venerdì 12 settembre 2025

2025 Horror Challenge: Humanoids from the Deep (1980)

Questa settimana la challenge horror prevedeva la visione di "un emulo di Alien". Nell'elenco c'era anche Humanoids from the Deep, diretto nel 1980 dalla regista Barbara Peeters.


Trama: in un villaggio di pescatori, le persone cominciano a morire per mano di anfibi mutanti dagli istinti pericolosi...


Cominciamo il post dicendo che, stavolta, l'elenco tra cui scegliere i film era un po' ingannevole in quanto, salvo per il finale che non spoilero, è ben difficile pensare ad Alien guardando Humanoids from the Deep. Al limite, ciò che mi è venuto in mente è una versione becera, pornografica e più gore de Il mostro della laguna nera, ma anche questa è una definizione sbagliata, in quanto viziata da un preconcetto che, ancora oggi, sicuramente fa male alla povera Barbara Peeters, regista del film. L'autrice, infatti, aveva in animo di girare (e ha, sicuramente, girato, almeno finché non è arrivato il produttore Roger Corman a metterci mano) un horror un po' più autoriale, privo di inutili inserti soft core, più concentrato sui personaggi e sulla vicenda ecologico-sociale che si intuisce guardando Humanoids from the Deep. Il problema, ovviamente, è che, davanti al film finito, Corman ha deciso che un'opera simile non sarebbe mai stata commercialmente appetibile per il pubblico che aveva in mente, quindi ha fatto girare ex novo scene di nudo, compresi alcuni stupri neppure tanto sottili, e li ha inseriti eliminando altre sequenze a suo parere inutili, senza dire nulla alla Peeters. La regista si è trovata davanti al fattaccio compiuto solo all'anteprima del film, ha chiesto che il suo nome venisse tolto dai credits, e Corman ha accettato a patto che fosse lei a coprire le spese della modifica dei suddetti, cosa che la Peeters ha rifiutato di fare. Quindi, ad oggi Humanoids from the Deep risulta, almeno nominalmente, l'ultimo film di una regista che è poi scomparsa nel limbo di oscure produzioni televisive, e, a fronte di un simile retroscena, è giusto giudicare la qualità del prodotto ignorando le starlette urlanti che sbattono le sise in faccia allo spettatore. E la qualità di Humanoids from the Deep, per quanto mi riguarda e per quanta poca esperienza possa avere relativamente all'exploitation dell'epoca, è superiore ad altri filmacci del genere. La regista cerca di costruire un racconto per immagini, in un efficace crescendo di tensione che parte da un esplosivo incidente in barca, passa per tremende (e tristissime) inquadrature di cani sventrati e, quando entra nel vivo, scatena artigli affilati di mostri orripilanti, che aprono i corpi come fossero di burro.


Sono notevoli non solo le sequenze buie, al crepuscolo oppure acquatiche, che sono tantissime e notoriamente difficili da realizzare, ma anche quelle in cui i mostri coinvolgono i personaggi in terribili corpo a corpo ravvicinati e, soprattutto, il massacro finale al festival del salmone. Quella sequenza in particolare ha dell'incredibile e rivela l'inventiva e l'abilità di Barbara Peeters. I mostri a disposizione della troupe, infatti, erano tre, e solo uno aveva tutte le carte in regola per venire ripreso da ogni angolazione; sfruttando inquadrature e montaggio, senza ricorrere a trucchetti cheap come sequenze ripetute o riciclate, la Peeters è riuscita a realizzare un'invasione cittadina in cui i mostri sembrano la metà di mille e dove la gente muore malissimo, trovando anche il tempo di alternare l'orrore "pubblico" a momenti ancora più ansiogeni ambientati in una claustrofobica casa isolata nel bosco. Indubbiamente, non c'era bisogno delle aggiunte di Corman (tra l'altro, in parte rimosse, perché persino il produttore ha capito che molte sembravano appiccicate con lo sputo, oltre al danno la beffa, povera Barbara!) per creare una profonda sensazione di disagio, in quanto la trama, tra mutazioni genetiche, razzismo, violenza e mostri che aggrediscono fanciulle con scopi palesemente riproduttivi, per di più con quel finale splatterosissimo, metteva già molta carne al fuoco. Per questo, le nudità gratuite di cui è infarcito Humanoids from the Deep danno ancora più fastidio, non tanto quelle in qualche modo direttamente collegate alla vicenda, quanto un paio di inserti aventi per protagonisti personaggi mai visti né nominati prima che mostrano tutte le loro grazie, o l'inevitabile "momento doccia" che fa molto film con Lino Banfi. Comunque, se queste aggiunte da vecchi rattusi non vi turbano (o magari vi interessano pure!) o non vi si rivolta lo stomaco all'idea di "umanoidi dal profondo" col pallino dell'accoppiamento e cercate un bell'horroraccio splatter,  Humanoids from the Deep è un film che vi consiglio. Lo trovate gratis su Tubi, se avete una VPN. 

Barbara Peeters è la regista del film. Americana, ha diretto film come The Dark Side of Tomorrow, Bury me an Angel e Le ragazze pon pon si scatenano. E' anche sceneggiatrice. 


Joe Dante
, da poco reduce dal successo di Piranha, ha declinato l'offerta di dirigere il film. Di Humanoids from the Deep esiste un omonimo remake televisivo del 1996, con  Robert Carradine e Clint Howard, che, pur riutilizzando buona parte delle scene girate al festival, ha livelli di sesso e violenza molto ridotti. Non l'ho mai visto, quindi non posso consigliarvi il recupero, ma se il genere vi piace buttatevi su Piranha e Slither. ENJOY!
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5 commenti:

  1. Rimaneggiato vistosamente dalla produzione per aggiungere più nudi possibili, però ho sempre voluto bene a questo film pazzo, secondo me invecchiato anche bene. Cheers

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    1. Infatti, con tutti i suoi difetti mi è piaciuto molto!

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  2. Ricorda un po' le vicissitudini che incontrò Fisher in Distruggete Frankenstein! con la produzione che obbligò letteralmente Cushing e la Carlson a girare la scena dello stupro che nessuno dei due, né il regista, voleva girare; più diversi inserti "leggeri" che poco o nulla c'entravano con le atmosfere della storia. Cmq con i vari Lino Banfi, Bob Clark e Umberto Smaila la mia generazione ha scoperto il corpo femminile...
    p.s. Il primo ottobre esce in sala Together e il 10 (in streaming) finalmente Vicious di Bertino: si prospetta un grande ottobre!

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    1. Together ho paura non uscirà dalle mie parti, ma Vicious non me lo perdo proprio!!

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  3. Con questo film farebbe il paio l'altrettanto folle e malato "Plankton - creature dagli abissi" del mitico effettista Al Passeri, che sembra a tutti gli effetti una tipica produzione cormaniana da Drive-in tra pesci mutanti mostruosi, nudi come se piovesse, splatter a profusione e stupri ittici. Ti consiglierei di guardare e recensire anche questo.
    E il remake di questo film, ne parlerai?

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