Dopo che Lupin ha sfruttato PeopleLog per riversare sul web tutti gli altarini dei potenti della Terra, l'assistente di Enzo, Ling, cerca di mediare con i vertici mondiali ma Enzo non ci sta e, testardo, continua a ribadire l'indispensabilità della sua app per costruire un futuro migliore. Nel frattempo, in aiuto del fuggiasco Lupin accorre la mogliettina Rebecca Rossellini la quale, oltre a fornirgli supporto navale, gli porta anche una bella pizza filante da mangiare (maddai!), proprio quando la sede della Shake Hands viene attaccata dall'esercito USA sobillato da AlbeLt: Enzo e soci vengono bollati come terroristi e i morti all'interno dell'azienda, il cui edificio viene colpito da missili e colpi di mortaio, non si contano. Ling, resosi conto che il suo boss è un invasato senza possibilità di recupero, porta via le suole e abbandona all'ultimo piano Enzo, Ami e una Fujiko vestita da sposa che racconta alla fanciulla di come l'amore tra lei e Lupin è venuto meno a causa della convivenza e della vita pre-matrimoniale, niente di più, niente di meno. Della serie, "non ho detto gioia ma noia, noia, noia". Arrivati ai piedi dell'edificio della Shake Hands grazie a un sobrio sottomarino d'ORO (gentilmente offerto da Diana, la nipote di Sir Archer vista in Chi trova Lupin trova un tesoro, sottomarino evidentemente recuperato dai fondali marini visto che, se non erro, era affondato), Jigen e Goemon cominciano a fare quello che sanno fare meglio, ovvero sbaragliare interi eserciti con il mero ausilio di una pistola e una katana, per la gioia di vecchie e nuove conoscenze impegnate a seguire lo scontro via streaming, dando così la possibilità a Lupin di andare a salvare la principessa Fujiko come un novello Super Mario.
Arrivato in cima alla torre, Lupin evita di venire ucciso da Enzo in virtù della curiosità di quest'ultimo, che vuole assolutamente conoscere il segreto di Lupin, quello che ha consentito al ladro di gabbare PeopleLog. Ma Lupin ha di meglio da fare, ovvero confrontarsi con Fujiko, decisa ad avere finalmente una risposta alla fatidica domanda: "cosa sono io per te?" o, come direbbe il ladro gentiluomo, "chi è davvero Lupin III?". La risposta arriva, ma non è quella che ci saremmo aspettati. Dopo 50 anni di onorata attività, Lupin getta LETTERALMENTE la maschera, mostrando finalmente il suo vero volto alla donna che ama da sempre (e anche ad Ami ed Enzo, ma sono dettagli); è una sequenza splendida, perché la vera identità di Lupin rimane giustamente celata allo spettatore conquistato dallo sguardo di Fujiko, che da solo trasmette più di mille parole, lo sguardo di chi ha ottenuto la fiducia di uno degli uomini più straordinari della terra e la sua prova d'amore più grande. La cosa, in effetti, è anche un po' angosciante. Come già accennato in Green vs Red, non è detto che il Lupin che conosciamo e amiamo sia una persona sola perché nel corso del tempo potrebbero essersi susseguiti diversi uomini (o donne!) a portare alto lo scettro del "Lupin", ad incarnarne il mero concetto di ladro, gentiluomo, canaglia, icona e supereroe. Ciò farebbe di Goemon, Jigen, Fujiko e Zenigata degli immortali, ovviamente, ma anche lì... chi può dire che persino quei comprimari indispensabili non siano delle "idee", degli archetipi, che potrebbero venire incarnati da chiunque? Bella riflessione metatestuale, eh?
La stupenda atmosfera di sì grande rivelazione viene interrotta da un piccolissimo dettaglio: la torre della Shake Hands sta crollando e i nostri rischiano di fare una fine orribile. Con l'ausilio di Underworld (e l'orecchino-chip diventato, per l'occasione, luminoso come un qualsiasi accessorio majokko), Ami calcola tempistiche e metodi di uscita, cosa che permette a lei, Enzo, Lupin e Fujiko di fuggire a bordo di un comodissimo toboga di cartone. Scivolando allegramente lungo la torre distrutta, Enzo si riscopre padre e diventa persino un simpatico compagnone, mandando al diavolo in tre secondi l'aura da mastermind psicopatico che l'ha caratterizzato fin dalla prima comparsa nella serie, al punto che Ami, invitata da Lupin a fuggire con lui, rifiuta l'offerta e tiene il pacco, ovvero un padre terrorista che fino al giorno prima se ne fregava della moglie morta e ora dice che Ami in giapponese vuol dire "rete", nel senso di connessione. Vabbé. Tanto ci pensa papà Zenigata, che con un messaggio fa sapere ad Ami che lei ed Enzo saranno suoi ospiti finché le acque non si saranno calmate. Ah. Comodissimo avere un ispettore dell'Interpol per amico. Messi da parte Ami, il suo amore non corrisposto per Lupin e persino AlbeLt, pronto a conquistare il mondo con l'ausilio di un riluttante Ling, la serie e le avventure di Lupin si concludono (per ora) con uno spettacolo molto familiare: il quartetto di amici/nemici, seguiti da Zenigata e dal suo kohai, che corrono verso il tramonto e verso un futuro incerto fatto di tecnologie sconosciute ma prontissimi ad affrontarlo, nuovamente consapevoli del loro ruolo nel mondo. Tutto è bene quel che finisce bene dunque? Sì, lo immaginavo, ma non si può dire che Lupin III - Parte 5 non abbia dato modo di riflettere a noi fan sfegatati e non abbia proiettato Lupin nell'inquietante modernità! Visti i nodi lasciati in sospeso mi azzarderei ad aspettare una parte 6 ma siccome per la quinta non c'è nemmeno ancora una data di uscita italiana chissà quanto dovremo attendere... a prescindere, però, questo è stato davvero un bel viaggio, che mi ha lasciata incredibilmente soddisfatta. Brutto da dire ma Francia batte Italia 1 a 0! Alla prossima avventura!
Ecco le altre puntate di Lupin III - Parte 5:
Episodio 2
Episodio 3
Episodio 4
Episodio 5
Episodio 10
Episodio 11
Episodio 12
Episodio 13
Episodio 14
Episodio 15
Episodio 16
Episodio 17
Episodio 18
Episodi 19-21
Episodio 22
Episodio 23
Episodio 11
Episodio 12
Episodio 13
Episodio 14
Episodio 15
Episodio 16
Episodio 17
Episodio 18
Episodi 19-21
Episodio 22
Episodio 23
Una buona conclusione per questa serie. Sono d'accordassimo con la tua riflessione sul nuovo ruolo di eroe moderno di Lupin (e le sue possibili molteplici identità). Peccato che l'interessante riflessione dei ruoli nel mondo Lupin non abbia portato che a un ritorno dello status quo precedente.
RispondiEliminaLa scena dove Lupin mostra la sua vera identità è da premio oscar.
P.S. Ma non si chiamava Rebecca Rossellini? Comunque alla fine andava bene anche fattorino della pizza per quello che ha combinato (anche se bisogna dire che ha un aspetto più adulto rispetto alla serie precedente).
Ma sono pazza, ho scritto Isabella... pensa quanto mi sta sulle palle il personaggio XDXD
EliminaPer il resto, concordo con te :)
Chissà quando ci sarà la sesta serie!
Mi hanno lasciato a bocca aperta sia il ritorno di Diana (avrà fatto costruire il sottomarino con l'oro del tesoro? non ricordo molto della trama, hanno unito il sottomarino usato con l'oro che cercavano, però dello stesso film avevamo già visto l'energumeno 1 o 2 episodi prima) e poi la scena culminante di tutto, si ricollega a Green VS Red ma lascia ancora col dubbio. Ne hanno lasciati di punti in sospeso per farci chissà quante serie o film sopra. Una versione femminile di Lupin mi fa pensare al prossimo Doctor Who, però non mi convince, lasciamo che facciano un dojinshi gender bender.
RispondiEliminaEnzo dice che Ami vuol dire rete ma non in giapponese, o no? Dipende da quale sub si legge ma non specifica di quale paese.
Rebecca possono cambiarla pure di più ma rimane insopportabile anche per tutto ciò che era la scorsa serie. "Francia batte Italia 1 a 0"? Nì, poca Francia presente, si sono visti anche paesi inventati oppure USA e Russia.
Prima di un'altra serie c'è il remake della prima puntata, il trailer lo avrete visto, vero? Il film di Koike su Jigen dovrebbe essere già doppiato (ma non ancora pubblicato) mentre questa serie dovrebbero doppiarla in queste settimane, almeno da quel che ho letto, speriamo che Piersilvio si decida a trasmettere tutto presto, di sicuro riguarderò questa serie in italiano, sempre se gli orari non sono troppo ballerini e l'adattamento il contrario di quello che dovrebbe essere. Alla fine è stata una serie piacevole che i difetti passano in secondo piano.
Ami è scritto in katakana, quindi è proprio Ami: punto. Non ci sono kanji né null'altro, quindi non saprei dire in quale lingua significa "connessione" o "rete".
EliminaPer il resto, ho detto che Francia batte Italia perché in teoria questa era la serie "francese" ma hai ragione, di Francia se n'è vista davvero poca, hanno preferito i luoghi inventati XD
Se non ricordo male la serie dovrebbe essere già doppiata per metà, quindi possiamo sperare a fine anno o con l'anno nuovo? Ma tanto a me frega poco, le nuove voci non le reggo, preferisco guardare l'originale giapponese: l'unica cosa in cui spero, prima o poi, è in un bel BluRay con La tomba di Jigen Daisuke da tenere assieme a tutti i pupazzetti del pistolero *-*