venerdì 11 febbraio 2022

The Last Thing Mary Saw (2021)

Tra i buoni propositi di inizio anno c'era quello di partecipare a una challenge di Letterboxd, la Horror 52 che, come potete intuire, porterebbe a vedere un'horror alla settimana per tutto l'anno. Inutile dire che sono riuscita, per ora, a partecipare solo con la quarta settimana, che prevedeva la visione di un horror uscito nel 2022; la scelta è quindi ricaduta su uno degli ultimissimi acquisti di Shudder, The Last Thing Mary Saw, scritto e diretto nel 2021 dal regista Edoardo Vitaletti.


Trama: in una comunità puritana di metà ottocento, Mary e la servetta Eleanor si amano, andando contro ad ogni precetto della famiglia della prima. Il loro giusto desiderio di libertà le porterà a percorrere un sanguinoso cammino...


Il primo horror visto su Shudder quest'anno parte all'insegna dell'allegria. The Last Thing Mary Saw è una cupissima pellicola d'atmosfera, che gioca con le atmosfere gotiche e rurali già care a film come il The Witch di Eggers e sfrutta il topos della comunità chiusa (sia a livello di mentalità che di ambiente) all'interno della quale "qualcosa" non si conforma alle rigide regole. In questo caso, la "non conformità" risiede nel sentimento d'amore che lega Mary, membro di un'importante famiglia gestita con pugno di ferro da un'inquietante matriarca, e la serva Eleanor, due ragazze che, all'interno del loro legame, cercano quella libertà di pensiero, parola e azione in grado di contrastare le pesanti imposizioni accettate passivamente da tutti i membri della famiglia e provenienti da una parola di Dio completamente priva di gioia. L'atmosfera cupa ed angosciante in cui sono immerse le due, fa sì che anche il loro amore sia all'insegna del terrore e della tristezza, anche nei momenti di complice solitudine, perché l'ombra del peccato e della persecuzione grava sempre su di loro, persino durante un'intima pausa di lettura; non stupisce, dunque, che alla violenza di un intero ambiente che fa loro del male senza neppure alzare un dito, le ragazze decidano di rispondere con una violenza definitiva che sia in grado di liberarle, alla fine della quale comincia The Last Thing Mary Saw, realizzato come un lungo, angosciante flashback. Cosa sia "l'ultima cosa vista da Mary", legata a doppio filo con un libriccino proibito, dalle pagine strappate, è possibile scoprirlo solo sul finale, ambiguo ed inquietante quanto il resto del film.


La bellezza dell'opera prima di Edoardo Vitaletti, che è anche curatissima a livello di regia e di fotografia, soprattutto visto che la maggior parte delle scene è ambientata in luoghi cupi e desolati, claustrofobici, è l'ambiguità sottesa che colloca la vicenda di Mary ed Eleanor a metà tra realtà e superstizione, tra eventi che avrebbero potuto tranquillamente succedere e altri che lasciano lo spettatore perplesso sulla reale natura del pericolo che incombe sulle due. La sensazione che dà Vitaletti è quella di un mondo governato da un Dio (?) implacabile, alla cui volontà non si può sottrarre neppure chi viene mosso da un afflato di disperato coraggio; l'idea di una persecuzione umana e bigotta, fatta di "correzioni", punizioni corporali e silenzi, si accompagna a quella di un'occhio onnisciente che, in qualche modo, spinge le sue vittime verso un destino ineluttabile, in barba ad ogni soluzione che potrebbero trovare. Non è un caso se, ad interpretare la terribile nonna, c'è Judith Roberts, già terrificante Mary Shaw in Dead Silence, il cui sguardo pare sempre essere presente sulle povere Mary ed Eleanor, la cui esistenza si snoda come una di quelle fiabe nere (o parabole) dove ad ogni azione corrisponde una reazione spropositata che possa fungere da insegnamento morale agli incauti, e non è nemmeno un caso se The Last Thing Mary Saw è diviso in capitoli, l'ultimo elemento in grado di spingere all'immedesimazione uno spettatore che dovrebbe avere davvero il cuore di pietra per non sentirsi toccato da questo film. Se non lo avete ancora capito, ve lo consiglio, sperando che anche quest'anno la piattaforma Shudder regali moltissime altre (cupe) gioie.  


Isabelle Fuhrman (Eleanor) e Rory Culkin (l'intruso) li trovate ai rispettivi link.

Edoardo Vitaletti è il regista e sceneggiatore della pellicola, al suo primo lungometraggio. Italiano, è anche produttore.


Stefanie Scott
interpreta Mary. Americana, ha partecipato a film come Insidious 3 - L'inizio, Jem e le Holograms, Insidious: L'ultima chiave, Beautiful Boy e lavorato come doppiatrice per Ralph Spaccatutto. Anche produttrice, ha 26 anni.


Judith Roberts
interpreta la matriarca. Americana, ha partecipato a film come Eraserhead - La mente che cancella, Natale di sangue, Dead SilenceYou Were Never Really Here e a serie come NOS4A2. Ha 88 anni.


Se The Last Thing Mary Saw vi fosse piaciuto potete recuperare Brimstone, The Witch e Il sabba. ENJOY!

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