domenica 9 ottobre 2016

L'era glaciale - In rotta di collisione (2016)

Ogni tanto bisogna tornare a parlare di cartoni che non siano anime, Disney o Pixar e casca proprio a fagiuolo L'era glaciale - In rotta di collisione (Ice Age: Collision Course), diretto dai registi Mike Thurmeier e Galen T. Chu.


Trama: l'infinita ricerca dell'amata ghianda di Scrat porta lo scoiattolo nello spazio, dove l'animaletto finisce per cambiare la rotta di un asteroide, ora diretto sulla Terra. Toccherà a Manny e soci salvare il pianeta...


Come avevo già avuto modo di scrivere nella recensione dell'ultimo Era glaciale ci sono due modi per affrontare la più famosa saga dei Blue Sky Studios. Si può scegliere l'approccio cinefilo, magari decidendo di andare a vedere questo genere di film al cinema buttando via euro preziosi (soprattutto se non si hanno figli/nipoti da accompagnare) oppure si può prediligere l'approccio ignorante, aspettando di recuperarli in home video senza sperare in nulla più che una serata divertente. Ovviamente, ho optato per il secondo metodo, anche perché diciamocelo, tolto L'era glaciale originale gli altri film si sono praticamente cancellati dalla mia memoria senza rendermi fan della serie, quindi ho avuto modo di divertirmi parecchio. Il trucco è far finta di non capire a quali estenti siano arrivati gli sceneggiatori per allungare la broda, ignorando idee al limite dell'imbarazzante e accettando la totale follia non solo dei personaggi, ma anche delle trame. Non c'è altro modo infatti di sospendere l'incredulità davanti a una storia che mescola asteroidi in grado di eliminare un pianeta a navicelle spaziali, con l'aggiunta di un Eden terrestre dove gli abitanti rimangono sempre giovani (qualcuno ha detto Cocoon? Mah, avrò sentito male...) ed incredibili barbatrucchi che contemplano rocce magnetiche e vulcani. Gli sceneggiatori tentano anche di infilare il messaggio edificante e far "maturare" qualche personaggio, giusto per accontentare i genitori più esigenti, ma vien da dire che l'approccio Disneyano in un film come In rotta di collisione diventa quasi imbarazzante, soprattutto quando riguardano personaggi dei quali probabilmente non frega nulla a nessuno: quando in scena ci sono esseri come la nonnina di Sid e il logorroico, folle Buck, chi ha più occhi per il branco di pachidermi con problemi filial-matrimoniali? La vecchia bradipa e la donnola orba eclissano non solo personaggi già nati noiosi come Manny e famiglia, ma persino l'adorato Sid (ridotto a moscissima spalla) e l'ancor più amato (almeno da me) smilodonte Diego, per quanto continui a tifare per una bella infornata di cuccioli da parte sua e della compagna Shira.


Per il resto, abbiamo davanti la solita, vecchia pellicola "glaciale": Scrat fa casino, i protagonisti ignari devono rimediare al danno di portata cosmica, tra una gag (tante) e un momento di seria ansia (pochi, praticamente nessuno, neppure i villain mettono paura o perlomeno un vago senso di pericolo), finale a tarallucci e vino, passare alla cassa grazie. Lo sviluppo del trio di personaggi del primo film (Manny, Diego e Sid) si è, come avete potuto intuire da quello che ho scritto prima, un po' fermato e al momento i nostri aspettano soltanto un'evoluzione della loro storia sentimentale; mentre viene tolto loro dello spazio, l'attenzione degli sceneggiatori si concentra sui personaggi secondari, visti tuttavia solo come calamite viventi di gag, e temo che a lungo andare anche stelle luminose come Nonnina e Buck andranno ad offuscarsi come sta succedendo a Scrat, che dopo anni a cercare 'sta benedetta ghianda ormai ha rotto le scatole. Come la trama, anche il character design nel tempo non è cambiato affatto, i personaggi sono giusto meno spigolosi e pixelati ma più o meno l'aspetto "rozzo" e a tratti deforme che li caratterizzava dalle origini è sempre lo stesso. Per quel che riguarda invece colori, paesaggi e animazioni lo studio ha fatto parecchi passi avanti e sequenze come quella iniziale, che vede Buck prendere per il naso i dinosauri malvagi, o quella in cui viene mostrata la cristallina bellezza della valle nascosta, sono davvero molto belle. A proposito della dinamica ed esilarante introduzione di Buck, consiglierei come ultima cosa di guardare il film (ovvio, sempre se non avete piccoletti a cui farlo vedere) in lingua originale, anche perché il doppiaggio di Simon Pegg è qualcosa di superlativo e anche il resto dei personaggi è dotato di un accento e un modo di esprimersi molto particolari, che nell'edizione italiana non avevo mai colto.


Del co-regista Mike Thurmeier ho già parlato QUI. Queen Latifah (Ellie), Denis Leary (Diego), John Leguizamo (Sid), Jennifer Lopez (Shira), Simon Pegg (Buck) e Seann William Scott (Crash) li trovate invece ai rispettivi link.

Galen T. Chu è il co-regista della pellicola, probabilmente quello che ha diretto i segmenti relativi a Scrat visto che sua è la paternità del corto Cosmic Scrat-tastrophe, che di fatto ha dato origine al film. Sempre in ambito Era glaciale ha diretto il corto Surviving Sid, contenuto nel DVD di Ortone e il mondo dei Chi. Ha anche lavorato come animatore e sceneggiatore.


Neil deGrasse Tyson, che interpreta una delle voci nella mente di Buck, è un astrofisico americano piuttosto famoso, comparso anche in un episodio di The Big Bang Theory mentre la voce originale della bradipa Brooke è di Jessie J, la cantante inglese che ci aveva frantumato le gonadi con Price Tag. Altra attrice ormai titolare è la Zayday Williams di Scream Queens, alias Keke Williams, che ormai da L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva presta la voce alla mammuth Peaches. L'era glaciale - In rotta di collisione segue ovviamente L'era glaciale, L'era glaciale 2 - Il disgelo, L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri e L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva; se il film vi fosse piaciuto, intanto che aspettate un sesto, probabile capitolo, recuperateli assieme a Madagascar, A Bug's Life - Megaminimondo e Alla ricerca di Nemo. ENJOY!

12 commenti:

  1. Risposte
    1. Non è un capolavoro ma la noia, almeno per me, non c'è stata! :)

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  2. Secondo me Buck è già degenerato. Basta mi rifiuto di guardare il prossimo (ma l'avevo detto anche l'altra volta... -_-')

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    1. Io sono troppo di parte. Quando sento un accento inglese o irlandese applaudo a prescindere, che è poi quello che è successo con Buck. Comunque io ho giurato di non andare MAI più a vedere gli Era glaciale al cinema quindi ti capisco :)

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  3. Il primo fil è stato qualcosa di sensazionale, ma gli altri sì... totalmente dimenticabili. Questo e quello prima manco li ho visti...

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    1. Io li ho visti tutti ma ricordo solo il primo. Peccato :(

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  4. Dopo questa visione, ho capito che il brand è ufficialmente morto. Certo... Già dal terzo capitolo poteva finire tutto, ma ormai si è davvero esaurito.
    Non è nemmeno il peggior film d'animazione, anzi... E' solo un grosso "meh" che non ci serviva.

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    1. Esatto, è MEH. Condito da svariati punti interrogativi. Però a Buck perdono tutto, per ora.

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  5. Mi manca ancora, quasi quasi lo recupero in settimana... ovviamente in originale :)

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    1. Ovvio!!! Boicottare il doppiaggio italiano quando c'è di mezzo Simon Pegg!!

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  6. Ancora mi manca, ma prima o poi, Fordino o no, mi sa tanto che lo recupererò. A questo punto in originale.

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    1. Potrebbe essere uno di quei film in cui i bimbi si scoglionano invece di ridere. Chissà. Non resta che provare!

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