domenica 12 luglio 2020

Becky (2020)

Il tam tam della rete ha portato alla mia attenzione anche questo Becky, diretto dai registi Jonathan Milott e Cary Murnion.


Trama: Becky è una ragazzina reduce dalla morte della madre, costretta ad andare in vacanza col padre e la nuova compagna. Quando pensa che la situazione non potrebbe peggiorare, un branco di evasi nazisti prende d'assedio la casa.


Ah, quanto adoro il profumo del nazista macellato al mattino. Dovrebbero esserci più horror in cui i maledetti membri della fratellanza ariana muoiono male, più horror con ragazzine profondamente incazzate, e a ragione, pronte a malmenarli come meritano, nemmeno fossero la versione meno "super" di Hit-Girl. E in effetti, a ben vedere, Becky potrebbe essere un'ottima origin story per un nuovo tipo di eroina o anti-eroina, se preferite, visto che il personaggio ha tutte le ragioni per essere incazzato col mondo in primis e, in seconda istanza, con la brotherhood che è andata a romperle le uova nel paniere in un momento già abbastanza delicato. Bastano pochi tratti per capire che Becky non è una ragazzina come tutte le altre e, soprattutto, per farci provare rabbia assieme a lei: la mamma è morta di cancro, il padre si sta per risposare e giustamente a Becky non frega nulla del fatto che la nuova fidanzata di papà sia una brava persona (men che meno che abbia già un figlio piccolo, un potenziale, tenero fratellino), perché comunque andrebbe a "sostituire" chi non può essere sostituito. I momenti in cui Becky urla tutta la sua frustrazione di essere umano tradito dalla vita in età così giovane fanno male e rendono più verosimile tutto ciò che segue l'arrivo, in una casa di campagna già poco felice, dei quattro spietati dementi che sperano di poter fare il bello e il cattivo tempo con i poveri, indifesi civili, dopo essersi fatti strada fuori dal carcere compiendo i peggiori delitti (io vi avviso: per le violenze più scioccanti, quelle ai danni di soggetti particolarmente "sensibili", Becky non mostra tantissimo ma le sue implicazioni sono spietatissime e, ahimé, molto chiare); ancor più male, però, lo fa il finale aperto, con tutto ciò che rimane della piccola Becky e della sua psiche, soprattutto alla luce delle minacce purtroppo veritiere del capobranco nazi.


Un finale così aperto potrebbe essere foriero di almeno un paio di altri film dedicati a Becky, cosa che in molti speriamo, ma nel frattempo parliamo un po' degli aspetti "tecnici" della pellicola di Jonathan Milott e Cary Murnion. I due ci avevano già regalato un horror demenziale come Cooties, in cui gli effetti splatter non mancavano, e anche se qui l'argomento è più serio i due registi non si fanno mancare i colpi bassi e i momenti di interessante macelleria, ben fotografata e ben montata, con un paio di sequenze di altissimo livello in cui sono stata costretta a girarmi dall'altra parte (SPOILER: occhio agli occhi. E agli animali, mortacci loro). Anche gli attori regalano tantissima soddisfazione, in primis, ovviamente, Lulu Wilson. Cresciuta a pane e horror, l'attrice ormai quindicenne si è caricata sulle spalle l'intero film, con una cattiveria e una convinzione che potrebbero mandare la ben più glamour Chloe Moretz a nascondersi (anche se le mise indossate da Becky ricordano quelle della protagonista di I Kill Giants, altro film che avrebbe meritato un po' più di cazzutaggine invece di diventare un fantasy moscio), ed è affiancata da un Kevin James nell'insolito ruolo del villain, parte che per inciso gli calza a pennello. Menzione speciale per il phisique du rol di Robert Maillet, ex wrestler canadese che, nei panni di un nazi in piena crisi di coscienza, si rende protagonista di uno dei momenti più amaramente umoristici dell'intera pellicola, un bel calcio nella faccia allo spettatore che da Becky si aspettava qualcosa di prevedibile e lineare. Dateci un'occhiata e incrociate le dita per eventuali sequel!


Dei registi Jonathan Milott e Cary Murnion ho già parlato QUIJoel McHale (Jeff) e Kevin James (Dominick) li trovate invece ai rispettivi link.

Lulu Wilson interpreta Becky. Americana, la ricordo per film come Liberaci dal male, Ouija: L'origine del male, Annabelle 2: Creation, Ready Player One, inoltre ha partecipato alla serie Hill House. Ha 15 anni.


Simon Pegg avrebbe dovuto interpretare Dominick ma ha dovuto rinunciare per impegni pregressi. Ora, sicuramente è stata un'enorme perdita ma Kevin James è davvero bravo. ENJOY!

16 commenti:

  1. Un film che maltratta i Nazisti, un po’ ha già vinto. Per altro oggi siamo usciti entrambi di casa con in testa il berretto fatto a maglia della protagonista… cinque alto! ;-) Cheers

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  2. In casi come questo sorge il legittimo sospetto che Babol e Cassidy siano la stessa persona😂😂😂

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    1. Bwahahah, se fossimo in Dark ti direi che Cassidy è mio figlio ma forse anche mio padre, probabilmente venuto dal passatofuturo di un'altra dimensione XD

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  3. Ho letto anche questa recensione e niente, sto film proprio non riesce ad ispirare la mia curiosità

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    1. Dai, non è obbligatorio guardarlo. Però i nazi malmenati sono sempre un ottimo punto di partenza :P

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  4. Maltrattare nazisti, tutto questo piace a Tarantino ;)

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  5. Sto leggendo numerose recensioni positive su "Becky", il fatto che i villain siano nazisti mi fa aggiungere valore al film.

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