venerdì 3 ottobre 2014

All Souls Day: Dia de los Muertos (2005)

Halloween si avvicina o, meglio, si avvicina il giorno dei morti, un po' più italiano. Non è che abbia deciso di riguardare All Souls Day: Dia de los Muertos per l'occasione (anche perché manca un mese!), ma obiettivamente il film diretto nel 2005 da Jeremy Kasten è talmente mollo che non sapevo come iniziare il discorso...


Trama: due ragazzi si ritrovano bloccati in uno sperduto paesino del Messico dove le persone, apparentemente, praticano sacrifici umani. Ovviamente dietro a questa barbarie ci sono motivi assai validi, che si manifesteranno nel Dia de los Muertos.


Ho ritrovato All Souls Day mentre mettevo a posto la stanza e, siccome ricordavo la presenza di Danny Trejo e nient'altro, ho deciso di riguardarlo. Come un flash, purtroppo, mi è tornato subito in mente perché il mio cervello avesse rimosso l'intera pellicola: trattasi infatti di tipico esempio di horror "indipendente" di inizio nuovo millennio, probabilmente distribuito solo sul mercato all'epoca quasi morente dell'home video e ravvivato dalla presenza di un paio di guest star di sicuro richiamo per i gonzi (la gonza alza la mano) appassionati del genere. L'idea di fondo non sarebbe nemmeno male, perché il Dia de los Muertos, con gli scheletrini danzanti, il trucco macabro e la forte componente superstiziosa, è di per sé una festa affascinante ma figuriamoci se non arrivava l'americano che riduceva il tutto ad una triste storia di zombie con l'aggiunta di un paio di sombreri e di vecchie messicane borbottanti; guardando All Souls Day sembra di vedere una qualsiasi (brutta) versione de La notte dei morti viventi romeriana, con l'aggiunta di twentysomething irritanti, colori sgargianti, personaggi che fanno cose "a caso", flashback imbarazzanti (non ho mai capito a cosa servano le sequenze ambientate negli anni '50 quando quelle ambientate nel presente sono già più che sufficienti, Jeffrey Combs era proprio necessario? E, se sì, non potevano infilarlo da un'altra parte??) e attori pessimi. L'assunto iniziale, per quanto banale, sarebbe anche interessante ma viene rovinato dalla noia centrale e da un finale talmente stupido da far ridere i polli, con i personaggi superstiti che rimangono lì, a guardarsi in faccia come dei fessi, dopo aver rischiato per tutta la notte di morire masticati o peggio.


Della regia di Jeremy Kasten non parlo perché, oggettivamente, è inesistente, non ha un briciolo di personalità e riesce a conferire alla pellicola un piattume raro, mentre i pochi effetti speciali vanno dal ridicolo al non necessario visto che il gore di All Souls Day è molto edulcorato (gli zombi si rivelano pericolosi solo negli ultimi minuti e, tra l'altro, se non fosse per l'imbecillità dei coinvolti non ne avrebbero nemmeno l'occasione, poverini!). Gli attori, invece, meritano un capitolo a parte, non tanto gli anonimi ragazzetti scelti per interpretare i protagonisti, il cui basso livello obiettivamente non mi ha stupita più di tanto, quanto i pezzi grossi usati come esca per gli incauti spettatori. Di Jeffrey Combs ho già detto, un pover'uomo sprecato, mentre Danny Trejo porta a casa una delle interpretazioni più imbarazzanti della sua carriera e se la gioca con una Laura Harring molla come la panissa ed inespressiva quanto un gatto di marmo, conciata come la Bella Figheira del Trio; il futuro Machete, indiscusso re di ogni caratterista messicano, in Dia de los Muertos biascica con un accento terribile e, orrore degli orrori, in una scena scultissima si ravana il pacco per almeno cinque minuti mentre cerca di concupire la disgustata protagonista. A completare l'opera c'è uno svogliatissimo David Keith, probabilmente bisognoso di dinero, mentre il vincitore della palma di peggior attore nell'intera pellicola, il vecchio che interpreta lo sceriffo nei flashback, l'hanno sicuramente pescato tra i clochard di Hollywood, non c'è altra spiegazione. Quindi, riassumendo, fossi in voi non mi avvicinerei ad All Souls Day neanche per sbaglio e neanche per amor di completezza riguardo la filmografia di un paio di attori diventati cult. Meglio svuotare una bottiglia di tequila e lasciare che le allucinazioni da alcool facciano il loro effetto, datemi retta!


Di Jeffrey Combs (Thomas White), Laura Harring (Marcia) e Danny Trejo (Vargas Diaz) ho già parlato ai rispettivi link.

Jeremy Kasten è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Horror in the Attic e il remake di The Wizard of Gore. E' anche produttore, sceneggiatore e attore.


I quattro ragazzi protagonisti sono tutti volti meno noti della TV quindi, non essendo troppo esperta di serie e affini evito di entrare in argomento, tuttavia segnalo la presenza di David Keith (il "papà di Drew Barrymore in Fenomeni paranormali incontrollabili) nei panni dello sceriffo e di Ellie Cornell (che ha partecipato ad Halloween 4 - Il ritorno di Michael Myers, Halloween 5 e House of the Dead) in quelli di Sarah White. ENJOY!

10 commenti:

  1. Risposte
    1. Purtroppo, e ribadisco PURTROPPO come Fogorn Leghorn, è lui :(

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  2. Per carità Bolla perché vuoi continuare a farti del male? ;)

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    1. Perché sono masochista, ovviamente! E per impedire che chi legge faccia i miei stessi errori... XD

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    2. ...e poi ci sono i lettori caini che le fanno gli "on-demand" più assurdi. Piuttosto.. se non sbaglio ce n'è rimasto uno solo davanti a me, no?

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    3. Non sbagli!! Tra pochi giorni metterò l'ultima rece on demand prima della tua, poi mi darò a Monster Dog ed Alice Cooper :D

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  3. Quello scheletro col cappuccio mi rimembra i vecchi film di Amando de Ossorio. Erano fatti da schifo uguale ma perlomeno mettevano paura....

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    1. No dai Amando in confronto era tanta, tantissima roBBa!

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