Terzo capitolo della saga della morte, siore e siori! Oggi parlerò di Final Destination 3, diretto nel 2006 dal regista James Wong. Tutti pronti a cantare Love Rollercoaster e occhio agli spoiler!
Trama: appena prima di salire sulle montagne russe col fidanzato e alcuni amici, la giovane Wendy ha una premonizione nella quale vede morire lei e tutti i passeggeri del vagoncino. La sua decisione di non salire salva lei ed altri ragazzi, ma il piano della Morte non può essere raggirato così facilmente…
Il terzo capitolo della franchise nel complesso non è male, ma non si differenzia poi molto da quelli precedenti. Lo schema è sempre identico, con la visione del megaincidente all’inizio e le macchinose morti che fanno piazza pulita dei pochi sopravvissuti, ma questa volta gli sceneggiatori hanno deciso di fornire una sorta di “supporto tecnologico” alla protagonista, che cerca di anticipare il destino dei sopravvissuti guardando le foto scattate poco prima dell’incidente. Purtroppo questa novità si conferma anche la belinata più grande dell’intera pellicola, visto che gli indizi presenti nelle foto, oltre ad essere al 90% inutili, sono anche delle incredibili forzature. Tolto questo e la solita mancanza di carisma dei vari interpreti, però, Final Destination 3 si riconferma un prodotto abbastanza godibile e, se devo essere sincera, gli incidenti di apertura e di chiusura sono i migliori visti finora.
Il fatto è che soprattutto l’incidente iniziale mi tocca molto da vicino, visto il mio atavico terrore per le altezze e la diffidenza nei confronti delle montagne russe. La sequenza è girata molto bene e riesce a infondere allo spettatore un senso di ineluttabilità e di panico che difficilmente ho provato guardando altri horror, e anche il finale è molto apprezzabile visto che, a differenza dei due episodi precedenti, fa piazza pulita dell’intero cast in maniera a dir poco grandiosa e claustrofobica. Questi due exploit iniziali e finali, però, sono le uniche cose che elevano la pellicola rispetto alla mediocrità e al piattume, perché gli altri incidenti vanno dall’accettabile al WTF? Simpatica, e a suo modo terribile, l’idea (ripresa poi in Urban Legend 3, se non sbaglio) di fare morire due incaute zoccolette ustionate dalle lampade abbronzanti al ritmo di Love Rollercoaster, ma le altre morti sono fiacche, prevedibili e assai simili tra loro e il “gioco degli indizi” comincia a diventare un po’ troppo sfacciato. Comunque sia, anche questa volta la serie Final Destination riesce nel suo intento di regalare una serata di intrattenimento, ma qualche sbadiglio comincia a profilarsi all’orizzonte. Three down, two to go!
Del regista James Wong e di Kris Lemche, che interpreta Ian, ho già parlato nei rispettivi link. Tony Todd invece presta la voce al Diavolo della giostra.
Mary Elizabeth Winstead interpreta Wendy. Americana, ha partecipato a film come The Ring 2, Black Christmas – Un Natale rosso sangue, Grindhouse – A prova di morte, Die Hard – Vivere o morire, Scott Pilgrim vs. The World (nei panni di Ramona, nientemeno!!) e La cosa (remake), oltre che a un episodio della serie Tru Calling. Anche produttrice, ha 28 anni e due film in uscita, tra cui l’imminente La leggenda del cacciatore di vampiri.
Ryan Merriman interpreta Kevin. Americano, ha partecipato a film come Halloween – La resurrezione, The Ring 2 e a serie come Jarod il camaleonte, Taken e Smallville. Ha 29 anni e ben sette film in uscita.
Il DVD del film contiene un’opzione che permette allo spettatore di “manovrare” alcune scelte dei protagonisti, cambiando così il corso degli eventi. All’inizio, scegliendo croce quando Jason e Kevin lanciano in aria la moneta per decidere chi deve stare davanti sul vagone, Wendy l’afferra a mezz’aria e scappa di corsa prima ancora di salire sulla giostra. I tre amici la seguono e ovviamente, non essendosi mai seduti, si salvano tutti e il film finisce lì. Altre scelte permettono di far morire diversamente le due zoccolotte nel salone, di salvare il maniaco pelato e di modificare altre morti; inoltre, è possibile scoprire che i due sopravvissuti del film precedente alla fine sono stati risucchiati da un tritalegna difettoso mentre cercavano di non essere colpiti da una macchina in corsa. Tantaffortuuuuna!!! Se il genere vi piacesse, ovviamente consiglio un recupero dei primi due capitoli di Final Destination e delle serie Scream o Saw. ENJOY!!
Se ne parli bene tu, io tenterò di darci un'altra occhiata, anche se i primi minuti sembravano solo un film per teenager.
RispondiEliminaBene è una parola grossa!
EliminaDiciamo che è un film estivo senza troppe pretese, ma sicuramente superiore al quarto capitolo!
direi che non essendoci Ellis alla regia è un film gradevole!^_^Devo riprendere questa serie,perchè sinceramente li ho visti a pezzi ,mai fino in fondo,tranne il primo
RispondiEliminaL'estate potrebbe essere il momento giusto per un recupero.
EliminaPer quanto riguarda Ellis, a parte Snakes on a Plane ha fatto davvero solo della gran rumenta!