martedì 7 ottobre 2014

Sin City - Una donna per cui uccidere (2014)

Dopo un'attesa spasmodica sono finalmente riuscita a guardare Sin City - Una donna per cui uccidere (Sin City: A Dame to Kill For), diretto da Frank Miller e Robert Rodriguez, una pellicola che aspettavo praticamente dal 2005... e che ora vorrei non avere mai visto!


Trama: a Sin City si intrecciano le storie di Dwight, invischiato in una torbida storia dall'ex amante Ava, del giocatore d'azzardo Johnny e della spogliarellista Nancy, in cerca di vendetta dopo la morte del detective Hartigan...


Sono perplessa. Per non dire incavolata nera. Sin City, con tutte le sue imperfezioni, era un capolavoro di nerissima ironia, zeppo di personaggi indimenticabili interpretati da attori in stato di grazia, realizzato in un modo talmente particolare che ancora oggi certe scene rimangono indelebili nella memoria dello spettatore. Uno trepida quasi dieci anni per un sequel, aspettandosi ovviamente che, perlomeno tecnologicamente e visivamente parlando, riesca a superare il capostipite... e cosa si trova davanti? Una cazzatella vergognosa dove l'unica a salvarsi è un'incredibile, sensuale, bellissima Eva Green, protagonista tra l'altro di una delle uniche due storie tratte dai fumetti di Frank Miller visto che sia il segmento con Joseph Gordon-Levitt che quello con Jessica Alba sono stati scritti appositamente per il film, e si vede. La trama complessiva di Una donna per cui uccidere, infatti, è incredibilmente noiosa e sconclusionata, soprattutto per quel che riguarda la cronologia degli eventi, il personaggio di Marv (che nel primo Sin City era forse il migliore) viene troppo spesso utilizzato come tappabuchi o jolly e, diciamocelo, Roark non ha nemmeno la metà del carisma di un Bastardo Giallo o del terrificante Kevin. La colonna portante della pellicola, Una donna per cui uccidere, risulta molto bella su carta ma ormai ha 20 anni e appare incredibilmente ingenua se portata su schermo, soprattutto la sua atmosfera noir fa letteralmente a pugni con la messa in scena tamarra di Rodriguez e Miller, che preferiscono concentrarsi sulla furia omicida di Marv, sul corpo nudo della Green e sulla mattanza di Miho piuttosto che sull'atmosfera del racconto in sé (e fortunatamente hanno tolto di mezzo il greco o non so cosa ne sarebbe uscito fuori, una roba trashissima suppongo), mentre le altre tre storie lasciano lo spettatore con un enigmatico "e quindi..?" timidamente sussurrato a fior di labbra. Capisco il divertissement iniziale con Marv ma, sinceramente, l'autolesionismo di Joseph Gordon-Levitt e il tristissimo alcolismo di Nancy con tanto di ancor più triste fantasma "custode" mi hanno lasciata molto perplessa, come ho detto all'inizio.


Passando alla realizzazione, non capisco se sono invecchiata io e non sopporto più la fintissima resa del bianco/nero con inserti colorati (che nel primo Sin City mi aveva ipnotizzata) o se, effettivamente, allora questa tecnica era usata con criterio mentre adesso viene utilizzata ad mentula canis; ogni sequenza di Una donna per cui uccidere, infatti, mi è sembrata un attacco diretto alla vista e al buon gusto, con i personaggi che paiono quasi arrancare in quei fondali fintissimi mentre gli sprazzi di colore li fanno sembrare dei pessimi cosplayer. Sicuramente, il trucco di Marv è qualcosa di osceno, forse perché in questo capitolo mancano i cerotti bianchi che dissimulavano un pochino il quintale di lattice attaccato al viso di Mickey Rourke, ma anche gli inseguimenti su quattro e due ruote sono imbarazzanti (sul finale, la corsa in moto con Rourke e la Alba mi ha ricordato tantissimo le puntate di quei telefilm in cui i personaggi stanno fermi sulla macchina mentre alle loro spalle scorre un rullo con le immagini...) e, soprattutto, la "metamorfosi" di Dwight mi ha letteralmente uccisa dalle risate: santo cielo, davvero Clive Owen era così impegnato da non poter girare un paio di scene invece di mettere quella parrucchetta da nido di chiurlo in testa a Josh Brolin?? Già che siamo in tema, poi, parliamo degli attori, una tristezza più unica che rara. Come ho detto, si salva solo la favolosa Eva Green, malefica come poche, Joseph Gordon-Levitt è bravo e sempre bellino ma penalizzato da un personaggio inutile, il resto sarebbe da dimenticare... ma perché non infierire? Josh Brolin è un blocco di tufo e lo stesso vale per (Signore perdonami!!!) un Bruce Willis talmente sacrificato che avrebbero anche potuto non ingaggiarlo, Rosario Dawson è la parodia di sé stessa, Jessica Alba triste e molla come Mariottide (tranne quando strippa ma, anche lì, nel primo Sin City ha fatto di meglio), Dennis Haysbert nei panni di Manute, con quella facciotta, fa persino tenerezza (per sostituire il povero Michael Clarke Duncan non era meglio un altro attore?), Jamie Chung è pessima come nuova Miho e Jaime King non ne ha palesemente voglia e si vede. Avrei sperato nelle comparsate di Lady Gaga e Christopher Lloyd ma nemmeno quelle sono riuscite ad essere abbastanza incisive da tirarmi su il morale, quindi posso fare solo una cosa: pregare perché il flop al botteghino dissuada la premiata ditta Miller e Rodriguez dal girare altri film dedicati a Sin City. Machete Kills Again in Space posso sostenerlo, sorbirmi altre due ore di noir fasullo e pessima computer graphic anche no!


Dei registi Robert Rodriguez e Frank Miller (che compaiono anche nei panni di due barboni in TV) ho già parlato ai rispettivi link. Anche Mickey Rourke (Marv), Jessica Alba (Nancy), Josh Brolin (Dwight), Joseph Gordon-Levitt (Johnny), Rosario Dawson (Gail), Bruce Willis (Hartigan), Eva Green (Ava), Dennis Haysbert (Manute), Ray Liotta (Joey), Christopher Meloni (Mort), Jeremy Piven (Bob), Christopher Lloyd (Kroenig), Jaime King (Goldie/Wendy), Juno Temple (Sally), Marton Csokas (Damien Lord), Jamie Chung (Miho) e Alexa Vega (Gilda) potete trovarli nei vari post a loro dedicati.

Powers Boothe interpreta il senatore Roark. Americano, ha partecipato a film come Frailty - Nessuno è al sicuro, Sin City, The Avengers e a serie come 24. Ha 66 anni e film in uscita.


Johnny Depp avrebbe dovuto partecipare col ruolo di Johnny (e ancora prima con quello di Wallace, se Rodriguez e Miller avessero incluso nella sceneggiatura All'inferno e ritorno) ma ha rinunciato per impegni pregressi, mentre Salma Hayek, Rose McGowan, Angelina Jolie, Rachel Weisz, Michelle Williams, Helena Bonham Carter, Scarlett Johansson, Anne Hathaway e Jennifer Lawrence erano state tutte prese in considerazione per il ruolo di Ava. Finite le curiosità, aggiungo solo che se Sin City - Una donna per cui uccidere vi fosse piaciuto potete tranquillamente leggere le pregevolissime opere di Frank Miller e recuperare il primo, favoloso Sin City assieme a 300. ENJOY!






22 commenti:

  1. Mi hai convinto a non vederlo, cuginastra.
    Mi fido.
    Già ne ero prevenuto... forse hanno aspettato troppo tempo, non so...
    Peccato pure per le scene non originali e per il personaggio dal volto cambiato (forse l'attore ha chiesto troppi soldi per un cameo)

    Moz-

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    1. Clive Owen era semplicemente impegnato su un altro set però esistevano altri metodi per evitare di trasformare Brolin in un pupazzo XD
      Comunque se proprio vuoi recuperalo in home video, dare magari 10 euro per vederlo anche in 3D non val la pena...

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    2. Ma ma in 3d manco morto^^

      Moz-

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  2. Secondo me è abbastanza anonimo, come del resto era anche il primo.

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    1. Io il primo l'ho adorato, per questo sono rimasta così male :(

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  3. Nei blog leggo gli stessi pareri: non è proprio piaciuto.
    Invece io devo recuperare il primo capitolo...

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  4. Che dire...non sono una fan nemmeno del primo..

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    1. E allora non disturbarti a guardare questo, cara! :)

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  5. Io avevo saputo che praticamente stavolta Rodrguez si e' limitato a fare poco piu' che presenza sul set,lasciando giocare Miller che si voleva togliere lo sfizio..Da qui il risultato..

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    1. Miller già aveva fatto 'na schifezza con The Spirit. Forse quest'uomo dovrebbe limitarsi a disegnare/scrivere, visto che gli riesce bene...

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  6. Ma poi a me l'inizio della storia di Levitt era piaciuto un botto, ma si conclude in maniera indegna. Come quasi tutte le altre, poi.
    Peccato, poteva se non altro venir fuori qualcosa di divertente come il primo, ma manco quello. Bruce Willis conferma che l'andropausa non e la salti manco da morto...

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    1. Esatto, confermo in toto. A parte il fatto che Bruccino è bello anche da vecchio :)

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  7. un film che sa di fintissimo. va bene che è un cinefumetto, però qui si esagera...
    a parte eva green, un sequel che non ha davvero senso di esistere.

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    1. Esatto, finto è la parola giusta. Erano più credibili i Teletubbies di Thor: The Dark World!

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  8. I sequel sono per natura superflui, in particolare quando a muovere la produzione è il desiderio di incassi e non l'ispirazione. Questo purtroppo sembra un caso fra i primi e non fra i secondi.

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    1. Esatto. Se avesse lavorato l'ispirazione avrebbero fatto carte false per farlo uscire entro un paio d'anni, d'altronde Rodriguez i soldi per autoprodursi credo li abbia. Far uscire adesso una roba così raffazzonata invece non ha senso, togliendo il desiderio di pecunia...

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  9. Ahahaha ma povero gattino!!! :D
    A me ti dirò che l'escamotage non dispiace ma sicuramente per il fotografo serio dovrebbe essere l'equivalente di una cartolina maffa per turisti; il primo Sin City riusciva comunque a trovare un miracoloso equilibrio mentre già in The Spirit l'effetto era orrido...

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  10. Io ho apprezzato i fumetti di Miller , ma già gli ultimi erano francamente dimenticabili, riguardo ai film...forse il primo non era male ma questo (Eva green, a parte) mi dà l'idea di essere stato girato esclusivamente per motivi alimentari.

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    1. Miller ha uno stile assai particolare ma gli ultimi lavori ammetto di non averli letti. Il primo Sin City era splendido ma questo sì, puzza di operazione commerciale lontano un miglio..

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  11. Vero? Inguardabile e trashissimo!!

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