Trama: dopo la morte della madre malata, una famiglia si ritrova a dover fare i conti con un misterioso, terrificante passato...
Satan's Slaves è il remake di un famosissimo film indonesiano del 1982, Satan's Slave, ed essendo ambientato nel 1981 ne è anche il prequel. Ho scoperto questo aneddoto incuriosita dal fatto che il finale di Satan's Slaves sottolineasse la presenza sullo schermo di una persona mai vista per tutta la sua durata, quindi ho dedotto che costei dovesse essere in qualche modo importante; lo stesso, il film sarà anche ambientato nel 1982 come il 90% degli horror occidentali che cavalcano questa maledetta moda ma, poiché trattasi di film indonesiano, non è permeato da quell'aria vintage zeppa di strizzate d'occhio che spesso sacrificano la trama e l'approfondimento dei personaggi allo stile dei tanto amati eighties. Satan's Slaves si prende anzi il tempo di approfondire un minimo i legami tra i membri della famiglia protagonista, composta da padre, madre, nonna e quattro figli di diverse età, tra cui uno, il più piccino, sordomuto. E' una famiglia problematica, condannata alla povertà da una malattia che ha costretto la madre, ex cantante famosa, a rimanere immobile a letto, in stato semi-catatonico, eppure i membri "sani" sono molto uniti e non esitano a fare molti sacrifici per il bene degli altri, senza recriminazioni di sorta. Per questo, nel corso del film si arriva a voler bene ai ragazzi protagonisti, ben diversi dai mocciosi viziati e scassapalle dell'horror occidentale, tanto che quando la tragedia colpisce ci si ritrova a dispiacersi e a preoccuparsi, a sperare che la giovane Rini trovi il bandolo della matassa e impedisca ad un destino che pare ineluttabile di distruggerle la famigliola. Altro aspetto molto interessante di Satan's Slave è la possibilità di vedere un horror "satanista" non cattolico, bensì islamico. Un islam, fortunatamente, molto più liberale e rilassato di quello praticato in medio oriente, tanto che la famiglia protagonista può candidamente confessare di non pregare senza che i membri vengano lapidati, mentre Rini non è costretta ad andare in giro con l'hijab; anzi, dalla trama di Satan's Slaves si evince l'importanza delle donne all'interno della società indonesiana, la loro forza, la capacità di tenere unito un nucleo familiare o di distruggerlo con scelte scellerate. E si possono testimoniare anche i metodi di sepoltura dell'epoca, cosa che personalmente ho trovato interessante, al di là di una trama forse un po' scontata.
Satan's Slaves è infatti il tipico horror a base di case infestate e presenze demoniache, quindi c'è da aspettarsi qualche jump scare (non troppi, per fortuna), figure che strisciano nell'ombra, bambini che si comportano in maniera strana e risultano molto più inquietanti dei non morti che arrivano a perseguitarli; il make-up dei non morti e molte delle loro espressioni facciali, di fatto, dimostrano che il j-horror in Indonesia non è mai stato dimenticato e che il capello lunghissimo e nero, oltre agli occhioni e la bocca spalancati, tirano ancora moltissimo. Così come va ancora molto di moda, forse perché il film è ambientato negli anni '80, fare riferimento alla regia di Sam Raimi e del suo La casa, cosa che porta Joko Anwar a sperimentare punti di vista sghembi, probabilmente gli stessi delle presenze che perseguitano la famigliola di Rini, carrellate rapidissime nei momenti più concitati e quant'altro, rendendo così Satan's Slaves più dinamico e vivace di altri horror a tema ma senza esagerare, ché l'impostazione dell'insieme è prevalentemente classica. Per lo stesso motivo, Satan's Slaves non spaventa come altri film simili visti di recente, come Aterrados o Veronica, molto più subdoli nel giocare con i nervi dello spettatore, ma sicuramente lasciano a quest'ultimo un senso di angoscia maggiore, perché Joko Anwar pare più concentrato sulla progressiva disgregazione del nucleo familiare (preparatevi, il finale è molto triste. Non a livelli DelToriani ma comunque lo è) e sull'impotenza della religione piuttosto che sulle suggestioni horror. Detto questo, Satan's Slaves non è comunque un film malvagio, anzi, e consiglierei di tentare una visione soprattutto a chi ama sperimentare diverse nazionalità cinematografiche.
Joko Anwar è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Indonesiano, ha diretto film come The Forbidden Door, Ritual e A Copy of My Mind. Anche attore e produttore, ha 43 anni e un film in uscita.
Come ho scritto sopra, Satan's Slaves è il remake/prequel di Satan's Slave, che dicono essere molto bello. Se riuscite, recuperatelo, io farò altrettanto. ENJOY!
Attenzione, questo é una chicca. Recupero, vedo e poi leggo la recensione! :)
RispondiEliminaFammi sapere!! :D
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