venerdì 17 marzo 2017

Loving (2016)

E' uscito ieri in tutta Italia il film Loving, diretto e sceneggiato nel 2016 dal regista Jeff Nichols nonché candidato all'Oscar per la Migliore Attrice Protagonista.


Trama: Mildred e Richard, lei nera e lui bianco, si sposano a Washington D.C. contravvenendo tuttavia alle leggi razziali dello Stato in cui vivono, la Virginia. Condannati a venticinque anni di esilio dallo stato, i coniugi Loving cominciano un calvario fatto di cause legali che li farà arrivare fino alla Corte Suprema...



Normalmente, ormai lo avrete capito, non sono cattiva con i film che non lo meritano. Per venire stroncato dalla sottoscritta un film dev'essere una trashata invereconda, recitato da bestie, oppure non essere all'altezza del regista e degli interpreti coinvolti. Ormai dovreste anche sapere che mi piacciono molto le pellicole basate su vicende realmente accadute, soprattutto quando dette vicende raccontano aspetti della storia americana, così piena di contraddizioni da non smettere di affascinarmi. Come si intrecciano queste due premesse così diverse all'ultimo film di Jeff Nichols?Loving, incentrato su un importantissimo capitolo della lotta americana per i diritti civili, avrebbe dovuto per logica coinvolgermi tantissimo, commuovermi, farmi giustamente infuriare per il destino toccato ai poveri Mildred e Richard, coppia interrazziale costretta a fuggire dalle leggi di uno Stato che riteneva illegale un matrimonio legalmente contratto. Invece, e mi fa male dirlo visto che nutrivo molte aspettative e che Jeff Nichols è un autore che mi piace molto, ho passato due ore e fischia immersa nel tedio più assoluto e conseguentemente ne risentirà anche il tono del post, che non sarà una stroncatura ma nemmeno un apprezzamento della pellicola in questione. Diciamo che, dal mio ignorantissimo punto di vista, a Loving avrebbe innanzitutto giovato una durata più breve, in quanto i concetti di ingiustizia e amore vengono espressi alla perfezione già in un paio di dialoghi ed inquadrature, non serviva dilatare i tempi fino ad abbattere lo spettatore; solitamente non soffro i film lunghi ma ritrovarmi, à la Homer Simpson, a pensare alle scimmiette ballerine durante la visione di Loving è stato indicativo dello scarso interesse provato. Le parentesi legate al mondo dei motori tanto amato da Richard (meccanico e "massacan", cosa volere di più?), le cause legali intentate per telefono, gli interminabili scorci di campagna atti ad enfatizzare la semplicità dei protagonisti e la natura del paese retrogrado ma bellissimo in cui sono nati e cresciuti appesantiscono un film già trascinato sull'orlo del baratro da un casting valido ma, a posteriori, infelice.


Parliamo un attimo di Joel Edgerton. Per carità di Dio, sicuramente Richard Loving sarà stato uno di quegli uomini taciturni, ignoranti ma di buon cuore, gretti e musoni ma esemplari come lavoratori e padri di famiglia, quelli che si vedono spesso nei paesini di campagna e che non esiterei a definire "liguri" in qualche modo, quindi l'interpretazione di Joel Edgerton è oggettivamente perfetta, davvero. Però, consentitemi di dire, pesante ed invalidante come una palla al c***o. Già il film è lungo come la quaresima e Nichols è riuscito a farmi percepire cinque ore invece di due, in più devo continuamente vedere sbiascicare Edgerton con quella faccia sconfitta e i capelli biondi tagliati a spazzoletta, che a momenti sembra un reduce de Il villaggio dei dannati? Anche no, vi prego. L'unica gioia del film è Ruth Negga, della quale potrei stare a magnificare le lodi per ore (magari non quando interpreta Tulip in Preacher ma la colpa lì è degli sceneggiatori). Anche lì, non è che il personaggio abbia chissà quale aura carismatica, però la Negga ha il fascino di un'attrice anni '20, ha una bellezza particolarissima e la sua interpretazione trattenuta conferisce ancora più forza d'animo alla figura di Mildred, donna che ha rinunciato alla famiglia, agli amici e alle sue radici per amore e ha sopportato per anni una situazione terribile, con una dignità ed un contegno a dir poco strabilianti. Se non fosse stato per Ruth Negga, unica stella fulgida di una pellicola senza infamia né lode e non a caso fonte dell'unica candidatura per gli Academy Awards, forse non avrei neppure finito di guardare Loving. Ma, considerata l'accoglienza ricevuta a Cannes e nei circoli cinefili, molto probabilmente sono io che non capisco una cippa quindi non datemi retta e se doveste trovarlo distribuito in qualche cinema vicino andate a vederlo.


Del regista e sceneggiatore Jeff Nichols ho già parlato QUI. Joel Edgerton (Richard), Marton Csokas (Sceriffo Brooks) e Michael Shannon (Grey Villet) li trovate invece ai rispettivi link.

Ruth Negga interpreta Mildred. Nata in Etiopia, ha partecipato a film come World War Z e a serie quali Misfits, Agents of S.H.I.E.L.D. e Preacher. Ha 35 anni.


Nick Kroll interpreta Bernie Cohen. Americano, ha partecipato a film come Vi presento i nostri; come doppiatore, ha lavorato nei film Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia, Sing e nelle serie American Dad!, I Griffin e I Simpson. Anche sceneggiatore, produttore e regista, ha 39 anni e un film in uscita.


La storia dei coniugi Loving è stata raccontata in un documentario del 2011, The Loving Story, da cui sono stati tratti buona parte dei dialoghi presenti nel film di Nichols, e in un film TV del 1996, Mr. and Mrs. Loving, con Timothy Hutton nella parte di Richard Loving. Se Loving vi fosse piaciuto potreste recuperare entrambi e aggiungere Selma - La strada per la libertà, Una moglie per papà e Lontano dal paradiso. ENJOY!

6 commenti:

  1. Sulla carta è una roba molto fordiana.
    Jeff Nichols mi piace un sacco, spero non mi deluda.
    E spero di vederlo entro il weekend.

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    1. Verrò a leggere il post allora. Spero ti piaccia ma per me è stato no. :)

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  2. Non mi sento di essere drastico quanto te, però anche a me il film ha annoiato decisamente e di Joel Edgerton avrei fatto volentieri a meno.
    Meno male che Ruth Negga con la sua interpretazione delicata ed emozionante c'è. :)

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    1. Il problema è che io mi aspettavo un film della Madonna, forse per quello. Se non ci fosse stata Ruth Negga comunque il giudizio sarebbe stato molto più negativo XD

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  3. Preferisco fidarmi del parere del Bollalmanacco ;)

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