei terrificanti clown che infestano il luogo. Allo stesso tempo, è difficile non rimanere affascinati da personaggi iconici quali l'inquietante Doom-Head, killer folle e raffinato dall'eloquio ipnotico e dal sorriso agghiacciante, capo ideale del resto della marmaglia partorita dalla mente deviata di Rob Zombie.


Forse solo Alex De La Iglesia avrebbe avuto l'ardire di portare sul grande schermo nani messicani nazisti (comunque, Rob, io aspetto ancora un lungometraggio su Werewolf Women of the SS, sallo) e teutonici giganti in tutù ad accompagnare più prosaici ma non meno sanguinosi redneck col cerone da clown e la pettorina, tutti al servizio di tre vecchi catananni conciati come il Conte Uguccione e la Madre di Jean Claude in Sensualità a Corte e già solo questo meriterebbe a Rob Zombie un plauso. Ma, non contento, il regista ha scelto di nobilitare questo sanguinoso trionfo di follia e grezzume con una splendida introduzione in bianco e nero, dove tanto è pulita e nitida la fotografia quanto è ruzzo il terrificante Richard Brake, e col finale più bello e poetico mai visto quest'anno in un horror: le immagini finali di 31, che ovviamente non vi spoilero, concentrano tutta la follia, il desiderio di sopravvivere e combattere, la comunione di due animi affini che solo una parvenza di civiltà ha fatto evolvere in maniera differente, in due intensissimi minuti accompagnati dall'evocativa Dream On degli Aerosmith, mai così bella e adatta all'atmosfera. Vi assicuro che, di fronte ad una simile conclusione, il resto del film, per quanto pregevole (soprattutto per ciò che riguarda le scenografie claustrofobiche ed oscure, il make up dei vari clown e la coraggiosa bellezza naturale di Meg Foster), scompare. Quel che ancora non è scomparso, dopo quasi una settimana dalla visione di 31, è l'ammirazione spropositata per l'attore Richard Brake il quale, come ho scritto su Facebook appena finito il film, sarebbe in grado di cancellare con uno sputacchio sanguinoso le interpretazioni di Jared Leto e Heath Ledger per diventare il Joker migliore di sempre, possibilmente accompagnato da una Harley Quinn interpretata da Sheri Moon Zombie. Dolce Sheri, poi dovrai spiegarmi come diamine fai, all'età di quasi 50 anni, ad essere ancora così gnocca, secca e sexy al punto che tuo marito non riesce a staccarti la cinepresa di dosso né a smettere di vantarsi inguainandoti dentro quella robetta che poco lascia all'immaginazione ma, se il risultato è quello di spingerlo a girare film come 31, accetto con filosofia la cosa e più non dimando!


Del regista e sceneggiatore Rob Zombie ho già parlato QUI. Sheri Moon Zombie (Charly), Jeff Daniel Phillips (Roscoe Pepper), Meg Foster (Venus Virgo), Malcom McDowell (Father Murder), Judy Geeson (Sister Dragon) e Richard Brake (Doom-Head) li trovate invece ai rispettivi link.

Lew Temple interpreta Psycho-Head. Americano, ha partecipato a film come La casa del diavolo, Non aprite quella porta: l'inizio, Déjà Vu, Halloween: The Beginning, The Lone Ranger e a serie come Walker Texas Ranger, CSI: Miami, Criminal Minds e The Walking Dead. Ha 49 anni e quattordici film in uscita.


Se 31 vi fosse piaciuto recuperate i già citati La casa dei 1000 corpi e La casa del diavolo. ENJOY!

14 commenti:

  1. ci son gia' i sottotitoli?a me Salem ha fatto schifo ma questo intriga assai

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    1. Non saprei, io ho fatto senza. Questo è un ritorno ai primi due film, i deliri Salemiani (che pur ho molto gradito) sono lontani!

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  2. Sono felicissimo di sapere che Rob Zombie è tornato Rob Zombie, dato che Salem mi aveva fatto cagare fortissimo.
    Vedo di recuperarlo il prima possibile.

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    1. Secondo me siamo tra La casa dei 1000 corpi e La casa del diavolo, nel senso che quest'ultimo è inarrivabile ma 31 mi è piaciuto più del primo :)

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  3. D'accordissimo su tutto, tranne che su Sheri Moon: bella fin che si vuole, ma gli insistiti primi piani sulle sue smorfie hanno un po' stufato. A parte questo, grande film!

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    1. Eh, si vede che Zombie è innamorato, che vogliamo farci? Scherzi a parte, Sheri non vincerà MAI l'oscar ma secondo me per questo tipo di film è perfetta!

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  4. Salem era stato una gran delusione, per me il buon Zombie è stato davvero sopravvalutato negli anni scorsi, però sarei contento di ricredermi quindi darò una possibilità a questo 31!

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    1. Beh, non bisogna aspettarsi il capolavoro horror ma questo 31 è molto godereccio :)

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  5. Ahhhh Rob Zombie: inguaribile zombofolo! Questa volta non gli dico di no :D

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  6. Rob Zombie a noi ha fatto cagare forte quasi sempre,a parte forse il primo film che ha fatto.Ma con nani messicani nazisti mi hai quasi convinto ;)

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    1. Il nano Hitler che parla spagnolo ha il suo fascino perverso. Più che altro è spiazzante!!

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  7. Nonostante sia troppo ripetitivo, piaciuto abbastanza.
    I villain sono affascinantissimi, i protagonisti meno.
    Ma, dimmi, il finale finale?

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    1. Il finale dove suona Dream On. Emozionantissimo!!! *__*

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