lunedì 5 maggio 2025

Until Dawn - Fino all'alba (2025)

Martedì scorso sono andata a vedere Until Dawn - Fino all'alba (Until Dawn), diretto dal regista David F. Sandberg.


Trama: a un anno dalla scomparsa della sorella, Clover e i suoi amici tornano sui luoghi dov'era stata vista per l'ultima volta e rimangono bloccati all'interno di una casa colma di esseri pronti a ucciderli...


"Sono troppo vecchia per queste stronzate", nel senso che non conosco il gioco da cui è stato tratto Until Dawn e riesco a stupirmi che il film sia stato proiettato nella sala più grossa di Savona, attirando un discreto numero di ragazzini anche di martedì. Sono, ovviamente, troppo vecchia anche per sopportare detti ragazzini, che hanno ruminato roba dall'inizio alla fine del film (ma quanti cazzo di sacchetti di patatine possono stare in una borsa??), non paghi di avermi ammorbata, come la Enoiosa de I Promessi sposi, con la tiritera "Eh, ma non è inverno. Perché è ambientato d'estate? Non potevano farlo in inverno? Oh, ma non è inverno. E perché non è inverno?" finché non ho esclamato "Perché è ESTATE. STACCE. E che due coglioni" (per fortuna, Sandberg è venuto incontro alle loro scarse capacità mentali piazzando, sul finale, l'immagine di una baita innevata. Grazie, David). Irritazione a parte, mi sono divertita guardando Until Dawn. E' un film con una trama estremamente semplice, che lascia un bel po' di domande a chi non conosce il videogioco, e che si riduce alla gioia di vedere gente morire male e tentare di sopravvivere ad aggressioni assai scorrette e crudeli. Non lasciatevi sviare dal fatto che Blair Butler e Gary Dauberman abbiano cercato di caratterizzare i personaggi sfruttando sentimenti profondi come amore, amicizia, spirito di sacrificio, oppure traumi come l'elaborazione del lutto e della solitudine; i cinque personaggi principali sono cinque sacchi di carne bellocci, per le cui innumerevoli dipartite è molto difficile provare pietà. Più interessante, invece, vedere come verranno uccisi all'interno di un loop temporale e, soprattutto, da cosa, benché nella seconda parte del film la fantasia degli sceneggiatori venga un po' a mancare. Sicuramente, Until Dawn non difetta di ritmo e i realizzatori non si sono dilungati a dismisura, e in una pellicola superficiale come questa sono due punti fondamentali per una buona riuscita. 


Altro elemento fondamentale, sono gli effetti speciali. Until Dawn è splatterosissimo, godurioso all'ennesima potenza. Continuo a ritenere The Monkey superiore, da questo punto di vista, ma sono felicissima del fatto che Sandberg abbia insistito per usare, quanto più possibile, effetti speciali artigianali. Lo so che già solo col discorso iniziale mi sono trasformata in una boomer fatta e finita, ma le soluzioni artigianali hanno tutto un altro sapore, risultano reali, fisiche, e lo stesso vale per il trucco prostetico, il buon vecchio make up, il lattice che esplode in mille pezzi, quello che volete, ma evitiamo, per cortesia, la CGI invasiva e non indispensabile. Sandberg è un patito dell'horror e si vede, perché Until Dawn è un crogiolo di citazioni non solo di classici famosi come The Descent, Nightmare, Venerdì 13 e La casa, ma anche delle trashissime case apocrife italiane; sarebbe bastata solo una messinscena un po' più lurida, degli attori meno perfetti e un pizzico di locura aggiuntiva, per realizzare un'opera davvero disturbante. Purtroppo (e torniamo al discorso iniziale della boomer), non ci sono più i tempi né il pubblico per realizzare un prodotto commerciale zeppo di trashate anni '80, e mi devo quindi accontentare di un Peter Stormare evolutosi in Enrico Beruschi, per rievocare l'infanzia. Scherzi a parte, sono stata molto contenta di rivedere uno dei miei caratteristi preferiti, ma sarei rimasta molto meno sorpresa se avessi saputo che Stormare ha partecipato anche al videogioco di Until Dawn, sempre come Dr Hill, anche se pare siano due personaggi diversi. Non credo basterà questo o il film per convincermi a giocare ad Until Dawn, che pur mi sembra un'opera molto interessante e, soprattutto, inquietante, ma non si sa mai nella vita. Per quanto riguarda l'Until Dawn cinematografico, ho visto di meglio, ho visto di peggio, ma se non altro mi sono divertita senza rimpiangere i soldi del biglietto, quindi mi sento di promuoverlo. 


Del regista David F. Sandberg ho già parlato QUI mentre Peter Stormare, che interpreta il Dr. Hill, lo trovate QUA.


Ella Rubin
, che interpreta Clover, è tra i protagonisti dell'imminente e attesissimo Fear Street: Prom Queen, mentre Michael Cimino, che interpreta Max, aveva partecipato ad Annabelle 3, un altro film diretto e sceneggiato dallo sceneggiatore di Until Dawn, Gary Dauberman. Odessa A'Zion (Nina), invece, è stata la protagonista dell'ultimo Hellraiser. Se Until Dawn vi fosse piaciuto, recuperate La casa, La casa 2 e Quella casa nel bosco. ENJOY!

4 commenti:

  1. Visto perché scadeva l'abbonamento al cinema. Non ricordo nulla, se non che mi sono divertito... 😅

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    1. Guarda, l'ho praticamente dimenticato anche io XD

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  2. Visto pure io e mi ci sono divertito da morire. Cioè mi aspettavo una porcata colossale e invece ho dovuto ricredermi perché è realizzato con molta cura e voglia di divertire una gran fetta di pubblico.

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