martedì 29 marzo 2016

Kung Fu Panda 3 (2016)

Nonostante tutto il mondo fosse sconvolto dall'hype per Batman vs Superman, io ho bellamente ignoranto Mr. Wayne e Mr. Kent preferendo la visione di Kung Fu Panda 3, diretto dai registi Alessandro Carloni e Jennifer Yuh Nelson.


Trama: mentre il crudele Kai riesce a fuggire dal regno degli spiriti dove era confinato, il panda Po deve trovare la sua reale identità come Guerriero Dragone e affrontare il ritorno del vero padre...


Alla fine di questo terzo episodio posso tranquillamente dire che quella di Kung Fu Panda è una delle migliori trilogie mai girate, ovviamente con tutti i limiti del caso, non fraintendete. Il bello di questa serie di film infatti è che il protagonista Po, panda teneroso, cicciottello e pasticcione, cresce diventando un vero maestro del Kung Fu gradualmente, affrontando in ogni film una sfida che lo eleva di uno scalino rispetto alla sua condizione precedente, senza mai snaturarne l'essenza di bambinone combina guai; per intenderci, non vedremo mai Po diventare un eroe tragico alla Goku perché ogni suo passo verso la consapevolezza è costellato di piccoli momenti umoristici e, soprattutto, un'enorme umiltà. Ciò vale anche per questo ultimo episodio, che inizia con un Guerriero Dragone "adagiato" in una routine fatta di battaglie e allenamenti. Ma cosa significa davvero essere IL Guerriero Dragone? Cosa lo differenzia da combattenti ben più abili come, solo per fare due nomi, Tigre e il maestro Shifu? Eh, qualcosa di importantissimo c'è e il film lo rende chiaro e palese agli occhi dei piccoli spettatori, introducendo la tanto chiacchierata (almeno in Italia) figura del vero padre di Po, un pandone pasticcione ed esageratamente chiassoso, tanto quanto il figlio, e l'intera comunità dei suoi tenerissimi simili, uno più pacioccone e bello dell'altro. La ricerca delle proprie radici, la necessità di collaborare e migliorare sé stessi, la consapevolezza che il concetto di famiglia non può e non deve essere limitato ai legami di sangue, sono tutti temi importantissimi che vengono snocciolati con naturalezza tra un combattimento e l'altro, tra una risata e una lacrima, mentre gli sceneggiatori cercano di dare spazio non solo a Po ma anche a tutti i comprimari tanto amati da chi ha seguito la saga fin dall'inizio.


Kung Fu Panda 3 è come sempre molto bello anche visivamente. Sarà stata la grandezza della sala o dello schermo ma mi è parso che stavolta i personaggi fossero molto più realistici per quel che riguarda la resa del pelo (meravigliosamente morbido!!) e delle fattezze in generale, mentre le mosse di kung fu mi sono sembrate molto più fluide. L'animazione, come accadeva anche negli altri due film, alterna la CGI a disegni chiaramente ispirati alle stampe cinesi, soprattutto quando occorre introdurre dei flashback o delle leggende ricavate dalle storiche pergamene custodite da Shifu, e i due registi ricorrono spesso alla tecnica dello split screen, soprattutto durante le scene d'azione più concitate. Il character design dei personaggi nuovi, in gran parte ovviamente panda, è incredibilmente delicato e tenero, ogni animalotto è caratterizzato in modo che non sia possibile confonderlo con un altro e non avete idea di che esplosione di pucciosità siano i pandini, uno più bello dell'altro; il cattivo nuovo, Kai, è connotato come già succedeva ai tempi del primo Kung Fu Panda con un abbondante utilizzo del verde "ooze", concentrato di spettrale malvagità che si scatena nei terribili guerrieri di Giada che accompagnano il villain, ma purtroppo non raggiunge le vette di teatrale crudeltà del pavone del capitolo precedente, rischiando di cadere presto nel dimenticatoio come predetto dall'inside joke presente all'interno della pellicola. E se le sequenze ambientate nel Regno dello Spirito meritano il voto dieci per i colori e la fantasia con cui sono state realizzate, l'unico rammarico che mi resta è che Scimmia, Gru e Mantide siano un po' diventati i guerrieri scemi del villaggio, perdendo buona parte di quella tridimensionalità che, fortunatamente, non è venuta meno a Tigre e Shifu. E ora, prima di concludere, parliamo un po' della...


TERRIBILE QUESTIONE GENDER (Contiene Spoiler)

Cari genitori,
prima di impedire ai vostri bambini di andare a vedere un film delizioso come Kung Fu Panda perché temete che esso possa pregiudicare non solo la loro identità sessuale futura ma anche il loro concetto di Famiglia Giusta, leggete queste due righe. Il panda Po viene cresciuto da un papero maschio e single perché quest'ultimo un giorno se lo vede piombare nel ristorante poco più che neonato. Non è che il vero padre, un panda per inciso, abbia deciso di abbandonarlo ma, capitelo, credeva fosse morto assieme alla moglie quando il loro villaggio è stato assaltato. E aggiungo anche che la mamma di Po viene più volte nominata nel corso del film, compianta nonché lodata per l'eroico sacrificio che l'ha portata a salvare la vita del pargolo. Quando il vero padre di Po torna a riabbracciarlo, NESSUNO mette in discussione la sua paternità, nessuno chiede a gran voce che panda e papero si uniscano in matrimonio per crescere il protagonista; piuttosto, i due padri riconoscono reciprocamente i rispettivi meriti e il loro rapporto, dopo la diffidenza e la gelosia iniziali, diventa una rispettosa e profonda amicizia. Tutto per il bene di Po che, in buona sostanza, capisce di essere stato cresciuto non solo da panda e papero, ma anche dal maestro Shifu, da maestro Oogway, da tutti gli amici, uomini e donne che siano, che hanno sempre avuto fiducia in lui. Quindi cari, perfetti genitori, andate a vedere Kung Fu Panda 3 tranquilli, ché il Gender non verrà a mordervi le chiappe e magari per una volta riuscirete anche a farvi una risata invece di prendere tutto così maledettamente sul serio!


 Della regista Jennifer Yuh Nelson ho già parlato QUI. Jack Black (Po), Bryan Cranston (Li), Dustin Hoffman (Shifu), Angelina Jolie (Tigre), J.K. Simmons (Kai),  Jackie Chan (Scimmia), Seth Rogen (Mantide), Lucy Liu (Vipera), David Cross (Gru), James Hong (Ping) e Jean-Claude Van Damme (Maestro Coccodrillo) li trovate invece ai rispettivi link.

Alessandro Carloni è il co-regista della pellicola. Nato a Bologna, è al suo primo lungometraggio. Anche animatore e tecnico degli effetti speciali, ha 38 anni.


Kate Hudson (vero nome Kare Garry Hudson) è la voce originale di Mei Mei. Americana, figlia di Goldie Hawn, la ricordo per film come Quasi famosi, The Skeleton Key e Tu, io e Dupree, inoltre ha partecipato a serie come Party of Five e Glee. Anche produttrice, regista e sceneggiatrice, ha 37 anni e tre film in uscita.


Tra gli altri doppiatori originali segnalo la presenza fissa Randall Duk Kim, che come negli altri episodi doppia il maestro Oogway, Wayne Knight, che invece presta la voce a Big Fun e Hom-Lee, e quattro dei figli della coppia Angelina Jolie/Brad Pitt, ovvero Pax, Knox, Zahara e Shiloh, tutti a doppiare i piccoli pandini mentre Rebel Wilson e Jamie Campbell Bower hanno rispettivamente dovuto rinunciare ai ruoli di Mei Mei e Li. I boss della Dreamworks hanno confermato che questo non sarà l'ultimo film della franchise ma che ce ne saranno ancora almeno tre; nell'attesa, se Kung Fu Panda 3 vi fosse piaciuto recuperate i primi due film e aggiungete I segreti dei cinque cicloni, il corto Kung Fu Panda Holiday, la serie Kung Fu Panda - Mitiche avventure e i corti Kung Fu Panda: I segreti dei maestri e Kung Fu Panda: Secrets of the Scroll. ENJOY!

16 commenti:

  1. Assolutamente d'accordo su tutto.
    Il migliore della trilogia, un film educativo, divertente ed emozionante per grandi e piccoli.
    Alla faccia di chi, di insegnamenti, non capisce una beata mazza. ;)

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  2. Concordo su tutto.
    Anch'io sono rimasta allibita che in Italia si tirassero fuori i genitori omosessuali su di un film del genere, perché al di là di tutte le polemiche non c'entra niente! Secondo me c'è una parte della popolazione che si sente minacciata a priori, e onestamente non vedo perché, visto che è la maggioranza che ha già tutti i diritti. Pensa che sono riusciti a trovare da ridire in tema anche sul discorso della coniglietta di Zootropolis per cui se ci si crede veramente si può diventare tutto quello che si vuole. Ma se poi le femmine vogliono diventare maschi e i maschi femmine? Orrore!
    Guarda, già quando sento queste cose mi metto le mani nei capelli, poi quando sono a sproposito e vengono usate come scuse per censurare film così belli mi viene davvero male.

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    1. La maggioranza della popolazione usa i bambini e il loro "benessere psicologico" come scusa per giustificare la propria ignoranza e il fondamentale razzismo, probabilmente pensano ancora che a venire toccati dai "ghéi" ci si possa prendere l'AIDS; in realtà i bimbi, nella loro innocenza, capiscono e accettano molto più di quanto potremmo mai fare noi adulti ed è per questo che è assurdo censurare cartoni che loro vedranno solo come belle storie e, soprattutto, piccole gioie da condividere coi genitori!

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    2. Ma infatti! Aspetto ancora il primo cartone animato di case produttrici famose che affronti il tema apertamente. Io scommetto sulla Dreamworks, secondo me la Disney è troppo conservatrice per farlo per prima.

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    3. Eppure la Disney con Frozen secondo me ha aperto un piccolo spiraglio... Elsa non mi sembra tanto pronta per un principe ma sbaglierò! :P

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  3. Nelle scorse settimane hanno mandato in onda i primi due, mi sono divertito a rivederli, non vedo l'ora di vederlo il prima possibile questo terzo capitolo ;)

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    1. Secondo me è totalmente all'altezza dei primi!! :D

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  4. Il bello di quella polemica è che fondamentalmente ci si dice contro l'adozione di bambini rimasti orfani. Geni assoluti.

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    1. Infatti. Il papà ti abbandona? Eh, cresciti da solo altrimenti diventi ghéi.

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  5. I primi due li ho adorati e penso che a breve vedrò anche questo! Non vedo l'ora!!

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  6. sei proprio sicura che il gender non mi morda le chiappe, vero? Perché sennò vado a vedere Batman v Superman!

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    1. Lì rischi giusto che te lo morda il testosterone!!! XD

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  7. FIlm carino, ma non è stato di certo il mio preferito della trilogia. La magia ed il divertimento del primo capitolo per me rimangono tuttora abbastanza imbattibili. SUlla questione gender stendiamo milioni di veli pietosi - ho pure dovuto insultare Adinolfi su Twitter, chissà che un giorno mi arrivi una denuncia a casa... -.

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    1. Se lo fa incorniciati la denuncia e portala con orgoglio!!! <3

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  8. Personalmente lo trovo il più debole della trilogia. E' un buon film, ma ci sono troppe cose che non mi sono andate giù.
    Tipo:
    - Po perenne beota che non cresce mai;
    - Un nemico dal poco carisma;
    - Troppo tempo perso in Gag.
    Tutto sommato mi ha fatto passare una bella serata, ma mi aspettavo di più :I

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    1. Mah, io l'ho trovato perfettamente in linea con gli altri. E un Panda E' un beota, a quanto pare, cresce ma non può cambiare quel che è :P

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