lunedì 13 ottobre 2014

Il Bollodromo #4: E la chiamano estate di Jillian Tamaki e Mariko Tamaki

Quarto appuntamento col Bollodromo! Oggi finalmente parlerò di un'altra delle mie passioni, i fumetti. Ultimamente, ho avuto modo di toccare con mano la qualità delle proposte della Bao Publishing e di imbattermi nel pregiatissimo E la chiamano estate di Jillian e Mariko Tamaki! ENJOY!


Di cosa parla?
E la chiamano estate racconta l'ordinaria vita vacanziera di due ragazzine quindicenni, Rose e Windy, due amiche che ogni anno si ritrovano a trascorrere l'estate nella sonnacchiosa cittadina di Awago Beach. Tra primi amori, problemi familiari e i grandi misteri dell'adolescenza, l'estate in questione non scorre propriamente tranquilla...

Perché mi è piaciuto?
Onestamente, ormai di fumetti, manga e graphic novel ne ho letti parecchi e ho sviluppato una sorta di "immunità" emotiva verso la maggior parte di essi, tanto che ben pochi mi fanno gridare al miracolo. Arrivata all'ultima pagina di E la chiamano estate (che ho letteralmente divorato) mi sono ritrovata con un groppo alla gola e una pesantissima sensazione di nostalgia, verso l'adolescenza e verso le estati passate semplicemente a guardar passare la vita, senza fare nulla di eclatante ma divertendosi (ed annoiandosi anche, perché no?) da morire. Rose e Windy sono due ragazzine ordinarie che vivono in un mondo fatto di problemi ordinari, banali quotidianità, ragazzi sfigati, genitori a loro modo incomprensibili, sciocchi divertimenti da adolescenti, piccole abitudini estive e film horror che hanno fatto la storia del Cinema; le due sono diversissime tra loro, amiche per la pelle che si vedono solo d'estate, e questo comporta necessariamente una certa distanza causata dal non sapere quali esperienze e quali piccole tragedie sono avvenute all'altra durante i mesi invernali, cosa che porta a chiacchiere oziose, silenzi colmi di disagio e vero, totale ed innocente affetto. Mentre leggevo la loro storia ripensavo alle mie estati, così simili e sicuramente così "insignificanti" agli occhi degli altri e mi sono commossa parecchio, il che è quanto di meglio si possa chiedere a un fumetto.

E quindi?
E quindi E la chiamano estate è un fumetto delizioso, fatto di dialoghi brevi ma verosimili, ricordi e immagini bellissime: i disegni di Jillian Tamaki, virati in un blu riposante e per nulla fastidioso, molto particolare, sono semplici e contemporaneamente colmi di dettagli, tanto che ogni pagina e ogni tavola sarebbero da ammirare per delle mezz'ore. Se vi piacciono le storie a fumetti che puntano più sull'approfondimento dei personaggi piuttosto che sulla spettacolarità di trama e disegni, avete sicuramente trovato il piccolo gioiello che fa per voi (anche perché l'edizione italiana della Bao è molto ma molto bella)!


4 commenti:

  1. Mi è molto piaciuto perchè mi è sembrato (in parte) di rievocare quei film degli anni '80/90. Ce l'hai in mente? Quelli che di fondo sono molto malinconici.
    Come "Papà, ho trovato un amico" o simili.

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    1. E' esattamente quello che ho provato leggendolo e forse è per questo che mi è piaciuto tanto :D

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  2. Per ora non l'ho preso (lo confesso, con la promo J-pop/GB mi sono buttata sulle serie che puntavo da un po') ma ci sto quasi pensando (anche se i soldi, come al solito, scarseggiano) :D

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    1. Io l'ho comprato grazie alla favolosa combo "promozione BAO" + sconto Vodafone sul sito Mondadori e l'ho pagato solo 11 euro altrimenti non l'avrei letto neppure io.
      Purtroppo i libri Bao costano tantissimo. Ne val la pena vista l'alta qualità di storie e materiale, però capisco che non siano per tutte le tasche...

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