A qualche giorno di distanza dal primo, a grandissima richiesta, arriva anche la recensione di
Hatchet II, diretto nel 2010 sempre da
Adam Green.
Trama:
Marybeth riesce a scampare alle grinfie del deforme Victor Crowley e a tornare in città. Lì si allea col Reverendo Zombie e assieme a lui, allo zio e ad un gruppo di cacciatori, decide di andare nuovamente nelle paludi per mettere fine una volta per tutte all'esistenza del killer...
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Achittammuoooort'...!!!! |
Diciamolo subito:
Hatchet II non è bello come il primo capitolo della serie. Innanzitutto, perché manca dell'ironia assolutamente stupida che era la caratteristica principale del primo film, secondariamente perché Crowley è diventato già troppo icona horror per poter spaventare davvero, infine perché gli effetti splatter sembrano ancora più "finti" ed esagerati. Parliamo comunque di un film che si lascia guardare, che scorre piacevole e che regala un'ora e mezza di sano intrattenimento horror condito da un'abbondante dose di citazionismo. L'aspetto più divertente di
Hatchet II, infatti, è l'autoreferenzialità di
Adam Green: se nel primo
Hatchet, infatti, il regista era ricorso all'espediente delle comparsate eccellenti, qui arriva direttamente a citare sé stesso riprendendo aspetti e situazioni del primo film (tornano con un ruolo maggiore dei personaggi che all'inizio della saga erano comparsi solo per pochi minuti, come Cracker e il Reverendo Zombie, in un video viene mostrato il girato di Shapiro, viene svelato il background di altri personaggi già conosciuti, etc.) oppure infilando rimandi ad altre sue "opere" o camei di amici e conoscenti. Tecnicamente invece il fanciullo non migliora né peggiora, perché le soluzioni di montaggio e regia sono praticamente delle fotocopie della sua prima pellicola.
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Sexy voice per eccellenza! |
Passando agli attori, se nel primo capitolo della saga l'attenzione era puntata su giovani decerebrati e sgualdrinelle dalle tette al vento, qui i riflettori si spostano sulla comunità di cacciatori bifolchi di cui avevamo già avuto un assaggio grazie a
Robert Englund e "figlio", con tutte le esagerazioni e gli stereotipi del caso. La Marybeth di
Danielle Harris è assai più carismatica di quella interpretata da
Tamara Feldman (sostituita per volere dello stesso regista) e
Tony Todd infonde tutta la sua bravura e le sue qualità di caratterista d'eccezione in ogni gesto (senza contare che il signore ha una voce talmente sexy che... vabbé...); interessante, inoltre, la sequenza che racconta della nascita di Crowley, con la moglie del padre Thomas che ricorda tantissimo la terribile Zelda di
Pet Sematary e lo spessissimo
Kane Hodder per una volta struccato ed impegnato in un ruolo triste e drammatico. Per concludere, dunque, anche questo
Hatchet II è un film che, nonostante sia davvero poco innovativo, si lascia assolutamente guardare e che potrebbe accontentare i fan dell'horror. A patto, però, che cerchiate la versione UNRATED, perché i tagli effettuati alla versione "ripulita" del film sono innanzitutto fatti letteralmente con l'accetta, a rischio di inficiare la scorrevolezza della pellicola... e poi perché non capita tutti i giorni di vedere DUE uomini tagliati contemporaneamente con la stessa, lunghissima motosega e altre scene che superano il già alto tasso di
splatter presente nel primo film.
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A volte le dimensioni contano...! |
Del regista
Adam Green (che compare nei credits iniziali come il tizio che vomita proprio nel momento in cui appare sullo schermo il suo nome) ho già parlato
qui, mentre di
Danielle Harris (Marybeth),
Tony Todd (Reverendo Zombie),
Kane Hodder (Victor e Thomas Crowley)
e
Tom Holland (lo zio Bob) ho già parlato ai rispettivi link.
L’asiatico
Parry Shen torna col ruolo di Justin, fratello di quello Shawn defunto nel primo capitolo. Tornano anche, in alcune “immagini” di repertorio, Shapiro e le due stupidissime divette del porno mentre, tra le altre
guest star, segnalo
Shawn Ashmore (già comparso in
Frozen e qui nel ruolo di pescatore),
Emma Bell (con un piccolo omaggio al già citato
Frozen), il regista della Troma
Lloyd Kaufmann (nei panni di un cacciatore) e persino il regista di
Abominable,
Ryan Schifrin, sempre nei panni di uno dei cacciatori. Detto questo, se
Hatchet II vi fosse piaciuto vi consiglio di guardare ovviamente
il primo capitolo della saga (a cui sta per aggiungersi una terza pellicola,
Hatchet III, che dovrebbe uscire l’anno prossimo) e il simpatico
Severance – Tagli al personale. ENJOY!!
"Hatchet II non è bello come il primo capitolo della serie"
RispondiEliminaperché il primo era bello?
ahah :)
Sì, ammetto di averlo trovato assolutamente divertente e anche un buon horror :P
EliminaLo so, ho dei gusti beceri ma preferisco 300 Hatchet(s) a uno solo di quei pipponi pseudohorror franco-belgi XD
a noi già non era piaciuto il primo, se poi dici che questo secondo capitolo è anche peggio.. lo cassiamo PIU' che volentieri XDDD
RispondiEliminaAssolutamente, se già il primo non era piaciuto questo è da evitare, perché manca completamente di ciò che rendeva interessante Hatchet!!
EliminaUn cast di horror superstars... sto già salivando! E poi quanto caspita è lunga quella motosega? XD
RispondiEliminaAhahaha davvero lungherrima!
EliminaPerò più che questo ti consiglio di vedere il primo se non ti è mai capitato!!
Io ho visto questo film per la presenza della mia Danielle, che è la scream queen per eccellenza e che amo alla follia.
RispondiEliminaPer il resto, a parte il cast di facce note (e venerate. Hai ragionissima su Tony Todd), mi ha annoiato un pochino. Di Green preferisco Frozen, in cui almeno dimostra di non essere un bambino demente che si puccia nel sangue :D
Io non mi sono annoiata né con questo né con il primo film (soprattutto con il primo), ma Frozen mi aveva raggelata dall'ansia, e scusa il gioco di parole :P
EliminaHai ragione quindi a dire che è nettamente migliore!!