venerdì 28 marzo 2025

2025 Horror Challenge: Body Bags (1993)

La challenge horror oggi ha come tema "film per la TV". La scelta è caduta su Body Bags - Corpi estranei (Body Bags), diretto dai registi John Carpenter e Tobe Hooper nel 1993.


Body Bags
è un po' un cheat, nel senso che era nato come serie antologica per la televisione, ma è diventato un film quando l'emittente Showtime ha deciso di sospendere il progetto. Di un'intera serie sono rimasti dunque tre episodi e una cornice assai simile, per atmosfere e stile, agli intermezzi de I racconti della cripta, dove un "narratore" dall'umorismo assai macabro introduceva l'episodio settimanale. Il narratore, in questo caso, è quello delle grandi occasioni, perché proprio John Carpenter, nei panni di un coroner dedito al consumo di formalina e ben poco schifato dai cadaveri che lo circondano, funge da anfitrione all'interno della cornice del film. Le singole storie esplorano ognuna un sottogenere dell'horror: la prima, The Gas Station, è uno slasher, la seconda, Hair, una commedia nera  virata sui toni surreali alla Twilight Zone, e l'ultima, Eye, un body horror sovrannaturale. Ma andiamo con ordine. The Gas Station, diretto da John Carpenter, è un classico slasher urbano in cui una ragazza, sola in un luogo isolato, è costretta ad affrontare uno spietato killer che cerca di assassinarla, dopo essere stata "snervata" da una serie di incontri con diversi casi umani (il più inquietante dei quali ha il volto di un Wes Craven abbastanza irriconoscibile) e alcune piccole sventure "da distrazione". Un film abbastanza recente, Open 24 Hours, deve moltissimo a The Gas Station, che è un manuale condensato di elementi thriller capace di tenere con il fiato sospeso lo spettatore e, nonostante la sua breve durata, di piazzare anche un plot twist angosciante. Come aperitivo, per così dire, non mi è dispiaciuto, anzi. In tutta onestà, ero tesa come una corda di violino durante la visione.


Più sciocchino e divertente è invece Hair che, come da titolo, parla di capelli. Per citare Elio, quelli del protagonista "sono andati via e non torneranno mai", il che è causa di profondo sconforto, talmente profondo da intaccare persino quella che sembrerebbe una relazione ben avviata. In quanto dotata, al momento almeno, di capelli folti e spessi, il tormento del protagonista e la sua folle vanità mi hanno indotta a ridere spesso, più che a compatirlo, e in effetti l'esilarante interpretazione di Stacy Keach (affiancato da un paio di caratteristi d'eccezione, tra i quali la sempre sexyssima Deborah Harris) accentua la natura grottesca della minaccia horror che gli grava sulla capoccia pelata, una volta fatto ricorso a un "prodigio della tecnica frutto di ricerche e sperimentazioni che ci aiutano nel look". A livello di paura ed effetti speciali (un pochino ridicoli, a differenza di un make-up di prim'ordine) c'è da dire che Hair è l'episodio più debole dei tre, nonostante la regia di Carpenter, ma ha comunque delle implicazioni abbastanza disgustosette per riuscire a strappare qualche brivido, magari agli spettatori meno scafati.


Si torna a fare sul serio con Eye, episodio diretto da un Tobe Hooper in ottima forma (se penso che quell'abominio de Le notti proibite del Marchese De Sade è dello stesso anno di Body Bags mi sento male). Il segmento inizia con una mutilazione terrificante, sbattuta in faccia allo spettatore con degli effetti speciali ottimi, e continua con visioni agghiaccianti che portano lentamente alla follia il giocatore di baseball professionista interpretato da Mark Hamill. Eye è più lungo degli altri due episodi, quindi gli sceneggiatori hanno un po'più di respiro nel dare un minimo di background all'orrore che stravolge la vita di Brent e tratteggiare i protagonisti, il rapporto che intercorre tra Brent e la moglie Cathy e, soprattutto, la loro natura profondamente religiosa; la Bibbia, in particolare, diventa sia veicolo per una rapida follia, sia ultima fonte di salvezza, almeno parziale, perché il tono di Eye è cupo, disperato e tremendamente serio, a differenza dei due episodi che lo hanno preceduto. Un vero peccato che Hooper non si sia tenuto un po' di ispirazione per i successivi lungometraggi della sua carriera, ahimé.


Riassumendo, Body Bags è un piacevolissimo figlio del suo tempo, un horroraccio senza troppe pretese né chissà quali particolarità, salvo l'essere pieno zeppo di belle facce adorate dagli amanti del genere. Non incute particolare paura, soprattutto quando traspare la natura televisiva di un'opera che, in particolare per quanto riguarda Carpenter (si dice che l'estenuante processo di make-up per trasformarlo nel coroner gli abbia fatto passare ogni velleità, ma visto il modo in cui gigioneggia sullo schermo, a me sembra si sia anche divertito!), è sicuramente stata vissuta dai registi come un divertissement e un mezzo per rilassarsi nell'attesa di progetti più seri, ma ho visto cose ben peggiori. Body Bags è l'espressione di una scena horror vivace e divertita, un film "brutto" con il suo perché, un piccolo baluardo di ciò che il nuovo millennio, di lì a poco, avrebbe spazzato via. Agli amici di Notte Horror che dovessero leggere il post, lo consiglio in particolare per l'annuale rassegna estiva, nel caso non lo avessero mai visto o non ne abbiano mai parlato sul blog. Chi non ha idea di cosa stia parlando ma volesse comunque passare una serata non troppo impegnativa davanti alla TV, può trovarlo su Prime Video


Dei registi John Carpenter (che ha diretto gli episodi "The Gas Station" e "Hair", oltre a partecipare come Coroner) e Tobe Hooper (che ha diretto l'episodio "Eye" e compare come medico dell'obitorio) li trovate ai rispettivi link, come anche Tom Arnold (medico dell'obitorio), Robert Carradine (Bill), Wes Craven (Uomo pallido), Peter Jason (Uomo alla pompa di benzina), Sam Raimi (il cadavere di Bill), David Naughton (Pete), George 'Buck' Flower (Straniero), David Warner (Dr. Lock), Deborah Harry (l'infermiera), Mark Hamill (Brent Matthews) e Charles Napier (Manager della squadra di baseball).  

Stacy Keach interpreta Richard Coberts. Americano, ha partecipato a film come Classe 1999, Fuga da Los Angeles, American History X, Children of the Corn 666 - Il ritorno di Isaac, Machete, Sin City - Una donna per cui uccidere, Cell, Gotti - Il primo padrino e a serie quali L'ispettore Tibbs, Oltre i limiti, Will & Grace, E.R. Medici in prima linea e Due uomini e mezzo. Come doppiatore, ha lavorato in Rugrats e I Simpson. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 84 anni e un film in uscita. 


Tra le varie guest star segnalo la presenza di Greg Nicotero (l'uomo col cane nell'episodio Hair), la modella Twiggy (Cathy Matthews nell'episodio The Eye) e il regista Roger Corman (Dr. Bregman). A Clive Barker era stato chiesto di partecipare, ma ha rinunciato per impegni pregressi. Se Body Bags vi fosse piaciuto, recuperate Creepshow, Creepshow 2 e I delitti del gatto nero. ENJOY 

4 commenti:

  1. Solo amore, non è mai diventato la serie tv antologica che avrebbe dovuto, ma va bene così, Giovanni Carpentiere in versione zio Tibia è uno spasso e i segmenti, uno meglio dell'altro. Cheers!

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    1. Non so come mai non lo avessi mai guardato finora!

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  2. Pensa che il segmento che mi è rimasto più impresso negli anni (ma anche dopo una visione relativamente recente) è proprio Hair, mentre degli altri non ricordo quasi nulla. Chissà, forse perché è il più sopra le righe.

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    1. Sicuramente è il più divertente e Stacy Keach fa uno one-man show spettacolare!

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