venerdì 27 dicembre 2019

Bliss (2019)

Lo avevo puntato da quando ne avevano parlato I 400 calci ma francamente ero indecisa, poi Lucia mi ha convinta a vederlo ed ecco qui il post su Bliss, diretto e sceneggiato dal regista Joe Begos.


Trama: Dezzy è una pittrice che sta attraversando una profonda crisi creativa e per uscirne va da un suo amico pusher che le procura una nuova droga, la Diablo. Strafatta, Dezzy si perde in un delirio notturno che la cambierà in maniera inquietante...



Ho detto cazzo che botta!, che botta cazzo! Bisogna citare Tarantino per un riassunto agevolato di Bliss, horror di gente che si droga malissimo e non riesce più ad uscire da un'astinenza perenne e folle, che penetra nel cervello dello spettatore facendogli fare uno dei trip più allucinanti della sua vita da cinèfilo. Ecco, se quella merda d'autore di Perfect avesse avuto un senso, anche minimo, invece di essere un esercizio onanistico del regista, lo avrei apprezzato quanto questo Bliss, e non sto facendo paragoni a caso perché anche Begos indulge in sequenze "artistiche" o videoclippare apparentemente senza capo né coda, soprattutto nell'ultima parte del film, ma se non altro tutto ciò che accade a Dezzy, per quanto ovviamente assurdo, è perfettamente intellegibile. La fanciulla è una pittrice in crisi d'ispirazione, non riesce più a pagare l'affitto ed è stata appena mandata al diavolo dal suo agente; disperata davanti a un quadro che potrebbe essere il suo capolavoro se solo riuscisse a continuarlo e finirlo, Dezzy decide di cercare ispirazione in una droga nera come la pece, l'unica capace di darle quel "bliss" del titolo. In botta, la ragazza incontra un'amica e il suo misterioso compagno e finisce per imbarcarsi in una serata di droga, alcool, sesso a tre e... ma quello è sangue? E' un flash rapidissimo ma abbastanza da far drizzare le antenne allo spettatore. Non a Dezzy, santa creatura, che si risveglia nuda e dolorante davanti a una tela piena di elementi nuovi, che non ricorda di avere dipinto. Da quel momento il film diventa il calvario di una donna che alterna stati di astinenza a momenti di pura fattanza, sempre più angosciata ed ossessionata dalla consapevolezza di aver subito qualcosa di orribile durante quella notte fatale e di stare cambiando.


L'orrore di una sete di sangue sempre più pressante si accompagna alla necessità di abbandonarsi all'oblio che solo lei può dare, l'unico modo che ha Dezzy di riuscire a completare il suo capolavoro, impossibile da realizzare nei pochi momenti "lucidi" in cui la droga placa la vera dipendenza alla quale la ragazza è stata condannata con leggerezza. Man mano che la fame comincia a prendere il controllo di Dezzy, Begos diventa sempre più gore, arrivando ad inzuppare l'attrice Dora Madison (perfetta per un ruolo così spiacevole e fisico) di tutto il sangue possibile e immaginabile, tra dita mozzate ed esseri umani trasformati in Pez; il rosso della pittura si fonde col rosso dell'unica fonte d'ispirazione di Dezzy, che di contro diventa una divinità di terribile bellezza e un tutt'uno con l'arte che le scorre nelle vene, mentre il delirio registico e fotografico raggiunge picchi non indifferenti sul finale, tra urla, voci fuori campo, visioni e catfight, finché il finale esplosivo arriva a lasciare lo spettatore con un palmo di naso, stordito non solo dalla messa in scena ma anche da una colonna sonora particolarmente ispirata. Bliss è un film che converrebbe vedere tutto d'un fiato e magari con un paio di superalcoolici in corpo, una variazione sul tema del vampirismo ma anche su quello dell'artista maledetto, immerso in un mondo per nulla glamour, in una Los Angeles sporca e squallida fatta di strade spoglie, toilette vomitate e vecchi sudati che giocano a carte... quindi, capirete da voi, non un film per tutti. Personalmente sono rimasta molto soddisfatta e l'ho trovato uno degli horror più interessanti dell'anno che sta finendo, ma rischio di essere in minoranza.


Di Matt Mercer, che interpreta l'uomo insanguinato, ho già parlato QUI.

Joe Begos è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Almost Human e The Mind's Eye. Anche produttore sceneggiatore e attore, ha 32 anni.


Rhys Wakefield, che interpreta Ronnie, era il cosiddetto "leader educato" del primo La notte del giudizio.  Detto questo, se il film vi fosse piaciuto recuperate The Addiction, Miriam si sveglia a mezzanotte, Starry Eyes e Mandy. ENJOY! 

4 commenti:

  1. Proprio un film natalizio😂😂😂.
    Sembra molto forte.
    Prendo nota...

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    Risposte
    1. L'ho detto io che non sono riuscita a scrivere recensioni a tema ç_ç

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