lunedì 26 marzo 2012

Long Time Dead (2002)

Quando ancora nei cinema usciva, di tanto in tanto, qualche horror degno, ero andata a vedere Long Time Dead, diretto nel 2002 dal regista Marcus Adams. All'epoca me l'ero fatta sotto per la paura, in questi giorni ho deciso di riguardarlo in DVD per vedere se l'effetto persiste...


Trama: durante un rave, un gruppetto di studenti decide di provare l'esperienza elettrizzante di evocare uno spirito con una tavoletta ouija. Purtroppo per loro l'esperimento va male e, da quel momento in poi, vengono perseguitati e uccisi uno per uno da un'entità malvagia chiamata Djinn, in grado di possedere i corpi degli esseri umani.


Fine anni '90, inizio del nuovo millennio: erano i tempi del Djinn, spirito maligno che uccideva gli sfigati che lo avevano evocato in diversi film assolutamente non legati tra loro. Uno era Wishmaster, prodotto americano diretto da Robert Kurtzman, l'altro era questo Long Time Dead, pellicola inglese sicuramente meno conosciuta ma non per questo brutta, anzi. Il tempo ha un po' diluito il senso di terrore che mi aveva attanagliata al cinema, e paragonato a Wishmaster il film inglese manca sicuramente di ironia ed inventiva, ma come slasher soprannaturale non è male ed il finale è ancora oggi bello "peso". Innanzitutto, Long Time Dead ha dalla sua l'utilizzo di attori britannici, dalle facce infinitamente meno idiote e dall'accento molto meno irritante di quelli che potrebbero avere i loro corrispettivi americani, inoltre riesce a mantenere alta la suspance per tutta la durata, lasciando a intendere che l'assassino è sicuramente uno dei ragazzi che hanno evocato il Djinn ma senza lasciare che lo spettatore, nemmeno il più scafato, ne intuisca la reale identità fino alla fine. Un altro pregio di Long Time Dead, infine, è quello di giocare sull'attesa più che sull'effettaccio splatter gratuito. Non è però, per intenderci, un film alla Paranormal Activity, dove non succede nulla finché non si sente un enorme colpo che ci fa saltare sulla poltrona: i movimenti di macchina, così come la fotografia cupa e gli sguardi da bestia braccata dei protagonisti ci immergono in un'atmosfera di pericolo costante ed ineluttabile, un senso di ansia che non passa nemmeno quando i vari personaggi sono in luoghi sicuri o affollati.


Ovviamente non è tutto oro quello che luccica, ci mancherebbe. Long Time Dead alla fine è un compendio di cliché e stupidità assortite mutuate da altri horror. Sinceramente, non ho mai capito perché queste tavole oiuja funzionino sempre, a prescindere che si sia dotati di qualche tipo di potere o semplici strepponcelli drogati (addirittura qui non si sbattono nemmeno a comprare la tavoletta: la costruiscono con dei pezzi di carta, un tavolo di vetro e un bicchiere, ma funziona lo stesso), né perché nel gruppo ci sia sempre la tizia che in casa ha una biblioteca sull'occulto talmente vasta da fare vergognare il signor Giles di Buffy The Vampire Slayer, con tomi rigorosamente affidabili, antichi e correlati di illustrazioni e/o foto delle vittime delle maledizioni (foto in un antico libro di illustrazioni, as if...). Tuttavia, questi cliché e banalità, ai quali aggiungo il video che rivelerebbe l'assassino, l'agguato nei bagni della scuola, il passato oscuro di uno dei protagonisti, il vecchio minaccioso che potrebbe essere l'assassino, etc., vengono "reimpastati" in modo abbastanza piacevole e il film che ne esce fuori è sicuramente meritevole di almeno una visione, anche da parte di chi nell'horror ci naviga.


Di Lukas Haas, che interpreta Webster, ho già parlato qui.

Marcus Adams è il regista e sceneggiatore della pellicola. Inglese, ha 46 anni e ha diretto altri tre film. Perdonate la mancanza di foto, ma non se ne trovano!

Alec Newman (vero nome Mark Newman) interpreta Liam. Scozzese, ha partecipato a film come A Lonely Place to Die e serie come Angel e Tru Calling. Anche sceneggiatore, ha 38 anni.


Marsha Thomason interpreta Lucy. Inglese, ha partecipato a film come La casa dei fantasmi e a serie come Lost. Ha 36 anni.


Se il film vi fosse piaciuto, consiglierei la visione di un altro simpatico horror del periodo, Jeepers Creeper, oppure un bel Final Destination! ENJOY!

4 commenti:

  1. Io devo dire che non l'ho apprezzato moltissimo, ecco. Però ci aveva un suo perché ;)
    Ho invece amato Jeepers e soprattutto (strano a dirsi) il seguito, Jeepers II.
    Se ti piace il mito dello Djiin, ti consiglio vivamente Red Sands o la saga del Wishmaster.

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    Risposte
    1. Io ho un brutto ricordo di Jeepers Creepers, e quasi nulla del secondo. Dovrei recuperarli e vedere se col tempo sono migliorati.
      Red Sands non lo conosco, cercheròllo, ma Wishmaster mi è piaciuto molto e presto posterò la recensione!

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