martedì 19 febbraio 2019

Alita - Angelo della battaglia (2019)

Spinta dalle aspettative esaltate di quanti lo stavano aspettando, sabato sono andata a vedere Alita - Angelo della battaglia (Alita: Battle Angel), diretto dal regista Robert Rodriguez e tratto dal manga Alita l'angelo della battaglia di Yukito Kishiro.


Trama: il dottor Ito trova in una discarica il cervello ancora intatto di una cyborg e lo impianta nel corpo della figlia defunta. La giovane Alita, immemore della sua vita passata, deve così scoprire cosa si cela nei suoi flashback e nelle sue prodigiose abilità di lottatrice...


Credo di essere una delle quattro persone al mondo che non hanno mai letto Alita l'angelo della battaglia, manga che negli anni '90 aveva contribuito alla diffusione della cultura "otaku" in Italia e al boom che ne è derivato. Sono comunque andata al cinema spinta da due nomi, quello di James Cameron alla sceneggiatura e alla produzione e quello di Robert Rodriguez alla regia. Inoltre, non conoscendo l'opera originale, ero anche felice del fatto di non dover subire gli effetti nefasti della sicura banalizzazione e semplificazione dei temi trattati nel manga ad uso e consumo del popolo bue occidentale, cosa che mi ha portata a vivere Alita - Angelo della battaglia come un Ready Player One un po' più trash e banalotto. Non cercate significati particolari, fossero anche quelli "buonisti" e tanto vituperati dalla cVitica alla Spielberg o alla Disney, perché Alita mi è parso giusto una scusa per mostrare incredibili effetti speciali al servizio di violentissime scene action ai danni di cyborg, robot e cagnolini (fuori dall'inquadratura, mentre il montaggio furbo consente di assistere al taglio netto di un corpo umano senza che la dicitura PG-13 ne risenta, anche perché in tutto questo c'è gran dispendio di sangue azzurro), al limite c'è un vago monito a non tradire amici e amanti per raggiungere i propri scopi, per quanto spinti dalla disperazione, ché non sempre chi vive in paradiso è migliore di chi sta all'inferno. Ogni personaggio del film, infatti, è letteralmente portato a vivere perennemente con lo sguardo al cielo, alla città sospesa di Zalem, dove vigono promesse di ricchezza e superiorità contro il pianeta/discarica che sta sotto, un melting pot di culture e razze all'interno del quale cyborg ed esseri umani più o meno potenziati convivono sotto l'egida di una legge marziale mantenuta da cacciatori di taglie. In tutto questo, la giovane Alita deve ricordare la sua vita passata mentre comincia a viverne una nuova fatta di amori adolescenziali, scoperte scioccanti su se stessa e su chi la circonda, ed episodi di violenza sempre più incontrollabili alimentati da una malvagia eminenza grigia che risponde al nome di Nova e che arriva a sfruttare persino lo sport nazionale, il Motorball, per eliminare Alita e le ultime vestigia di un passato radicato nientemeno che su Marte. Quanto alla protagonista, di per sé Alita è scema come un tacco ed ingenua come poche, degno contrasto con un corpo e un addestramento marziale che la rendono una macchina da guerra superiore a qualsiasi altra in grado di offrire così allo spettatore un po' di gioia.


I momenti veramente esaltanti di Alita - Angelo della battaglia sono infatti quelli in cui l'"angelo" da il meglio di sé, con una furia devastante unita alla consapevolezza di dover eliminare qualsiasi ostacolo le si pari davanti; che sia in una rissa "da bar", in una gara di Motorball mozzafiato oppure in un corpo a corpo contro cyborg sempre più mostruosi, Alita salta, vola e calcia con grazia, accompagnata da urla di battaglia cariche di sdegno e dall'abilità caciarona di Rodriguez dietro la macchina da presa. Il buon Robert si è fatto le ossa con la trilogia del Mariachi e con i vari Spy Kids e si vede, perché è in grado di "piegarsi" alle regole del PG-13 senza rinunciare a rendere chiaramente ciò che accade nelle varie sequenze anche nei momenti più concitati, riuscendo a destreggiarsi sia nei momenti più "fisici" sia in quelli dove sono gli effetti speciali a farla da padroni, ovvero per più di metà film. Alita - Angelo della battaglia è infatti il trionfo del digitale e della motion capture, a partire dalla protagonista con gli enormi occhioni e il corpo sproporzionato modellata su Rosa Salazar, una bambolotta carinissima e in qualche modo molto umana che interagisce alla perfezione con i suoi nemici cyborg, forse un po' meno riusciti ma comunque impressionanti e per nulla posticci. Anzi, mi verrebbe da dire che gli unici a risultare "finti" sono proprio gli attori blasonati infilati a forza in questa mega-produzione solo per fare la figura dei cioccolatai, Christoph Waltz in primis. Ecco, io non riesco a capire come Waltz possa passare dall'essere un attore con la A maiuscola, indimenticabile e fondamentale (soprattutto quando viene diretto da Tarantino) all'essere un povero cristo scoglionato che non sa bene come sia capitato sul set, come in questo caso; per carità, non va meglio a un non accreditato Edward Norton o alla sempre splendida Jennifer Connelly, costretta in un ruolo di villainess tra i più mosci ed indecisi mai scritti, per non parlare dell'elegante Mahershala Ali che meriterebbe ben altre occasioni, e sicuramente al 90% del pubblico non fregherà una cippa del trattamento di questi grandi nomi, però a me si spezza un po' il cuore. Fatto ad uso e consumo del popolino nerd, Alita - L'angelo della battaglia mi è sembrato, in definitiva, un film divertente e ben realizzato ma più effimero di qualsiasi cinecomic Marvel in quanto maggiormente privo di quell'elemento che consente al personaggio Alita di elevarsi rispetto al resto dei cyborg: il cuore. Mi sa che sto invecchiando, eh?


Del regista Robert Rodriguez ho già parlato QUI. Christoph Waltz (Dr. Dyson Ido), Jennifer Connelly (Chiren), Mahershala Ali (Vector), Ed Skrein (Zapan), Jackie Earl Haley (Grewishka), Jeff Fahey (McTeague), Derek Mears (Romo), Casper Van Dien (Amok), Edward Norton (Nova) e Michelle Rodriguez (Gelda) li trovate invece ai rispettivi link.

Rosa Salazar interpreta Alita. Americana, ha partecipato a film come Bird Box e a serie quali American Horror Story. Anche regista e sceneggiatrice, ha 34 anni.


Il film è finito nelle mani di Robert Rodriguez perché James Cameron (che covava il progetto dall'inizio del nuovo millennio) era troppo impegnato coi sequel di Avatar ed è rimasto come produttore e cosceneggiatore; Rosa Salazar ha invece battuto alle audizioni Zendaya e Bella Thorne. Se Alita - Angelo della battaglia vi fosse piaciuto recuperate il manga edito da Planet Manga e "spezzato" in tre serie: Alita, Alita Last Order  e Alita Mars Chronicles. ENJOY!


12 commenti:

  1. Ne leggo benino e mi fa davvero piacere, ho sempre voluto bene a Rodriguez, anche se queste super produzioni così affollate, così costose, proprio non fanno per me.

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    1. Mah, è un film usa e getta come tanti. A Rodriguez si vuole bene per altro e a tal proposito sto ancora aspettando Machete Kills Again in Space!

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  2. Visto Domenica, le aspettative erano alte anche se il manga non l'avevo mai letto. Il film visivamente è stupefacente, in alcuni momenti non riuscivo nemmeno a distinguere gli attori in carne e ossa da quelli digitali (anche se qualche caduta di stile c'è, tipo il personaggio che Alita non riuscirà a salvare, momento orripialnte e imbarazante). Non riesco ad accostarlo ai prodotti Marvel perchè anche la più blanda scena d'azione di Alita è su di un livello che i Marvel non raggiungono più dai tempi del secondo Captain America e poi anche per la regia di Rodriguez che sta su un altro pianeta rispetto a Russo e co. Però per essere un blockbuster questo Alita ha molta sostanza ma approfondimento nullo, ok la serialità ma un'oretta in più per approfondire almeno 2 dei temi a caso della decina di cui è piena la sceneggiatura non avrebbe guastato.

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    1. Infatti, se leggi, io ho parlato di come Rodriguez faccia comunque le scarpe a tutti, anche quando è imbrigliato dal PG13. E' uno dei pochissimi registi in grado di farti capire cosa succede e comunicare la violenza anche quando questa non viene messa direttamente in campo o viene edulcorata.
      Lo paragonavo ai film Marvel nella misura in cui, diciamocelo, di Alita e compagnia bella non frega una bella mazza a nessuno perché sono personaggi archetipici quando va bene o tagliati con l'accetta quando va male, immersi in una trama ancora più farraginosa di una roba come Age of Ultron, per rimanere in tema Pinocchio.

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  3. Peccato. Io Alita lo salvo solo considerandolo il primo episodio di una (mooolto lunga) serie. La parte action é goduriosa. ANCH'IO, che davanti alle scene d'azione MCU vengo colto quasi sempre da NARCOLESSIA, mi sono esaltato come a leggere il manga. Ma il fumetto é appunto un'opera talmente ricca di temi e spunti interessanti che per tirarci fuori una sceneggiatura così sciattamente young adult bisogna veramente impegnarsi. Male Rodriguez male (anzi male Cameron male), Alita é un personaggio cazzutissimo, ma le avete reso giustizia solo quando mena. Il cast anch'io sinceramente non l'ho capito. A parte la recitazione discutibile, ma in un film di questo tipo, se il dottor Ido é Christopher Waltz o se Nova é Edward Norton per 12 secondi, che diavolo di valore aggiunge al film? Ma chi se ne accorge poi?
    Per me comunque il vero fail é lo spiaccicamento del cane fuoricampo: se spiaccichi devi spiaccicare senza pietà e senza remore, altrimenti se vuoi fare il PG13 il cane lo salvi all'ultimo secondo perché Alita é cazzutissima e velocissima. Però Rodriguez, ti prego, torna a spiaccicare!

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    1. Obiettivamente il vecchio Rodriguez il cane l'avrebbe fatto mangiare e sputare dal cyborg ma il punto, come ben dici tu, è un altro: troppo young adult per essere davvero apprezzabile, film valido solo per l'azione. Dio benedica l'azione!! :D

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  4. Il film non è male, mi chiedo però che senso abbia avere a disposizione tanti attori bravi e talentuosi e poi farli apparire solo per pochi secondi.

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    1. Bellissima domanda. Andiamo a chiederlo ad Edward Norton.

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  5. E' in lista per uno dei prossimi recuperi, ma la mia fiducia è minima: riuscire a condensare tutti i temi del fumetto in un film di due ore mi pare quasi impossibile.
    Spero non mi deluda troppo!

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    1. Non avendo letto il fumetto non saprei davvero cosa dirti. A me è parso un film action come tanti, nulla di più nulla di meno.

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  6. Cameron,Rodriguez,manga come source material,cgi buona a secchi e tanta azione.Questo mi sa che lo vedremo al cinema!!! Senza aspettarci altro che un po' d'intrattenimento a cervello spento.Cmq promette mooooolto bene <3

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    1. Sì, visto su schermo piccolo a parer mio non renderebbe per nulla :)

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